Home Economia

Perché il titolo Mps guadagna terreno per il 12%?

L’incubo dei bancari che non finisce più di movimentare Piazza Affari, al punto che la Consob è spesso chiamata a stoppare ogni eventuale effetto-contagio, non rendendo possibili le negoziazioni di ogni azione che possa avere una volatilità di natura speculativa, accentuata dal fatto che gli investitori seguirebbero un annuncio positivo o negativo. C’è il pericolo che gli investitori speculino al ribasso? La Consob interviene e vieta posizioni di tal tipo su tali titoli che, secondo l’opinione pubblica, attraversano un momento burrascoso.

La sospensione per eccesso di volatilità (una delle regole cardine di Piazza Affari), la chiusura delle negoziazioni o solo delle posizioni allo scoperto ribassiste sono diventate più la regola che l’eccezione e hanno spesso riguardato i bancari. Non ci si stupisce se, pertanto, si finisca col non rilasciare più comunicazioni ufficiali su eventuali operazioni di acquisizione, dato che potrebbero essere ritenute “sensibili” per condizionare il sentiment degli investitori.
E così nessuno sa niente, nessuno conferma nulla.
Gli analisti cercano di incrociare i dati. Si dicono: bene, a quanto sembra anche Banca Santader procede ad un aumento di capitale. Fosse che per caso è diventato il nuovo socio azionario di Banca Mps? Ed invece no, non arriva la tanto sperata conferma.

Certamente, siamo ben lungi dall’immaginare che gli investitori abbiamo deciso, tutti insieme, di comprare le azioni Mps, proprio ora che il clima su questo bancario non è dei più favorevoli. L’unica ipotesi da fare è che vi sia qualcuno interessato a diventare partner azionario o socio di maggioranza di Mps e, visto che non ci è dato sapere chi, le ipotesi sono tra le più fantasiose ed attraversano ogni confine: dalle grandi banche italiane, sino ai fondi di investimento esteri che rompono sempre le uova nel paniere ai mercati. Ricordiamo quando qualche anno fa si parlava degli hedge funds statunitensi? Nel loro mirino, c’erano proprio i bancari italiani. Oggi ci si sposta, oltre gli Usa, sino ai fondi arabi.