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Tragedia – Un carabiniere di Benevento, Luigi Chiumento di 44 anni, ha ucciso la moglie di 41 anni Raffaella Ranauro, pare per motivi passionali. La tragedia si è consumata vicino allo stadio ‘Vigorito’ in via Saverio Casselli. Da una prima ricostruzione, il carabiniere (in servizio presso la Stazione dei Carabinieri di Ceppaloni) avrebbe tagliato la strada alla moglie e, una volta sceso dall’auto, avrebbe fatto fuoco uccidendola.

Benevento – la coppia aveva tre figli piccoli

Poco dopo, l’uomo si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia. La coppia abitava da tempo al Rione Libertà ed aveva tre figli. Secondo chi li conosceva, i due litigavano spesso ed ultimamente stavano attraversando una pesante crisi matrimoniale, ecco perché il folle gesto è riconducibile ad un movente passionale. Sono ancora in corso i rilievi sul luogo da parte delle forze dell’ordine.

Suicidio – Viene bocciato per la seconda volta consecutiva e decide di farla finita suicidandosi. E’ successo a Samarate, in provincia di Varese, dove un ragazzo rumeno di 18 anni è stato ritrovato nel sottotetto della casa dove viveva con i genitori. Un suicidio macabro quello dello studente, che per togliersi la vita ha usato del gas inalato da una cannuccia, dopo essersi stretto un sacchetto intorno al collo.

Suicidio per i brutti voti a scuola

Secondo quanto rivelato dalla famiglia, il giovane studente in passato non aveva mai manifestato alcun tipo di problema psichico. L’unico problema poteva riguardare i brutti voti a scuola, che potrebbero essere stati l’origini del folle gesto. I carabinieri, dopo aver analizzato il luogo in cui è stato ritrovato il ragazzo, hanno riconsegnato il corpo ai familiari per il funerale. Sul corpo del giovane ragazzo non verrà eseguita l’autopsia.

Suicidio Caserta – Nel pomeriggio di domenica la tragedia. Un uomo di 53 anni, da tempo separato dalla moglie che lo aveva lasciato, ha tentato di togliersi la vita dandosi fuoco all’esterno della casa della donna, residente nella frazione San Clemente di Caserta. L’uomo, che non accettava la separazione, si è presentato sotto casa della donna con una tanica di benzina e un accendino.

San Clemente di Caserta – due giorni di estrema agonia

Poco dopo, ha suonato il citofono e si è dato fuoco. Nella tarda serata di ieri, il 53enne, che era stato ricoverato nel reparto Grandi Ustionati dell’ospedale Cardarelli di Napoli, è morto dopo quasi due giorni di agonia. Non riusciva in nessun modo a farsene una ragione, non accettava la separazione e ha pensato ad un gesto folle, che gli è costato sì la vita, ma prima di morire ha dovuto patire un’estrema agonia.

Suicidio fioraio – Gesto folle quello che si è verificato questa mattina ad Ercolano (Napoli), dove il titolare di un negozio di fiori è entrato nell’ufficio del sindaco minacciando i presenti con un coltello. Dopo di che si è cosparso con un liquido infiammabile e si è dato fuoco. Mentre prendeva fuoco, l’uomo si è lanciato dalla finestra: è stato trasportato all’Ospedale Cardarelli di Napoli, dove è morto poco dopo.

Fioraio – si da fuoco e si lancia dalla finestra

Dalle prime ricostruzioni è emerso come il fioraio sia andato dal sindaco di Ercolano per discutere della negata concessione di un suolo adiacente al suo negozio. Appena l’uomo si è dato fuoco e si è lanciato dalla finestra, qualcuno dagli uffici ha lanciato un estintore per permettere di soccorrere l’uomo, ma l’estintore avrebbe colpito in pieno ad una persona, che è rimasta ferita. Folla di 300 persone davanti gli uffici del sindaco, tutti sbigottiti per quanto accaduto e in protesta, tanto da voler entrare nella sede comunale per vendicarsi.

A Treviso, ieri mattina, Stefano Da Fies, di 62 anni, piccolo artigiano della zona, si è suicidato, puntandosi una pistola alla tempia.

Un’altra vittima della crisi. L’artigiano  Stefano Da Fies, da tempo non riusciva più a saldare i debiti, che crescevano costantemente. Questa condizione di precarietà, ha colpito un po’ tutti, tanto che per lui era diventato difficile raccogliere gli utili del proprio lavoro.

Proprio ieri mattina ha ricevuto l’ultima telefonata dalla banca, che lo esortava a riscuotere circa 100mila euro di debiti. Preso dalla disperazione, si è recato nel deposito, accanto alla casa di proprietà, dove custodiva gli attrezzi da lavoro. Ha impugnato una pistola, che conservava proprio lì, se l’è portata alla tempia ed ha sparato.

La moglie, dall’interno della casa, ha sentito un colpo secco. E’ corsa verso il deposito, trovando il marito a terra in una pozza di sangue. Nonostante l’arrivo del 118, per Stefano Da Pies non c’è nulla da fare.

Lascia una moglie e due figli che ora oltre ad affrontare la morte del padre e marito, dovranno anche saldare i loro debiti.  Con un biglietto, trovato accanto al corpo, si è scusato con la famiglia per il codarda scelta del suicidio.

michael-jackson-figlia-paris-tenta-il-suicidioShock a casa Jackson. La figlia quindicenne del compianto Michael avrebbe tentato il suicidio lo scorso martedì notte. A darne in anteprima la notizia è stato il sito TMZ che, però, racconta la vicenda con la massima cautela. Sembra, infatti, che negli ultimi tempi la giovane Paris abbia manifestato su Twitter la sua tristezza, culminata la scorsa notte con una chiamata ad un telefono amico. L’operatore, allarmato, avrebbe subito allertato il 911. Al momento, la ragazza è ricoverata in ospedale con alcune ferite sull’avambraccio, ma c’è chi ha sussurrato che la vera causa del malessere sia legata ad una overdose. Recentemente, Paris Jackson si era riavvicinata alla madre naturale Debbie Rowe. Dietro a questo gesto, però, si cela un altro mistero: Paris, prima di ferirsi, avrebbe scritto una lettera. Cosa avrà dichiarato?

Vasco – I fan di Vasco Rossi qualche giorno fa erano rimasti sbigottiti dopo aver letto su Facebook che il loro idolo aveva pensato al suicidio. Così, sempre sul suo profilo ufficiale Facebook, il rocker ha voluto rettificare quanto scritto, precisando in questo modo le sue vere intenzioni: “È stato un periodo molto difficile. Di confusione, paura, angoscia e grande sofferenza. In certi momenti avrei voluto morire. Ma non ho MAI pensato al suicidio, altrimenti lo avrei fatto e non sarei qua”, conclude il Blasco.

Vasco Rossi – la voglia di tornare a vivere

Come sappiamo Vasco ha passato momenti difficili a causa della malattia che lo scorso anno lo ha devastato, una malattia che gli ha fatto crollare il mondo addosso: ecco il motivo per cui ha pensato al gesto estremo del suicidio. Dopo essere stato in terapia intensiva per tre giorni, Vasco ha ritrovato la forza e la voglia di lottare grazie anche all’aiuto della famiglia e all’affetto dimostratogli dai fan.