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doodle nataleGli internauti erano in attesa, e Google ha finalmente accontentato tutti gli utenti che stavano aspettando l’arrivo del villaggio di Babbo Natale. Si tratta di un sistema di Doodle molto complesso, che quest’anno si è arricchito di tante proposte dedicate a grandi e piccini. Ogni anno il motore di ricerca più impiegato nel mondo propone, infatti, un sistema di giochi, di figure e di grafiche ispirate al mondo incantato di Babbo Natale, che si mostra completamente interattivo e permette a chi lo scopre di divertirsi un mondo.

Quest’anno il Santa Claus Track, ovvero il villaggio di Babbo Natale, è davvero ricchissimo di soluzioni, che possono essere scoperte cliccando sulla voce che si trova sotto la barra di ricerca nella home page principale. Già l’icona promette bene, in quanto Google ha scelto per quest’anno di fare atterrare Babbo Natale appeso ad un simpatico paracadute. Cliccando sul link si entra quindi in un mondo fatato, che conduce i visitatori all’aeroporto del Polo Nord, dove è possibile con pochi click vestire i viaggiatori con diversi colori e farli diventare tanti piccoli aiutanti di Babbo Natale. Il gioco prosegue con la divertente Danza del Codice, dove i folletti ballano e chi guarda può imitare la loro danza.

Nella sezione impara è possibile scoprire come le persone vivono il Natale nei diversi paesi del mondo, mentre nel laboratorio dei codici, dedicato agli utenti piccini, è possibile creare interattivamente dei puzzle che raffigurano renne, folletti e chi più ne ha più ne metta.

Non mancano i giochetti di abilità nel Villaggio di Babbo Natale, fra i quali spicca il Gumball Tilt, un gioco che vede gli gnomi far scendere delle palline colorate che devono essere indirizzate nel cesto con degli stecchini di zucchero candido. Tante sono le proposte dedicate al divertimento, che possono allietare chi impiega il motore di ricerca fino all’arrivo di Babbo Natale, per una pausa divertente e per scoprire tanti Doodle fino alla notte della vigilia, quando si potrà seguire Santa Klaus nella sua consegna dei doni ai bambini buoni.

evidence-of-water-found-on-mars-5652760466817024.2-hpMisteriosa, avvincente e decisamente innovativa è la scoperta comunicata ieri dai vertici Nasa, secondo la quale il pianeta rosso Marte sarebbe attraversato da fiumi di acqua salata. La presenza di acqua si registrerebbe solamente nelle stagioni estive, ma lascerebbe intravedere la presenza di una specie di vita microbica su Marte. Sappiamo bene che dove c’è acqua c’è vita, quindi le ricerche che da anni proseguono sul pianeta rosso potrebbero essere giunte ad un bivio decisivo.

L’autore del comunicato ha invitato il ‘popolo umano’ alla prudenza, in quanto si tratta di una scoperta di portata epocale, ma che deve ancora essere chiarita nei particolari. La prova della scoperta è arrivata grazie alle segnalazione della Mro, la sonda spaziale americana Mars Reconnaissance Orbiter lanciata il 12 agosto 2005. I ruscelli di acqua salata apparirebbero solamente nelle stagioni estive, lasciando sul loro cammino delle striature nere che gli scienziati non erano mai riusciti a decifrare.

Fino ad ora, almeno, in quanto l’acqua su Marte c’è e si tratta di una mistura salata, anzi, di sali idrati che sono stati trovati sulla superficie del pianeta. Per questo gli esperti chiedono prudenza, perché se i sali sono un chiaro riferimento alla presenza dell’acqua, gli strumenti a disposizione degli umani non sono stati finora in grado di verificare l’effettiva presenza di canali stagionali. L’acqua, su Marte, potrebbe quindi esserci, ma tanti studi e rilevazioni devono ancora essere fatti per comprendere se sul pianeta rosso possa esistere una forma di vita alternativa e microbica, la quale aprirebbe scenari incredibili ad una futura colonizzazione.

Nel frattempo la rete si diverte, e lo stesso Google ha aperto la pagina odierna con un simpatico Doodle, dove un panciuto pianeta rosso sostituisce una delle O del Grande G, si gira all’improvviso con fare sornione e beve da un bicchiere di bibita colorata con la sua cannuccia personale.

vector-cubo-di-rubik_610226Il cubo di Rubik oggi sostituisce fino alla mezzanotte il logo di Google per festeggiare i quarant’anni del celebre rompicapo.

E’ un semplice ( si, ma se non si conoscono i trucchetti è quasi impossibile risolverlo) giocattolo tra i più venduti al mondo con circa trecento milioni di pezzi, tenendo conto anche delle imitazioni.

Rubik-Kocka, in lingua originale, chiamato poi cubo magico è stato inventato nel 1974 da un professore di architettura e scultore ungherese Ermo Rubik, nato nel 1944 a Budapest.

Il cubo di Rubik è nato nella primavera del 1974, il primo prototipo progettato per usi didattici fu usato da dei matematici ungheresi interessati ai problemi statistici e pratici che il cubo poneva. Nel 1882 ci fu un boom di vendite con oltre 100milioni di pezzi venduti ,incominciano allora  le prime competizioni ufficiali che portano Ermo a diventare il più ricco del suo paese.

L’olandese Mats Vald  è il detentore del record del mondo per la risoluzione ,1966, capace di riposizionare correttamente tutti i quadrati delle sei facce del cubo in soli 5,55 secondi. Ma come si risolve? con intuito o con metodo? Per chi non fosse mai riuscito a risolvere il cubo di Rubik, in rete esistono diverse guide che spiegano passo passo come risolvere il Cubo, e basta solo imparare a memoria varie combinazioni ed il gioco è fatto.

Il Doodle di Google dedicato al 40esimo anniversario del Cubo di Rubik. Se accedete a google.it oggi, 19 maggio 2014, Google ha messo a disposizione di tutti un Cubo di Rubik interattivo: cliccando l’immagine che si anima all’apertura della homepage, il Cubo si ingrandisce diventando 3D, ed è possibile col mouse selezionare il blocco di colori che si desidera spostare, fino a risolvere il Cubo. E’ anche presente un contatore delle mosse sotto il Cubo, in basso a sinistra, mentre in basso a destra ci sono i link diretti ai social network per condividere il proprio risultato.