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Delitto di Via Poma: Raniero Busco è stato assolto,

delitto-via-poma-assolto-raniero-buscoRaniero Busco,il fidanzato di Simonetta Cesaroni, è stato assolto dall’accusa di omicidio  volontario, per non aver commesso il fatto.

Dopo 22 anni, la decisione è arrivata dalla Corte di Appello di Roma, Raniero Busco, che era presente in aula, alla lettura della sentenza è scoppiato in un pianto liberatorio. Gli amici lo hanno portato fuori dell’aula ed abbracciato felici, insieme alla moglie e al fratello.

Il corpo di Simonetta Cesaroni fu ritrovato il 7 agosto del 1990 in Via Poma nella sede dell’ufficio dell’Associazione Alberghi della gioventù. La sorella di Simonetta, Paola preoccupata per il ritardo della sorella, ha sollecitato l’intervento nell’appartamento, dove è stato ritrovato il cadavere nudo, con 29 coltellate o meglio colpi inferti con un tagliacarte, sull’intero corpo.

Pochi giorni dopo il ritrovamento del corpo di Simonetta Cesaroni, fu fermato il portiere Pietrino Vanacore, scarcerato poi il 30 agosto.

L’otto ottobre del 1990 furono depositati i risultati dell’autopsia, nella quale si parlava per la prima volta della ferita determinata all’arcata delle sopracciglia, e tante ecchimosi. La morte è stata fissata tra le 18 e le 18.30 per le coltellate.

Il 12 aprile del 2007, Matrix condotto da Enrico Mentana, svela che il DNA ritrovato sul corpo di Simonetta è appartenente al fidanzato Raniero Busco.  L’orario della morte di Simonetta diventerà poi le ore 16.00 e  non più 18.00.

Il 6 settembre del 2007 Busco è iscritto sul registro degli indagati per omicidio volontario. Il 2009 la procura di Roma chiede il rinvio a giudizio, il 3 febbraio in Corte d’Assise, inizia il processo e l’unico imputato è Raniero Busco. Il 9 marzo 2010 Pietrino Vanacore si suicida, prima di andare ad effettuare la sua testimonianza, che doveva avvenire tre giorni dopo.

Il 26 gennaio del 2011 Raniero Busco viene condannato a 24 anni per aver commesso l’omicidio volontario di Simonetta. Oggi la sentenza d’appello, Raniero Busco è stato assolto. Finisce così l’incubo per Raniero Busco oppure ne comincia uno per la famiglia di Simonetta?