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Internet: è reato di sostituzione aprire un account con il nome di un altro

reato-di-sostituzione-aprire-un-account-con-generalità-altruiLa Cassazione ha stabilito che commette reato di sostituzione di persona, utilizzando le generalità di un’altra persona, sia essa un personaggio famoso oppure una persona qualunque.

Chi cattura le generalità di un’altra persona, anche per aprire un account di posta elettronica, oppure fingersi un cantante famoso o un vip, commette reato.

Un uomo, Andrea A.  è stato condannato dalla Corte di Appello di Roma, perché in concorso con altro soggetto senza il consenso altrui, al fine di trarre profitto o procurare un danno a quest’ultimo.

L’uomo aveva utilizzato i dati anagrafici di una donna, sulla quale sono ricadute le morosità degli acquisti di beni messi all’asta in rete, attraverso la creazione di un account di posta elettronica. Ma il suo scopo era solo quello di partecipare alle aste online.

Per la Corte Suprema, e la sentenza  12479 del tribunale di Roma, ad un account che partecipa alle aste online, deve corrispondere una reale identità, anche se lo pseudonimo utilizzato è di fantasia. I soggetti che intervengono nei rilanci delle aste, devono poter verificare l’identità del soggetto, che partecipa all’asta rilanciandone il prezzo dell’oggetto. Il soggetto che vende, così come quello che acquista, deve così tutelarsi contro eventuali inadempienze.

Il soggetto, che crea un account con le generalità altrui, induce in errore gli altri utenti della rete, sia arrecando danno al soggetto del quale si sono acquisite le generalità, sia nei confronti di coloro che interagiscono con lui.