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tarragona (3)Sette ragazze morte, sette vite spezzate che si trovavano in Spagna per il progetto Erasmus, per costruirsi un futuro migliore e vivere un’esperienza di studio e socialità. Si tratta delle vittime innocenti dell’incidente stradale che ha avuto luogo la scorsa notte in Catalogna. Le vittime sono Elisa Valent, Francesca Bonello, Elena Maestrini, Valentina Gallo, Elisa Scarascia Mugnozza, Serena Saracino e Lucrezia Borghi. Sette giovani donne che stavano rientrando a assieme a ragazzi della loro età dalla notte dei fuochi di Valencia, la celebre Fiesta de las Fallas che si tiene ogni anno nella città spagnola.

Si tratta di dati quasi definitivi, che hanno fatto salire a 13 il numero totale delle vittime implicate nell’incidente. La certezza piena non si può ancora avere, secondo quanto affermato dal capo dell’unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri. Nel frattempo, l’ambasciatore italiano Stefano Sannino ha chiarito lo stato di salute di altri ragazzi italiani, coinvolti nel terribile incidente. Si tratta di quattro giovani, tre ragazze e un ragazzo, che sono stati ricoverati negli ospedali di Barcellona, Tortosa, Reus e Tarragona, che non sono attualmente in pericolo di vita.

Le operazioni sono molto complesse, perché lo schianto è stato devastante e le autorità non conoscevano nella dei ragazzi e dei loro spostamenti. Le famiglie stanno arrivando sul posto e da poche ore è volato anche il premier Matteo Renzi, che ha annullato tutti i programmi di questi giorni per presenziare al disastro. Le vittime che sono accertate sono quindi 13 in totale e il bilancio generale parla di due ragazze tedesche, una francese, una romena e una austriaca. Il bilancio dei feriti è di 34 persone, di cui tre molto gravi e 22 lievi, tutti compresi fra i 19 e i 25 anni.

usa obama telefonate spiateIeri il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha acceso come ogni anno il grande albero di Natale che si trova di fronte alla Casa Bianca, che si illuminerà di mille luci fino alla conclusione delle festività natalizie. Si è trattato di una cerimonia bella e sentita, che ‘incolla’ ogni anno gli americani al teleschermo per seguire quella che viene letta come l’occasione che segna l’inizio delle feste natalizie.

La cerimonia è stata aperta dall’attrice Reese Whiterspoon, che ha acceso l’albero luccicante mentre il presidente faceva uno scherzoso conto alla rovescia. Barack Obama ha quindi condotto l’annuale discorso di apertura delle festività, ricordando che questo è un giorno di gioia e di speranza per tutti gli Stati Uniti. Il presidente ha però sottolineato che non si possono dimenticare le vittime della strage avvenuta l’altro ieri nel centro di disabili di San Bernardino, dove una coppia ha aperto il fuoco uccidendo tanti ospiti della struttura e persone che vi lavoravano. Barack Obama ha quindi dichiarato che l’America è una famiglia e, in quanto tale, deve ricordare le ultime persone che sono mancate, perché si tratta di un lutto per tutta la nazione degli Stati Uniti.

La cerimonia di accensione dell’albero è quindi proseguita e, accanto al presidente e all’attrice Reese Whiterspoon, c’erano la moglie Michelle e le due figlie del presidente. Proprio Michelle si è prestata, più in forma che mai, ad allietare i bambini che erano presenti all’evento con un siparietto, che quest’anno ha avuto come protagonista una sempre scatenata Miss Piggy dei Muppets. La first lady ha letto una fiaba assieme alla porcellina più famosa d’America, per rendere omaggio all’inizio delle feste e aprire una parentesi di gioia e di simpatia dedicata al pubblico dei più piccoli.

parigiParigi è stata insanguinata da un attentato di natura epocale, che ha messo in ginocchio la città, ma anche l’intera Europa. Il day after della tragedia ha registrato una movimentazione di persone che non si era mai letta nella storia del paese, un omaggio reso alle vittime che è stato portato da persone di ogni età, ceto sociale e appartenenza religiosa.

Fiori e messaggi sono stati lasciati nei luoghi degli attentati e tante candele hanno brillato nella sera fumosa e nella notte parigina, a ricordo delle vittime degli attentati. Colpisce quindi vedere le persone comuni, i bambini e anche le persone anziane che acquistano un mazzo di fiori e che lo lasciano ai piedi dei luoghi dove sono avvenuti gli attentati, ma anche le tante candele che si stano accendendo lungo la via, ad indicare la speranza che gesti come questi possano non avvenire mai più nel paese.

Le maggiori testate giornalistiche del mondo stanno in questi momenti programmando articoli, video e pubblicando tante immagini che mostrano come le persone si stiano mobilitando per rendere omaggio a chi è stato così sfortunato da trovarsi in quei posti durante gli attacchi e per manifestare la vicinanza morale di una nazione ai parenti delle vittime.

Solidarietà e ricordo anche dal mondo dello spettacolo, che in tutte le parti del mondo non smette di ricordare le vittime, riportando nei concerti la vicinanza a chi ha perso la vita e ai famigliari delle vittime. Dai concerti improvvisati davanti ai luoghi della tragedia che si sono basati sulla canzone iconica di John Lennon Imagine, proposta dal pianista David Martello fuori dal locale parigino, ai ColdPlay che l’hanno suonata al loro concerto di Los Angeles fino a Madonna, che a Stoccolma ha dedicato la sua hit Like a Vergin, alle vittime della tragedia. Madonna lo ha fatto in lacrime, invitando tutte le persone a pregare perché fatti del genere non possano più accadere nel nostro presente.

pasqua sotto la pioggiaSebbene ottobre sia cominciato con buoni presagi, il vero tempo autunnale è arrivato, facendo registrare un bilancio di tre morti e di enormi disagi per tutto il centro Italia. Nella giornata di ieri, un uomo di quarant’anni è deceduto a Frosinone, cadendo con la sua auto in una voragine causata dal maltempo. A bordo della vettura si trovavano tre persone, delle quali due sono riuscite a salvarsi ma per il guidatore non c’è stato nulla da fare. Nella zona ciociara molti sono i disagi e la situazione non può che definirsi critica, in quanto numerosi allagamenti sono stati segnalati ad Agnani, a Ferentino e nella zona di Fiuggi.

Il bilancio prosegue con la morte di una donna di 51 anni che è deceduta a Civitella Roveto, in provincia dell’Aquila. L’incidente è stato cruento, perché la donna è stata travolta e quindi uccisa da un muro di contenimento che ha ceduto in seguito al forte maltempo, rimanendo sepolta da fango e mattoni. Le piogge hanno interessato l’Abruzzo e soprattutto la zona dell’Aquila, dove si è registrata la terza vittima di questa ondata di piogge torrenziali, un uomo colpito da un fulmine mentre stava togliendo l’acqua dalla cantina della sua abitazione.

L’intero centro Italia è quindi interessato in queste ore da fenomeni naturali pericolosi, con l’esondazione del fiume Aniene che è uscito dalle rive nei pressi di Tivoli, fra la via Empolitana e la via Maremmana Inferiore. La protezione civile ha allertato la città di Roma e tutti i settori meridionali della regione Lazio. In particolare, si è registrata una frana in provincia di Subiaco che ha bloccato la strada percorribile. Danni e disagi anche in Toscana, con allagamenti che hanno interessato soprattutto il centro di Pisa. Numerosi gli interventi anche nelle città di Pistoia e di Montecatini Terme, nonché su tutta la costa della Versilia.

eternitI familiari di tutte le vittime dell’Eternit incontreranno il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L’incontro è fissato per martedì prossimo, a Roma. A dare la notizia, su Facebook, è il senatore Pd Stefano Esposito, che ha organizzato l’incontro. Incontro che si terrà alla presenza di Daniele Borioli, Federico Fornaro, Cristina Bargero e Fabio Lavagno. All’appuntamento, alle 16.30, saranno presenti anche i sindaci di Casale Monferrato e Cavagnolo, Titti Palazzetti e Mario Corsato, il vicepresidente dell’Afeva, Bruno Pesce, e il presidente Fondo vittime amianto, Nicola Pondrano.

Intanto a Napoli, davanti alla sede della Prefettura, si è tenuto un presidio promosso da Cgil, Cisl Uil e dalla associazione ‘Mai più Amianto’ contro la sentenza Eternit che ha assolto per prescrizione gli imputati nel processo contro i danni da amianto. Era presente al presidio anche il sindaco Luigi De Magistris.
Lo scopo è quello di chiedere ”giustizia, risarcimento, bonifica e sorveglianza sanitaria per gli ex esposti all’amianto”, perché a parere degli organizzatori e dei familiari delle vittime da amianto, ”è stata aperta una ferita profonda in chi riponeva aspettative di giustizia e riconoscimento del diritto al risarcimento”.
Stando alle stime dei sindacati, invece, sarebbero 552 i decessi certificati correlati all’esposizione all’amianto e oltre 2000 quelli causati complessivamente dal 1939 al 1985. Ancora oggi, purtroppo, sono tanti, troppi, i malati di asbestosi e mesotelioma diagnosticati, che ogni anno perdono la vita anche in giovane età.

L’amianto è pericoloso, e lo si sapeva già dal 1906. E’ quanto si legge nel testo di una sentenza pronunciata “in nome di sua Maestà Vittorio Emanuele III”. Eppure, ancora oggi, è difficile ottenere un giusto risarcimento. E’ doveroso quindi protestare contro la sentenza in Cassazione, che ha assolto il magnate svizzero accusato di essere il responsabile dell’uso dell’amianto in azienda. Secondo la Uil della Campania, la sentenza della Cassazione:“(…) ha cancellato anni di battaglia sull’inquinamento, afferma il diritto ma ammazza la giustizia. Chiediamo al prefetto di intervenire sul governo perché si prenda la responsabilità e affinché cambi la legislazione e al governo perché i reati ambientali non possono essere determinati dal tempo”.

art_1228_1_taglioOggi, 22 luglio, si tiene a Londra il primo Girl Summit con lo scopo di porre fine alle mutilazioni genitali femminili e ai matrimoni prematuri.

Numeri tragici quelli che emergono nell’ultimo rapporto Unicef presentato in occasione del Girl Summet e relativo alle mutilazioni genitali femminili nei 29 paesi dell’Africa e del Medio Oriente dove questa terribile pratica è diffusa. Secondo quanto riportato dalla Onlus, infatti, più di 130 milioni di bambine e donne sono vittime di questa barbara usanza che, nonostante le campagne di informazione, continua a provocare dolore fisico e psicologico.

“Tutti i tipi di mutilazione sono contro i diritti delle ragazze, anche se si tratta solo di quelli minori. Bisogna combattere questa forma di dominio dell’uomo sulle donne” spiega Charity Kinya dell’Unicef.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Infanzia ha sottolineato come, al di là dell’estremo dolore fisico e psicologico, le ragazze che si sottopongono a mutilazione genitale siano a rischio di emorragia, infezioni, sterilità e morte.

Non meno pericoloso è sposarsi precocemente le cifre aumentano vertiginosamente se si parla di matrimonio precoce: il tutto il mondo sono più di 700 milioni le donne costrette a sposarsi da bambine: più di 1 su 3 – circa 250 milioni – si è sposata prima dei 15 anni: le ragazze che lo fanno prima di compiere 18 anni hanno meno probabilità di frequentare la scuola e più probabilità di subire violenza domestiche; le adolescenti hanno più probabilità di morire a causa di complicazioni durante la gravidanza e il parto rispetto alle donne tra i 20 e i 30 anni e i loro figli hanno maggiori probabilità di nascere morti o di morire nel primo mese di vita.

small_140608-195030_to080614est_0809-638x425Città del Vaticano – Papa Francesco ha telefonato stamane alle 10 al presidente di Israele Shimon Peres e alle 11.30 al presidente di Palestina Mahmoud Abbas (Abu Mazen) “condividendo le sue gravissime preoccupazioni nell’attuale situazione di conflitto che coinvolge in modo particolare la Striscia di Gaza”. Lo rende noto il Vaticano in un comunicato.

“Facendo seguito all’accorato appello a continuare a pregare per la pace in Terra Santa di domenica scorsa, stamattina il Santo Padre Francesco ha telefonato personalmente al Presidente Shimon Peres e al Presidente Mahmoud Abbas, condividendo le sue gravissime preoccupazioni nell’attuale situazione di conflitto che coinvolge in modo particolare la Striscia di Gaza e che, in un clima di crescente ostilità, odio e sofferenza per i due popoli, sta seminando numerosissime vittime e dando luogo ad una situazione di grave emergenza umanitaria”, si legge nel comunicato.

“Come aveva fatto durante il Suo recente pellegrinaggio in Terra Santa e in occasione dell’invocazione per la pace l’8 giugno scorso”, quando Peres e Auu Mazen si sono riuniti con Jorge Mario Bergoglio in Vaticano, “il Santo Padre ha assicurato la Sua incessante preghiera e quella di tutta la Chiesa per la pace in Terra Santa e ha condiviso con i Suoi interlocutori, che considera uomini di pace e che vogliono la pace, il bisogno di continuare a pregare e di impegnarsi per far sì che tutte le parti interessate e quanti hanno responsabilità politiche a livello locale e internazionale si impegnino per far cessare ogni ostilità, adoperandosi in favore di una tregua, della pace e della riconciliazione dei cuori”.

Oggi 15 maggio si inaugura il Natonal September 11 Memorial Museum dedicato alle Twin Towers.

1266500_Ground_ZeroIl Museo inaugurato da Obama è costruito quasi tutto nelle viscere della terra come a simboleggiare una discesa nell’oscurità, in quell’incubo, nella sofferenza, lungo tutto il percorso si è accompagnati da voci, rumori, suoni, grida, che portano il visitatore a essere sconvolto, turbato, quasi impaurito e commosso.

Il Museo in superficie ha una grande cupola di vetro dove spiccano due enormi travi di acciaio recuperate nelle macerie delle Torri Gemelle, lunghe più di venti metri disposte in verticale come due monoliti.

Si scende poi in quella che era la rampa scavata dai soccorritori per cercare le vittime travolte dai detriti, ora diventata una scala mobile e scale di cemento armato. Durante la discesa si è avvolti dalle immagini della tragedia, giunti in fondo si trova la galleria delle vittime : 2977 ritratti delle vittime dell’11 settembre, e sei caduti nell’attentato del 1993, quando un gruppo di terroristi islamici fecero esplodere un camion alla base delle Torri Gemelle.

Il vero monumento ai caduti sono” le piscine”, vasche riflettenti rettangolari circondate da cascate, le  Reflecting pools dell’architetto israeliano Michael Arad sono state inaugurate già tre anni fa nel decennale  della tragedia.

Per i primi cinque giorni l’accesso al Memorial Museum sarà riservato ai famigliari delle vittime dell’attentato, ai sopravvissuti, ai soccorritori, ai residenti della città di Newk.