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Presto al Quirinale Un gigante di Mont’e Prama

monte-prama-300x336Un gigante di Mont’e Prama esposto al Quirinale, il sottosegretario Francesca Barracciu, ha annuncito il progetto al quale lavorano ministero di Beni culturali e turismo, Regione Sardegna e Soprintendenza archeologica di Cagliari e Oristano. Tempi e modalità sono ancora da decidere.

Il sopralluogo è stato anche l’occasione per il sottosegretario di annunciare che gli scavi non si fermeranno, come qualcuno temeva, per mancanza di soldi, ma che ci sarà continuità fra il cantiere in corso, finanziato dalla Soprintendenza e dall’Università di Sassari, e quello, con 250 mila euro, del ministero dei Beni culturali per il quale la società Arcus assegnerà l’appalto ai primi di agosto.

Le sculture di Mont ‘e Prama sono state rinvenute in frammenti tra la fine degli anni settanta e l’inizio degli anni ottanta. Si tratta di un insieme straordinario di frammenti statuari in pietra di epoca nuragica raffiguranti arcieri, guerrieri, pugilatori e modelli di nuraghe.

La tipologia e il numero dei frammenti, così come il loro stato di conservazione, fanno di questo ritrovamento uno degli eventi culturali più importanti di fine millennio. Le statue, di dimensioni monumentali, rappresentano la manifestazione di una civiltà che non ha uguali in tutto il bacino occidentale del Mediterraneo e proiettano nuova luce sull’arte e la cultura delle popolazioni della Sardegna. Tutte le statue appaiono in posizione eretta e superano i due metri di altezza.

Per quanto riguarda la datazione, gli studiosi si confrontano su due ipotesi cronologiche: una prima che colloca le statue intorno al VII a.C., un’altra che si spinge fino alla fine del primo millennio a.C. Caratteristica comune alle statue è la resa del volto e in particolare degli occhi. Due cerchi concentrici, unitamente ad una fronte molto prominente che scende su un naso stilizzato e pronunciato, rendono lo sguardo delle statue magnetico e severo e trasformano l’incontro con gli occhi del visitatore in un’esperienza indimenticabile.

L’area funeraria e sacra di Mont ‘e Prama si trova nel Comune di Cabras, un paese in riva all’omonimo stagno, in provincia di Oristano. In un territorio ricco di insediamenti nuragici, poco a nord della città fenicia, punica e romana di Tharros, Mont ‘e Prama deve il suo nome all’altezza, quasi 50 m, da cui il vocabolo Monte, ed alla zona climatica favorevole alla crescita spontanea della palma nana, in sardo Prama.

Intanto proprio stamattina gli scavi in corso hanno restituito altri importanti reperti. Si tratta di alcuni frammenti di un modello di nuraghe che si aggiungono al busto e al bacino di due diversi nuovi “giganti” scoperti già nei giorni scorsi.