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FI: Berlusconi arrivato a No Tax Day a MilanoSe nella serata di ieri le carte sembravano scoperte, con il ritiro di Bertolaso dalla corsa di Roma e l’appoggio di Forza Italia a Giorgia Meloni, in mattinata le cose sono decisamente cambiate. Bertolaso ha infatti deciso di non mollare la sua corsa, rischiando di mettere nei guai Berlusconi così come tutto il partito.

L’ex capo della protezione civile era stato ‘condannato’ dai sondaggi nei giorni scorsi e il partito non aveva più dubbi: mollare una nave che sta naufragando per sostenere la Meloni e il suo consenso popolare. Cosa faranno ora Forza Italia e il suo leader Berlusconi?

Se da un lato il realismo chiede di abbandonare un Bertolaso che ha poche speranze di farcela, dall’altra l’ex cavaliere è perfettamente consapevole che il ritiro dell’ex capo della Protezione Civile significherebbe la vittoria dichiarata dell’asse Meloni-Salvini e la conseguente consegna di Roma nelle mani dell’attuale governo.

A rendere più spinosa la questione si è aggiunta la resistenza di Bertolaso, che non ci sta a farsi mettere da parte e ha convocato una conferenza stampa a Montecitorio. Bertolaso ha affermato di ‘avere una storia’ e di non accettare di essere scaricato in questo modo per ché non merita di essere trattato in questo modo.

Forza Italia ha quindi deciso di rimandare in mattinata la scelta, convocando un incontro, in attesa che la notte porti consiglio. Se una cosa è certa è il caos che si sta vivendo fra le fila di Forza Italia, partito ormai allo sbando e diviso anche sulle questioni più semplici da gestire.

Le stesse parole di Salvini e della Meloni lo sottolineano, perché il partito di Berlusconi non ha saputo ancora una volta schierarsi, lasciando la candidata sindaco e la sua forza di appoggio ad attendere una notizia che doveva già arrivare nei giorni scorsi.

crimeaAlcuni giorni fa Silvio Berlusconi, in visita ufficiale dall’amico Vladimir Putin si era recato, senza il consenso del governo in carica, a visitare la penisola della Crimea, luogo dove gli occidentali non sono ben accetti a causa delle delicata situazione che questo lembo di terra sta vivendo. Incuranti delle leggi promulgate, Silvio Berlusconi, Vladimir Putin e una delegazione di persone a loro vicine si sono recati in terra di Crimea, sollevando un vero e proprio polverone che ha fatto eco nei giornali locali e nei quotidiani di tutto il mondo.

Ieri è arrivata secca la decisione del governo Ucraino in carico di bandire per un periodo di tre anni l’ex presidente del consiglio dal paese ucraino come ospite non desiderato. Si tratta di un bando deciso “per proteggere gli interessi della sicurezza nazionale”, che è stato emanato dai servizi di sicurezza del SBU. L’agenzia di stampa ucraina Tass ha inoltre dichiarato che la procura ucraina ha aperto un’inchiesta su Silvio Berlusconi per la sua visita dello scorso anno sul Mar Nero. La questione si rivela essere politica, in quanto è importante ricordare che il referendum che vede la Crimea annessa alla Russia non è stato riconosciuto valido dalla comunità internazionale.

Contro Berlusconi si era scagliato anche l’ambasciatore ucraino a Roma Evhen Perelygin, il quale aveva bollato la visita in Crimea come una provocazione che deve essere letta come una sfida all’integrità nazionale della nazione ucraina, ma soprattutto come una violazione delle decisioni prese dall’Europa e dall’Onu rispetto all’occupazione della Crimea da parte della Federazione russa.

La blacklist di Kiev non ha comunque colpito solo Silvio Berlusconi, ma anche 34 giornalisti stranieri fra cui 4 dell’emittente inglese BBC e altri provenienti da molti paesi del mondo, nonché sette blogger, tutte persone che hanno ricevuto il bando per cause legate alla loro professione.

FI: Berlusconi arrivato a No Tax Day a Milano

Oggi Silvio Berlusconi, prima in collegamento telefonico con un’iniziativa di Forza Italia a Roma, poi in piazza San Fedele a Milano, ha animato la giornata del “No tax day” sulla casa, indetta in tutta Italia dal suo partito. Berlusconi ha affermato che “L’11 novembre del 2011 il nostro governo e’ stato costretto a dare le dimissioni. Dopo questo colpo di stato noi non abbiamo piu’ avuto un nostro governo, un governo eletto dal popolo. E’ un colpo di stato – ha continuato l’ex premier – quando si sostituisce un governo che il popolo neppure conosce. La democrazia non e’ piu’ tale, perche’ significa governo del popolo”.

”Non posso più astenermi dal tornare in piazza per dire come stanno le cose”: ecco perché Silvio Berlusconi oggi è tornato alla ribalta, affermando che Forza Italia esiste ancora. Riguardo alle ultime giornate elettorali, l’ex Cavaliere invece dichiara che i sondaggi ”dicono che gli italiani che non ci hanno votato non l’hanno fatto per votare altri ma perchè in campo non c’era Silvio Berlusconi”.

Il leader di Forza Italia propone: ”Per 6 mesi compravendite delle case senza alcuna imposta”, oltre ad una flat tax per tutti con una tassazione al 20% del reddito per le famiglie. Forza Italia, poi, proseguirà nel votare le riforme istituzionali che propone da 20 anni, sebbene ora siano portate avanti da un altro governo e da un altro partito. ”Ma per tutto il resto – ha aggiunto dal palco di Milano Berlusconi – siamo fortemente, decisamente e responsabilmente all’opposizione” per quanto riguarda soprattutto la politica economica del governo Renzi.

Ad esempio, per Forza Italia, il jobs act non serve assolutamente a niente, mentre i vertici di Confindustria ”non pensano che si potrà assumere un solo italiano in più”. Il Governo Renzi, invece, “è il terzo governo non eletto dal popolo, che ha una maggioranza rubata, ed è sostenuto da 140 deputati dichiarati incostituzionali e da 30 senatori che hanno tradito”. Insomma, per Berlusconi, viviamo in un Paese senza democrazia.

berlusconi coppie gayBerlusconi ha deciso di cambiare passo: lui e il suo partito, Forza Italia, diranno sì alle coppie omosessuali, ma solo con il modello tedesco. Vanno bene le unioni civili, ma bisogna avere, a parere di Berlusconi, equilibrio: infatti il modello tedesco viene definito «il giusto compromesso tra la libertà di tutti e il rispetto profondo dei valori cristiani e della famiglia».

Si tratta di una dichiarazione a sorpresa di Silvio Berlusconi che, durante la conferenza stampa nella sala Aldo Moro di Montecitorio per la presentazione del nuovo dipartimento di Forza Italia denominato «Libertà civili e diritti umani», ha decisamente aperto il dibattito sul tema delle unioni tra persone dello stesso sesso.

«La famiglia tradizionale è la ricchezza e il cardine del nostro Paese ma ancor di più lo sono l’amore, il rispetto e la dignità», ha spiegato Berlusconi, sottolineando comunque come la persona e la famiglia sono sempre al centro. Occorre però «un cambio di passo, e occorre fare questo sforzo di adeguamento alla realtà che è cambiata». Una realtà diversa, dunque, a cui Forza Italia risponde istituendo il Dipartimento sulle libertà civili, che si occuperà appunto anche delle unioni gay. E non manca, ovviamente, una frecciatina alla sinistra, per la quale, dice l’ex Premier, i diritti sono ‘tema da salotto’. E sarebbe già pronto anche un disegno di legge in merito, che presto sarò presentato al Parlamento Italiano.

E sulla cittadinanza per i figli degli immigrati, Berlusconi dice che «dare la cittadinanza ai figli degli stranieri che vivono in Italia è doveroso, soprattutto al termine di un ciclo scolastico di studi che gli consente di parlare la nostra lingua e conoscere la nostra storia». Il leader di Forza Italia aderisce dunque alla proposta di Matteo Renzi di estendere lo ius soli per dare la cittadinanza italiana ai figli degli immigrati. Tante le aperture di questa giornata, che ha riservato non poche sorprese.

l43-leonardo-vecchio-120605192009_bigMilano Finanza  pubblica la classifica degli uomini più ricchi di Borsa. Leonardo Del Vecchio guida la classifica dei Paperoni di Borsa 2014 in virtù delle partecipazioni in società quali, tra le altre, Foncière des Regions, Generali Ass., Luxottica, Space e Unicredit (valore pari a 15,165 miliardi di euro, calcolato al 6 agosto 2014).

Precede i fratelli Gianfelice e Paolo Rocca (Tenaris, 11,425 miliardi di euro) e la coppia Miuccia Prada-Patrizio Bertelli (Prada, 10,487 miliardi di euro). Rispetto alla classifica del 2013 si verifica quest’anno un’inversione tra la seconda e la terza posizione a causa del calo maggiormente accentuato di Prada (-27,89%) rispetto a Tenaris (-4,33%).

In 4ª e 5ª posizione della classifica arrivano le conferme dei fratelli Benetton, le cui partecipazioni in Atlantia, Autogrill, Caltagirone Ed., Mediobanca, Pirelli&C, World Duty Free sono aumentate in valore del 7,71% (8,814 miliardi) ed Emmanuel Besnier (Parmalat, 3,809 miliardi).

Al sesto posto le famiglie Agnelli-Nasi che, tramite la crescita in valore delle quote di Exor (3,456 miliardi di euro, +7,13%), guadagnano una posizione rispetto al 2013. Al settimo e all’ottavo due new entry: Stefano Pessina (Walgreens, 3,395 miliardi di euro) e People’s Bank of China (3,116 miliardi).

E’ la prima volta che una società cinese entra a far parte della speciale graduatoria, e lo fa grazie alle quote detenute in aziende quali Enel, Eni, Fiat, Generali, Prysmian e Telecom Italia.

Al nono posto, dal sesto dell’anno passato, l’ex premier Silvio Berlusconi (Mediaset, Mediobanca, Mediolanum, MolMed, Mondadori, valore 3,057 miliardi); al decimo le famiglie Boroli-Drago (Antenna 3, Dea Capital, Generali Ass., Greenitaly 1, Gtech, valore 3,026 miliardi).

berlusconi-silvio-forza-italia-e1400658629749Berlusconi assolto, questa la decisione dei giudici della Corte d’appello di Milano nell’ambito del processo Ruby. L’ex premier era accusato di concussione e prostituzione minorile in primo grado era stato condannato a 7 anni.
Il leader di Forza Italia è stato assolto dal reato di concussione perché “il fatto non sussiste” mentre per il reato di prostituzione il fatto “non costituisce reato”. Per l’ex presidente del Consiglio il sostituto pg di Milano, Piero De Petris, aveva chiesto di confermare i 7 anni di carcere inflitti in primo grado.

La decisione dei giudici della Corte d’appello per il processo Ruby irrompe nell’aula del Tribunale alle 13 e in diretta tv.

“Il fatto non sussiste” (concussione) e “il fatto non costituisce reato” (prostituzione minorile). Silvio Berlusconi incassa nella sua carriera di imputato una assoluzione piena. Ed è un verdetto che arriva dai tanto vituperati magistrati di Milano.

“È una sentenza che va oltre le più rosee previsioni”, esulta l’avvocato Coppi. Berlusconi negli stessi minuti della lettura del verdetto lasciava la Sacra Famiglia di Cesano Boscone (dove è assegnato ai servizi sociali per la condanna definitiva a 4 anni per i diritti tv Mediaset) senza rilasciare dichiarazioni.
Ha solo fatto fermare l’auto, abbassando il finestrino, per salutare la “pasionaria”, la sua sostenitrice a cui ha stretto la mano ringraziandola.
Forza Italia canta vittoria: Finalmente giustizia, c’è un giudice a Berlino, speriamo che sia la fine di una persecuzione giudiziaria, esultano gli azzurri. Michaela Biancofiore, parlamentare FI e responsabile nazionale Risorse Umane afferma:

“Emozione e soddisfazione sono i sentimenti che caratterizzano questi minuti tutti passati dalla notizia di assoluzione nel processo Ruby di Silvio Berlusconi . Sentimenti condivisi da tutto il popolo azzurro dal quale piovono messaggi di amore e felicità per Berlusconi”.

“Ma credo che la cosa più importante da sottolineare è che esiste una giustizia giusta anche in Italia e che questa sentenza restituisce grande fiducia nella magistratura e onore al pluri-presidente del Consiglio e all’Italia”.

ruby-3-570719_0x410Karima el Mahroug ha rilasciato un’intervista esclusiva al settimanale “Diva e donna”, in edicola domani,parlando della sua vita e della sua bambina, confessando anche gli scheletri nell’armadio la giovane rivela di aver tentato il suicidio ma commenta anche il processo in cui Silvio Berlusconi è stato condannato per prostituzione minorile e concussione a 7 anni.

“Ho sempre creduto che la verità venisse a galla. Visti i recenti sviluppi sinceramente ho sempre meno speranze, una volta ho sentito dire: dato che non ci sono prove lo condanneranno. Per me è vero, andrà così: il processo resta un’enorme bufala”.

“Non ho mai pensato di scappare in Messico, rimarrò qui finché non si concluderà il procedimento. Voglio metterci la faccia e continuare la mia vita: Silvio mi ha fatto solo del bene”.
Sull’arringa del sostituto procuratore generale Piero De Petris ha detto: “Un’altra persona intelligentissima che si è persa dietro una vicenda folle”.

Ruby ha poi rivelato di aver tentato il suicido: “Non l’ho mai raccontato ma una volta, prima di rimanere incinta, ho avuto un crollo. Mi sono sentita sola, abbandonata a me stessa e ho pensato di farla finita. Anzi, ci ho anche provato. Sono finita all’ospedale. Sentivo il mondo contro di me. Contro Ruby, il mostro. Poi è nata Sofia: la mia bambina mi ha dato la forza di andare avanti”.

Di Francesca Pascale ha detto: “Non l’ho conosciuta, ma sono felice che il presidente abbia di nuovo una compagna. Mi sembra una donna forte ed è proprio quello di cui lui ha bisogno in questo momento”.

E su Matteo Renzi: “Mi piace: non mi sono mai interessata di politica, ma credo che sia l’unico che possa sostituire Berlusconi. Per la prima volta un grande comunicatore come lui. E un uomo concreto”.

E alla domanda se è più bello Silvio o Matteo, ha risposto: “È oggettivo: Matteo perché è più giovane”.

berlusconi-arrabbiatoIn una riunione durata appena 45 minuti che è stata in realtà un monologo del leader Berlusconi che ha iniziato dicendo “Vi chiedo di non aprire il dibattito, la decisione è presa, dobbiamo mantenere i patti”.
“Grazie per essere stati con me in questi vent’anni, in cui mi avete dato sempre fiducia, continuate a darmela”.

“Il patto del Nazareno va onorato perché dopo le europee Renzi ha il consenso per procedere senza di noi e noi, sfilandoci, rischiamo di essere di fatto ininfluenti.”

Un rischio, quella della marginalizzazione di Forza Italia, che per l’ex premier si corre anche dividendosi al proprio interno. Dobbiamo dare l’immagine di un partito unito, coeso compatto, questo il senso del suo intervento.
Sul finire della riunione il senatore azzurro Augusto Minzolini, narrano alcuni presenti, si sarebbe avvicinato all’ex premier, di cui era e resta grande amico, per dirgli in faccia papale papale: “Guarda che tanto io il Senato non elettivo non lo voto”.

Tensioni a parte, la sostanza politica è che il Cavaliere ha rimesso in riga i suoi. Mal di pancia e anche forti restano, con un gruppo di dissidenti che per domani minaccia di fare una riunione. Ma Berlusconi ha deciso: la riforma del Senato va.

Il messaggio di Berlusconi è comunque chiaro: “Basta con le liti da spogliatoio che ci fanno perdere le elezioni”. Quanto alla riforma del senato, dice, “il testo è stato nettamente migliorato grazie al lavoro del capogruppo Paolo Romani”.