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Marine Le Pen, France's National Front leader, speaks during a news conference the day after the first round of local elections at the party headquarters in NanterreSmacco bruciante per Marine Le Pen che dopo aver trionfato alle elezioni europee dove il Front National ha registrato un successo senza precedenti, primo partito di Francia con il 25% dei voti; aveva convocato a Bruxelles una conferenza stampa con quattro partiti alleati, tra cui la Lega Nord, preannunciando la costituzione di un gruppo parlamentare euroscettico di destra, invece niente da fare Marine Le Pen si è dovuta arrendere non è riuscita a convincere partiti di sette paesi, numero minimo richiesto per formare un gruppo parlamentare.I gruppi dovevano essere composti da un numero minimo di 25 deputati e rappresentare almeno un quarto degli Stati membri.

Il 24 giugno era la scadenza per la costituzione dei gruppi in vista della prima sessione dell’Europarlamento non è stato raggiunto il requisito minimo. I partiti alleati erano cinque – oltre al Front National e alla Lega, il Pvv olandese di Geert Wilders, il Fpoe austriaco e il Vlaams belang fiammingo – e cinque sono rimasti; alcuni potenziali alleati, come i Democratici svedesi, hanno preferito fare gruppo con il principale concorrente della Le Pen: lo Ukip britannico di Nigel Farage che, la settimana scorsa, ha annunciato la costituzione del raggruppamento euroscettico Efd, Europa per la libertà e la democrazia, con il Movimento Cinquestelle e – smacco finale per la Le Pen – una dissidente del Front National.

Così  tra i non iscritti ci sono i deputati del Front National francese, quelli della Lega Nord di Matteo Salvini, gli olandesi del PVV, i liberalnazionali austriaci del FPO e il partito fiammingo belga del Vlaams Belang. Tra i non iscritti ci saranno anche i neonazisti greci di Alba Dorata. Non essere iscritti ad alcun gruppo ha delle conseguenze pesanti al Parlamento europeo.

Bossi vs Maroni – Non sono mai stati così lontani come oggi Umberto Bossi e Roberto Maroni. Una volta la loro alleanza, e perché no, la loro amicizia, manteneva unita la Lega, ma ora non è più così e lo scontro è più vivo che mai. In un’intervista concessa al Fatto Quotidiano, Bossi attacca duramente Maroni: “Devo ricostruire la Lega, l’hanno distrutta. Maroni ha trasformato i nostri ideali in burocrazia, ha troppe poltrone e si dimentica le cose importanti. Io la base non la abbandono”.

La risposta del presidente della Lombardia

Immediata poi la risposta di Maroni, che più che rispondere a tono, si limita a ribadire che si tratta di opinioni personali: “Non c’è nessuna fronda interna e nemmeno resa dei conti, io sono il segretario federale: quindi chi non è d’accordo se ne può andare. Quelle di Bossi sono opinioni personali ma non dirò mai nulla contro di lui”.

maroni-nuovo-segretario-legaLa Lega Padana ha un nuovo segretario generale, Roberto Maroni che prende il posto di Bossi, che resta in lacrime in disparte.

Le parole di Umberto Bossi sono per gli imbecilli della Lega che girano con il tricolore dell’Italia, lui che si paragona a Salomone, ed affida suo figlio, la Lega, al suo delfino. Il programma della Lega è quello presentato dal nuovo segretario, c’è l’intento di far saltare il Patto di stabilità e  continuare la lotta all’immigrazione. Secondo il nuovo statuto Umberto Bossi non può presentare la sua candidatura come segretario. Bossi è tornato sul palco del congresso di Assago, ma solo consapevole che la sua gente lo aveva abbandonato, dopo avergli tributato omaggio in quanto fondatore del partito.

belsito riconsegna il tesorettoFrancesco Belsito indagato da ben tre procure, quella di Milano, quella di Napoli e quella di Reggio Calabria per due capi d’imputazione, che sono truffa ai danni dello Stato e riciclaggio, ha “spontaneamente” restituito nelle mani della Guardia di Finanza di Milano una parte del tesoro del quale in questi ultimi giorni tutti i media nazionali e non stanno parlando.

Sembra che l’ex tesoriere del Carroccio abbia consegnato nelle mani degli uomini delle Fiamme Gialle undici purissimi diamanti e cinque kilogrammi in lingotti d’oro. La consegna del tesoretto è stata compiuta tramite il suo legale, l’avvocato Paolo Scovazzi.

Intanto un altro esponente della lega Nord, si è dimesso spontaneamente dalla sua carica, è Davide Boni Presidente del consiglio regionale della Lombardia, con le sue dimissioni salgono a tre i membri della Lega Nord che hanno lascito il Pirellone in queste ultime settimane, da quando la Lega è stata coinvolta nello scandalo dei fondi sottratti da alcuni suoi rappresentanti.

rosy_mauro-via-dalla-legaAlla fine le sue dimissioni richieste da più parti non sono arrivate e Rosy Mauro è stata espulsa dal consiglio federale della lega Nord, che all’unanimità ha cacciato via dal partito il vice presidente del Senato.

Il primo a chiedere a gran voce le dimissioni della “pasionaria” era stato Roberto Maroni e sembra che proprio lui abbia imposto la decisione ” o resta lei o resto io”.

Da parte sua Rosy Mauro, ha ribattuto a gran voce, che con tutto quello che sta accadendo lei non ha nulla a che vedere e può provare che non ha ricevuto neanche un euro a titolo personale dalle casse del partito. Insieme con lei, è stato espulso anche l’ex tesoriere Francesco Belsito, non si è deciso nulla sulla posizione di Renzo Bossi.

A via Bellerio, l’animata riunione che ha porta all’espulsione della “nera” e di Belsito, è durata oltre tre ore e sembra che i toni siano stati molti accessi.

le accuse a rosy mauroLa vice Presidente del Senato, Rosy Mauro, potrebbe essere indagata anche lei per aver sottratto diversi fondi dalle casse del partito.

Dalle intercettazioni telefoniche tra Nadia Dagrada e il  tesoriere del partito Francesco Belsito, le accuse a Rosy Mauro che avrebbe sottratto sessantamila euro per la sua laurea in Svizzera, altri sessantamila euro per la laurea sempre in Svizzera per il suo capo scorta, migliaia di euro per spese mediche  e altre somme da accertare. Lei si giustifica, dichiarando che sono “donazioni” che il partito avrebbe fatto per l’attività svolta dal suo sindacato padano.

Continua dichiarando che lei non si è mai iscritta a nessuna università svizzera è incredula e basita delle affermazioni fatte per telefono tra la Degrada e Belsito.  Nei prossimi giorni ci sarà un nuovo vertice in Procura per fare il punto della situazione e vedere se verranno iscritte nuove persone nel registro degli indagati.  

Rosy Mauro difende la sua posizione e conferma la sua intenzione di non dimettersi, la senatrice ospite del salotto di Bruno Vespa dichiara la sua estraneità ai fatti. Al momento non ha ricevuto nessun avviso di garanzia, non è sotto inchiesta e per queste motivazioni ha deciso di restare al suo posto.

lega-nord-bossi-francesco-speroni-in-diretta-tvUn vaso di pandora di 280 pagine, che vedono notizie susseguirsi, tra cui quelle di una  Impiegata leghista ed dei soldi in nero, che sono stati utilizzati dalla lega Nord. Il ritrovamento di un libretto degli assegni intestato a Umberto Bossi. Ed ancora di  un locale di Milano acquistato per conto di Bossi.

Francesco Belsito, 41 anni con doppia laurea falsa, diventa tesoriere della Lega, oggi è sotto indagine anche aver gestito i rimborsi elettorali, per i  5 milioni di euro investiti in Tanzania e Cipro, per truffa ai danni dello stato, per riciclaggio.

Nella cassaforte di Francesco Belsito, viene ritrovata  la cartella The Family, che contiene  le spese per l’affitto di vetture, una donazione per la scuola fondata da lady Bossi, Manuela Marrone ed ancora le spese della  ristrutturazione della casa di Gemonio delle famiglia Bossi.

Renzo Bossi nega il goffo tentativo di far sparire questi faldoni. Ancora Rosi Mauro, ed  altri fondi distratti verso case in Sardegna. Per questo  partito, che si ergeva come partito delle questioni morali è un grosso smacco, a cui Umberto Bossi replica con un atteggiamento triste in tv e dispiaciuto nell’intervista rilasciata, rammaricato perché siano stati fatti i nomi anche di alcuni suoi familiari, vuole vederci chiaro, anche lui. Sceglie di dimettersi per poter fare chiarezza.

Stasera in  tv, Francesco Speroni della lega Nord parla in uno speciale su Rete quattro.

Tutta la lega sostiene Bossi, gli dice di non dimettersi. Poi ancora un filmato ci mostra la reazione a Via Bellerio di oggi pomeriggio. La giornata della nomina del nuovo tesoriere Stefano Stefani, diventa l’addio di Bossi. All’interno viene  nominato il triumvirato Maroni, Calderoli, Dal Lago, con cui il popolo della Lega non è d’accordo.

Poco dopo, i vertici si allontano dalla sede di via bellerio, la folla grida buffone, traditore poi alle 8 meno un quarto, Bossi lascia la sede della Lega. Umberto Bossi è inseguito dalle telecamere e dai giornalisti. In diretta le urla della folla, è il giorno più lungo per Bossi. Lascia la sede e va a Gemonio. È qui che viene intervistato da Angelo Macchievello, inviato del Tg4.