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massimiliano-latorre-salvatore-girone (1)Finalmente una bella soddisfazione per Salvatore Girone, si è diplomato con 87/100 perito tecnico, con indirizzo meccanico-sperimentale, via Skipe collegato con l’Istituto Marconi di Bari.

Salvatore Girone  uno dei marò detenuti in India da due anni, ha sostenuto questa mattina via Skype dall’ambasciata di New Delhi la prova orale dell’esame di Stato.

L’interrogazione è durata dalle 10.30 alle 13 circa. Al militare era stato concesso l’anno scorso di essere ammesso al quinto anno del corso serale di meccanica (progetto Sirio), del quale ha seguito le lezioni online e ha sostenuto nei giorni scorsi, sempre in collegamento Skype, anche le tre prove scritte della maturità.

Un professore e un membro del personale scolastico che hanno assistito all’esame, “facendo anche qualche foto al marò”, hanno detto che “l’esame è andato molto bene” e che “alla fine si sono commossi tutti”. Secondo quanto riferito, Girone si sarebbe “commosso moltissimo” e al termine della prova avrebbe “salutato tutti agitando entrambe le braccia”. “Forse – ha detto un docente – ha pensato chissà quando rivedrò tutti questi italiani”.

“Salvatore è un alunno modello e ci tiene a fare bella figura e a dimostrare che non gli è stato regalato niente”. Di lui sono tutti orgogliosi perché, come ha detto sua moglie Vania, diplomarsi “significa realizzarsi”.

Il militare barese è da due anni e mezzo bloccato in India con il commilitone Massimiliano Latorre: i due sono accusati dell’omicidio di due pescatori compiuto durante una missione antipirateria, il 15 febbraio 2012.

  Marò: le famiglie chiedono unità alle istituzioni. Vania Ardito, moglie di Salvatore Girone, uno dei due marò pugliesi a giudizio in India, ha scritto una nota per richiedere alle istituzioni uno sforzo affinché non ci siano fratture e incomprensioni e bensì trionfi l’unità, necessaria per portare questa vicenda ad un epilogo positivo.

Le famiglie Latorre e Girone – ha scritto la donna -, chiedono alle Istituzioni di unire le forze e coalizzarsi, così come volontà espressa dai coraggiosi fucilieri della Brigata San Marco, Massimiliano e Salvatore, al fine di ottenere, in tempi rapidi, il loro rientro in Italia per ricongiungersi definitivamente con i propri famigliari e con i loro adorati figli”.

Marò italiani, è stata emessa la sentenza dei giudici Altamas Kabir e J.Chelameswar, che hanno escluso la competenza dello stato del Kerala,  perchè il fatto non era avvenuto in acque territoriali indiane ritendono invece che la stessa spetti allo stato centrale dell’India. Si riconosce finalmente che l’incidente è avvenuto in acque internazionali.

Il caso dei Marò italiani Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, dovrà essere trattato a New Delhi, presso un tribunale speciale appositamente istituito in coordinamento tra lo stesso governo e la Corte Suprema.  Tale tribunale dovrà prima risolvere l’annossa questione circa la sussistenza della giurisdizione e poi liddove questa venga riconosciuta, si passerà all’esame del merito della questione.

Nella sentenza si legge anche che secondo la Corte nel loro servizio sulla Enrica Lexie i marò non godevano di quella immunità sovrana che avrebbe comportato l’applicazione della giurisdizione italiana.

 

I due Marò saranno in giornata trasferiti a New Delhi ed in attesa che inizino i lavori del nuovo tribunale avrannno piena libertà di movimento nel territorio indiano.

Maro-presto-rientreranno-in-IndiaI marò presto rientreranno in India, dove sono imputati per aver ucciso due pescatori scambiati per dei pirati. Infatti mancano poco più di due giorni dalla scadenza della licenza che li ha riportati in patria per festeggiare il Natale con le loro famiglie. I due uomini che sono rientrati in Puglia, lo scorso 22 dicembre, hanno evitato di farsi vedere in pubblico, dedicandosi esclusivamente alle loro famiglie, assumendo una totale riservatezza ed un atteggiamento all’insegna della sobrietà. “La licenza di due settimane scade tra due giorni. Hanno una parola: rientreranno in India con l’auspicio che, in breve tempo, la loro vicenda possa avere una soluzione positiva”, questo il commento di Vania, moglie del marò Salvatore Girone. La donna ha poi ribadito: “Siamo sempre stati fiduciosi e continuiamo assolutamente ad esserlo perché confidiamo che questa brutta storia possa avere al più presto termine”. Anche i familiari del marò Massimiliano Latorre hanno espresso i loro personali giudizi alla vigilia del ritorno in India dei due uomini, anche dalle loro parole traspare una piena fiducia infatti sono speranzosi che la vicenda abbia un esito positivo. “Siamo fiduciosi in una soluzione positiva della vicenda”. Aggiungendo prontamente – “Sono militari rientreranno”.

maroI due marò sono attesi per il loro rientro in patria per poter trascorreranno il Natale in famiglia anche se in seguito dovranno far rientro in India dove per presenziare al processo che li vede imputati con l’accusa della presunta uccisione di due pescatori. Il rientro in Italia di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone ha provocato una querelle con Kerala che mette in prima pagina, con tono cinico, la loro richiesta di licenza. Si sono poi succedute diverse iniziative di protesta da parte degli attivisti della Federazione democratica della gioventù dell’India (Dyfi) sia a Kollam davanti al tribunale, sia all’aeroporto di Kochi, che hanno lanciato slogan ostili nei confronti dei due. Alcuni attivisti sono stati arrestati per essersi rifiutati di allontanarsi nel quartiere di Kalamassery a Kochi.

 

Latorre e Girone sono entrati inconsapevolmente nella campagna elettorale, per evitare il ritorno in carcere, è giunta una la proposta che ha scatenato la polemica politica: l’ex ministro della Difesa, Ignazio La Russa, dichiara il suo assenso a candidarli nel suo neo partito “Fratelli d’Italia”. Infatti, La Russa presentando il simbolo del nuovo movimento, “Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale”, ha spiegato: “Metto a disposizione i nostri posti migliori in lista per i due marò”.