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Gli Italiani e la tecnologia: una questione di buone maniere…

Più cellulari, smartphone e dispositivi mobili che abitanti: questa è la fotografia del nostro Paese, secondo un’indagine condotta da Intel, in collaborazione con Redshift Research.

Ed ecco un po’ di numeri.

In Italia ci sarebbero 80 milioni di dispositivi mobili, il 40% degli italiani non si muove da casa senza avere con sè almeno uno di questi dispositivi e un italiano su cinque ne porta in viaggio tre o anche di più. Nessuno o quasi rinuncia al cellulare personale (93%), seguito a ruota dal computer portatile, ritenuto indispensabile dal 31% del campione, dal navigatore satellitare e dal cellulare di lavoro, necessari per il 15%, e dagli ultimi arrivati, il netobook, scelto dall’11% del campione, e il tablet, dal 4%.

Gli italiano sembrano andare d’accordo, quindi, con la tecnologia, ma lo stesso non si può dire per le buone maniere e il bon ton.

Sebbene il 90% degli intervistati giudichi il proprio comportamento alle prese con i dispositivi elettronici buono o addirittura eccellente, a giudizio dello stesso campione solo un italiano su cinque si comporta educatamente.

I principali errori denunciati dagli intervistati sono leggere e scrivere messaggi alla guida di un mezzo, difetto peggiore per il 77% del campione, seguito dal parlare a voce alta in pubblico, non gradito dal  73%, e dalle suonerie troppo rumorose e invadenti, non tollerate dal 58%.

Per più della metà degli intervistati, per l’esattezza per il 55%, non c’è inoltre niente di peggio che parlare con qualcuno che si distrae guardando il cellulare o, per il 44%, che legge e scrive messaggi.

Al vertice della della classifica dei comportamenti poco educati in pubblico, i comportamenti scorretti al telefonino sono inoltre saliti in seconda posizione, subito dopo le intollerabili e inaccettabili dita nel naso, ma prima delle parolacce a voce alta e del fumare addosso ad altre persone che non fumano.