Home In Evidenza

FRANCESCA PASCALE a sorpresa dice si alle unioni gay e basta al bigottismo

francesca-pascale-e-silvio-berlusconiFrancesca Pascale grande attivista politica, militante in Forza Italia da anni in un intervista al Corriere del Mezzogiorno parla del suo impegno in campo  e delle sue battaglie che poco si conciliano con alcuni principi del centro destra, tipo il concetto di famiglia tradizionale.

A sorpresa a fidanzata di Silvio Berlusconi dichiara di essere favorevole alle unioni gay :“Lo dico da cristiana, da cattolica, da donna che vive nella condizione di coppia di fatto: sì alle unioni civili, sì al rispetto per la libertà individuale”.

“Cristo ha detto: ama il prossimo tuo come te stesso – ha aggiunto – Non ha insegnato a fare differenza tra gay ed etero. Ecco, mi piacerebbe se il centrodestra aprisse i suoi orizzonti e affermasse: siamo liberali fino in fondo e non soltanto quando ci interessa o quando ci fa comodo. Va bene rispettare ciò che dice la Chiesa, ma la Chiesa deve rispettare anche la libertà di uno stato laico e non confessionale, altrimenti si sconfina nella discriminazione di chi non è cattolico”.

Ha deciso di dichiarare guerra all’area cattolica? “No, al bigottismo ipocrita. Forza Italia è formata da tante anime: anche quella liberale, rappresentata dallo stesso presidente Berlusconi. E per la paura di spaventare la Chiesa si fa finta di non vedere e non sentire. Si parla tanto di Europa per i problemi economici. E’ giusto e capisco, data la situazione di crisi. Ma sui diritti sociali, quando pensiamo di avvicinarci al resto delle nazioni europee? La libertà, per il nostro partito, è il valore principale. Ma questo principio deve essere rispettato fino in fondo”.
“Io parlo della mia condizione, ma non soffro se lo Stato non vuole riconoscermela. Anche perché – ha aggiunto Pascale – non ne sento il bisogno. Ho scelto io, liberamente, di convivere con un uomo divorziato e mi sta bene così. Certo, mi spiace quando, trovandomi in chiesa, il prete mi guarda dall’alto in basso e punta contro di me il suo indice accusatore per farmi capire che rappresento in quel caso il peccato. Non è quello che cerco dalla Chiesa, non intravedo, in questo atteggiamento, la parola di Dio”.