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classifica-virtuale-giro-ditalia-2012Il 95° Giro d’Italia propone la sua dodicesima tappa che parte da Seravezza ed arriva a Sestri Levante, sono 155 Km intensi soprattutto nell’ultimo tratto dove si susseguiranno quattro Gran Premi della Montagna. Si parte dalla provincia di Lucca per arrivare nella provincia di Genova.

Nella cittadina sono state allestite decorazioni rosa, su iniziativa dei commercianti e dei cittadini, sono presenti anche gli stand degli sponsor. Scuole chiuse e partenza avvenuta alle ore 13.05 sulla provinciale 9, si passa dall’area Medicea, via del Palazzo, per arrivare fino al lungomare in direzione Cinquale. L’arrivo è previsto per le 17 e 30 in Viale Mazzini.

Mentre la prima parte del percorso resta meno faticoso, fin quando si arriva a La Spezia, dopo c’è una breve salita, e poi la discesa di Lerici. Dopo La Spezia i 4 Gpm, il primo è La Foce, 4° categoria, a 240 metri di altezza, poi il Valico di Guaitarola, 3°categoria al Km 95, a 617 metri, il valico La Mola , seconda categoria, al Km 125,4 ed altezza di 653 metri. Infine il quarto Gran Premio della Montagna è Villa Tassani, di 3° categoria, 323 metri.

Il traguardo volante al Km 118 a Carro, dopo l’ultimo Gpm mancheranno 11 km all’arrivo, con un finale in salita, con punte dell’11%.

Le Cinque Terre fanno da cornice alla dodicesima tappa, la maglia rosa è destinata ad arrivare sulla spalle di chi?

Sono le 17.00 solo tre uomini al comando, tra cui Amador.  Tiralongo, Cunego, Slakter, sono tre corridori che hanno vantaggio sul gruppo.

In corsa sotto l’arco del Gpm, Casar, Santaromita, Amador in discesa con curve strette e tecniche. Raggiunti da Back, la discesa terminerà a Santa Vittoria, una doppia curva a sinistra molto stretta.

Il test della corsa, 3.46 il vantaggio rispetto al gruppo, Rodriguez sta per portarsi nel gruppo della testa, il venezuelano ci prova. Il gruppo della maglia rosa segue.

Basso mai in difficoltà, ha voglia di arrivare a sabato, Rodriguez cerca di arrivare al gruppo di testa, ancora in bilico la maglia rosa di Rodriguez.

Baack è stato raggiunto da Amador, il gruppo transita sotto l’arco che indica 5 km alla conclusione, Sandy Casar davanti, Rodriguez riesce a rientrare. Sulla testa della corsa, vediamo Jackson Rodriguez, che parte in contropiede.

Ci prova Ivan Santaromita, a 3 km all’arrivo, 4 minuti per la maglia rosa, Bakelants pedala forte. Santaromita non è molto veloce, ripresi Casar, parte Lars Bakelants, difficile andarlo a riprenderlo, un gran passista.

Ultimo chilometro, Lars Bak continua a voltarsi alle spalle, 500 metri al traguardo, ultima curva, il gruppo cerca di rinvenire su di lui. In vista del traguardo, 400 metri oggi vince a Sestri un danese, Lars Bak.

Secondo posto Sandy Casar e poi Amador. Casar prende 12 secondi di abbuono.

L’intervista con il vincitore danese, della dodicesima tappa, che è molto stanco ma contento per aver fatto l’ultimo stacco decisivo.

Maglia rosa confermata per Rodriguez che rimane in maglia rosa.

GiroItalia_2012Il 95° Giro d’Italia affronta oggi la sua tappa più lunga, si tratta dell’undicesima tappa, che parte da Assisi per arrivare a Montecatini Terme, in Toscana per ben 255 Km.

Questa tappa è dedicata a Gino Bartali, la partenza alle 11.00 da Via Aberlardo, e chiuderà in Viale Verdi verso le ore 17.00. Come sarà il tragitto? Vediamo insieme i tratti, che non presentano grosse difficoltà, c’è un Gran Premio della Montagna di terza categoria, quello di Poggio alla Croce, con pendenza media di 5.3% dopo 155 km di corsa. C’è poi una seconda salita presso Poggio di Vico , Gpm di 4° categoria, con pendenza da 5 a 8% massima. Quest’ultimo tratta si trova a 12 km dal traguardo della cittadina termale di Montecatini. La discesa termina a Ponte di Serravalle  e poi si arriva al traguardo, con un finale in leggera salita con tre curve,il finale è lungo 100 metri e largo 7.

I rifornimenti ci saranno fra i km 90 e 93 e tra i km 195 e 198 a Ginestra Fiorentina.

Chi sono i favoriti di questa undicesima tappa? I velocisti sono Mark Cavendish, Sky, Mattew Gross , Orica-GreenEDGE.

Sono le ore 17.00, vediamo Manuel Boaro che sta spingendo moltissimo. In coda Alfredo Balloni.

Sul traguardo di Montecatini, Miss Italia 2010, aspetta il vincitore. Boaro ha guadagnato ancora, mancano 25 Km al traguardo di Montecatini. Il gruppo ha un ritardo di 1.05 da Manuele Boaro. Arreguy è il primo inseguitore.

Foratura anteriore per Oscar Gatto. Attendono Gatto altri corridori della Farnese-Vini.  Siamo a Monsummano. Stiamo vedendo le Terme della fine del 1700, con piena valorizzazione alla fine del 1800 e l’inizio del 1900. Manuele Boaro è sempre in testa, in vento contrario a 45 Km/h, con frequenza altissima di pedalata. Il gruppo non riesce a vedere Boaro, che ha un discreto vantaggio.

Quando transiteranno sotto il traguardo, mancheranno 15 km. La maglia bianca al comando Damiano Caruso, del gruppo.

Gli uomini della Colnago si stanno organizzando il vantaggio è di circa 20 secondi, arriverà in testa quando arriverà al Gpm di Vico, la sua passione per il ciclismo gli è stata trasmessa dal papà. Ultima curva stretta sulla sinistra, che si può vedere prima della volata e ora ultima curva stretta, c’è una caduta. Sentiamo la campanella, c’è un giro al traguardo, il gruppo transita poco dopo, al centro c’è Pozzovivo. Manuele Boario ha cominciato la salita, Mattew Gross si mantiene dietro per le sue condizioni precarie, l’australiano perde posizioni.

Ripreso Boaro a 13 km dalla fine, la strada è molto stretta non c’è spazio  per correggere la propria posizione, la pendenza ora è non eccessiva, un leggero vento. Intanto viene segnalato in difficoltà Andrea Guardini.

Testa della corsa, Mirko Selvaggi, ora affronta la salita di Vico, sta per staccare il suo diretto inseguitore. Dak gpm mancano 11 km, c’è lo scatto di Giovanni Visconti, che vuole portare un gruppetto con sè. Gpm conquistato da Visconti.

Comincia ora la discesa, in corsa Mark Cavendish è in quinta posizione, in posizione perfetta, ha la sua squadra a disposizione nel suo gruppo. Nelle prime posizioni del gruppo vediamo anche Kreuzinger e Scarponi.

Vediamo adesso anche Visconti che ha smesso di tirare perchè sono rientrati Kreuzinger e Bassi.Il team Sky segue la testa della gara, si è difeso anche Cavendish. Ha preso in mano le operazioni della testa il team Sky, mancano 6 km alla fine. Prima delle tre curve, Ventoso ha fatto il buco 700 metri al traguardo, Mark Cavendish quarto, 350 metri una caduta. Passa al comando Roberto Ferrari, ha zittito tutti con la vittoria eccezionale al traguardo di Montecatini Terme.

L’ intervista di Ferrari, ci mostra il ciclista stanco ma contento, che si ricorderà per la vita la sua vittoria, ci teneva perchè aveva una buona condizione. Ha battuto anche il campione del mondo. Secondo Chicchi, Vaiktus terzo. La vittoria è per Ferrari.

GiroItalia_2012Siamo arrivati all’ottava tappa del 95° Giro d’Italia, si tratta di una frazione di 229 Km con un percorso abbastanza ondulato. Si parte da Sulmona e nell’ultimo tratto di 4 Km, c’è una pendenza del 10%. Si attraverseranno le province de l’Aquila, Isernia, Campobasso, Benevento ed Avellino.

La partenza c’è stata alle 11.oo di stamane, l’arrivo è previsto per le 17.00. La tappa dedicata al pirata Pantani, con tanti eventi organizzati, che vogliono mettere in risalto le bellezze naturali dei luoghi. Questa tappa presso il Lago Laceno è la terza volta che diventa traguardo del Giro d’Italia.

L’arrivo in salita rappresenta un Gran Premio della Montagna di seconda categoria, al Colle Montella la pendenza è  di 9,4%.  Al valico di Macerone c’è un altro Gran Premio della Montagna, di 4° categoria. Favoriti Damiano Cunego, oppure potrebbe esserci una fuga che parte molto da lontano.

Alla testa della corsa a 5km dal Gran Premio della Montagna, Domenico Pozzovivo che prosegue le sue pedalate vigorose solitario e con la grinta di alzarsi sui pedali sull’ultima salita, una discesa poco tecnica poi ma molto efficace.

Vince Domenico Pozzovivo questa ottava tappa del giro d’Italia, seguito da Intxausti.

giro italia aquila 2012Siamo ad una nuova tappa del 95° Giro d’Italia, la settima tappa partirà da Recanati, siamo ancora nelle Marche per arrivare a Rocca di Cambio, l’Aquila.

Si attraverserà il Parco dei Monti Sibillini, il primo Gran Premio della Montagna di terza categoria si incontrerà sul Colle Galluccio, al Km 101,7 e sarà a 1.190 metri di altitudine, pendenza 5.4%.

Fino a Passo Palasone si può agevolmente pedalare, poi la discesa che conduce a l’Aquila, al Km 178.8, è qui che è posto il traguardo volante. Al km 186 comincia la salita verso la Rocca di Cambio, 1.382 metri, Gran Premio della Montagna di seconda categoria, con pendenza media di 3.9%.

A 3.5 Km dall’arrivo una breve discesa, poi un passaggio un pò più duro per tutti perchè la pendenza dell’ultimo Km è del 10%.

Ma chi sono i favoriti? Joaquim Rodriguez, Katiusha, Damiano Cunego e Michele Scarponi, Lampre ISD, Domenico Pozzovivo, Colnago-CSF,Ivan Basso, Liquigas. Insomma tutti sanno che non dovranno perdere strada in vista della classifica generale.

Tappa di domani molto interessante con 229km con il lago di Laceno come sfondo, molto impegnative quindi tutte le tappe che sono quasi sempre oltre i 200km. Quattro battistrada comunque restano a contendersi la volata entrando a l’Aquila, mentre la stanchezza effettivamente si fa sentire durante le ultime pedalate e la velocità ne risente viaggiando intorno ai 38-40km/h.

Matteo Rabottini si porta da solo al comando, ma il suo vantaggio continua a scendere,  e purtroppo durante la sua stupenda tappa salta la catena e perde il gruppo, mentre Stefano Pirazzi è autore di un’ottima gara provando anche a scattare in testa, ma sbagliando la presa di una curva verso destra perdendo un centinaio di metri nei confronti di Lopez al comando, perdendo così contatto.

Vince così in volata Paolo Tiralongo bissando il suo successo  e gettandosi poi a terra completamente senza forze. Seconda posizione per Scarponi battuto in volata.

5tappa-giro-ditalia-2012La quinta tappa del 95° Giro d’Italia di oggi sarà la Modena-Fano lunga 209 chilometri, che favorirà i velocisti nella volta finale, senza grosse difficoltà altimetriche.

Siamo partiti e stiamo percorrendo la Via Emilia, si dovrà arrivare alla salita per Gabicce Monte, 2 km in salita, ora siamo sul Rubicone. Il favorito resta Mark Cavendish, che ricordiamo è caduto nella terza tappa.  Antagonista di Cavendish è Mattew Goss. Il nome Rubicone deriva dal colorito delle sue acque rossastre, per le marne argillose, abbiamo ascoltato in tv questa notevole spiegazione.

Il vantaggio dei 4 uomini al comando, Alessandro De Marchi, (Androni Venezuela), Brian Bulgac, Pierpaolo De Negri (Farnese Selle),Oliver Kaisen (Lotto Belisol),mancano 90 km dall’arrivo. Vediamo la rocca sant’arcangelo di romagna, è una rocca malatestiana.

Sono le 15.49 a 60 Km, dall’arrivo.

I rapporti in volato si usa il massimo rapporto, in situazione del genere quasi pianeggiante, i rapporti usati sono il 54-14/15 cioè sulle 90 pedalate al minuto, in pianura aumentano le pedalate.

In coda il gruppo con andatura regolare, i corridori si sono riforniti alle ammiraglie, Taylor Phinney ha la caviglia messa mela. Il cambio elettromeccanico può essere utilizzato detto cambio elettronico, materiale standard, come il nuovo cambio shimano ad 11 velocità.

Tra breve la discesa di 3 km con tornanti e poi la statale adriatica. C’è il gruppo in fila indiana, guidati da Farrar, siamo a Pesaro, dove ricomincerà il tratto pianeggiante.

Sul traguardo vediamo la compagna di Cavendish che resta in attesa del ciclista. Restano 15 km all’arrivo,

In testa al gruppo, Enrico Gasparotto corre per l’Astana. Un minuto il ritardo del gruppo di Tyler Farrar, sembra impossibile rientrare. Il gruppo invece si è allargato ed occupa tutta la sede stradale. Anche Guardini ha mollato.

Siamo nella discesa, Filippo Pozzato cerca di guadagnare posizioni, che potrebbe aiutare Elia Favilli, di Farnese-Vini. Siamo negli ultimi tre Km, Cavendisk in settima posizione, il treno Sky prende le misure, c’è Bennati dietro Hunther.

Siamo all’ultimo km della tappa N°5, 900 metri all’arrivo dopo il restringimento, Matthew Goss è alla spalle.

Parte Cavendish e Goss, testa a testa, arriva Marc Cavendish fa il bis, vittoria numero 9. Terzo Bennati. Una breve intervista a Mark, che risponde in italiano, contento per la presenza della fidanzata e della figlia.

franco pellizotti cambia squadraIl corridore Franco Pellizotti ritorna in sella e riprenderà  a correre  sulle strade francesi del Circuit Lorraine, breve corsa a tappe francese che si correrà dal 16 al 20 maggio prossimi.

Il ciclista friulano,  squalificato fino al 2 maggio 2012, rientrerà con la Androni-Venezuela.

Il Delfino di Bibione – che  ha dovuto scontare 2 anni di squalifica a causa di anomalie riscontrate nel suo passaporto biologico, benché lui si sia è sempre dichiarato estraneo a pratiche dopanti e non sia mai risultato positivo ad alcun controllo antidoping –  spera di rilanciare la propria carriera e contribuire ad aumentare il numero di vittorie della forte squadra italo-sudamericana.

Molte squadre, tra le quali Lampre ISD e Acqua&Sapone,  si erano interessate al suo rientro, ma alla fine a spuntarla è stata la squadra del guru Gianni Savio.

 

michele scarponi giro del trentinoPrenderà il via domani con una cronometro a squadre di 14, 3 chilometri la trentaseiesima edizione del Giro del Trentino, ormai considerato un evento classico del ciclismo italiano. Al via ci sarà anche Michele Scarponi, vincitore della passata edizione, con il pettorale numero uno.

Naturalmente l’Aquila di Filottrano, soprannome con il quale è conosciuto il corridore marchigiano, non potrà essere considerato tra i favoriti della prima prova. La sua squadra, la Lampre-Isd, non può essere infatti menzionata tra le possibili vincitrici visto che i pronostici vertono verso team come  Bmc, Astana, Liquigas, Ag2R ed Europcar: formazioni senz’altro più tecniche e competitive in prove contro il tempo.

enrico gasparotto vince amstel gold race

Impresa di Enrico Gasparotto che ha conquistato la vittoria in una della classiche ciclistiche più prestigiose al mondo. Il corridore friulano, in terra di Olanda, si è reso protagonista nel finale battendo in cima al Cauberg i corridori Vanendert e Sagan e pone fine al digiuno italiano nelle classiche del nord.

Corsa caratterizzata da una fuga da lontano e da una strana paura sui muri delle Ardenne. Nel finale ci prova Oscar Freire ad anticipare il gruppo e a cercare il colpaccio, ma sull’erta finale viene raggiunto dal gruppo sfilacciato.

Da segnalare la caduta di Damiano Cunego negli ultimi trecento metri della corsa mentre era nel gruppetto di testa. Per Enrico Gasparotto, corridore della squadra kazaka Astana, è la prima vittoria della carriera in una grande classica