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Per la seconda volta consecutiva il Liceo La Coruna conquista l’Eurolega di hockey su pista: nella finalissima, disputata davanti ai 1.200 spettatori del “PalaCastellotti” di Lodi, la squadra galiziana ha sconfitto per 4-2 il favoritissimo Barcellona

Il Liceo parte con il classico starting five: Malian in porta, Jordi Bargallò, Barreiros e i fratelli Eduard e Josep Lamas. Il Barcellona risponde con Egurrola tra i pali, Borregan (all’ultima partita da titolare in Europa), Reinaldo Garcia, Torra e Ordeig. 

La prima emozione la regala al 3′ Reinaldo Garcia, con un missile dal limite che scheggia la parte alta della traversa di Malian; passano 90″ e lo stesso Reinaldo Garcia porta in vantaggio il Barcellona con un rasoterra beffardo sul primo palo. Palla al centro e Josep Lamas pareggia con uno splendido rovescio incrociato, che si infila sotto il “sette” alla destra di Egurrola.

Jordi Bargallò entra in partita e fornisce lampi di classe con un paio di slalom, che tengono alto il livello di guardia dei catalani. La coppia arbitrale punisce con troppo zelo gli interventi dei galiziani, utilizzando due metri di giudizio diversi, che vengono unificati però con il passare dei minuti. I due fischietti lasciano correre molto, ne guadagna lo spettacolo, in una gara assolutamente non violenta.

Al 12′ dialogano Bargallò e Lamas, che si inserisce nella difesa catalana, ma tira centralmente; passano pochi secondi e Pascual ritarda il tiro da buona posizione, rinunciando a battere al volo. Dopo due minuti Torra impegna Miras dopo un’azione ubriacante, poi recupera la sfera in allungo su Bargallò e tira nuovamente, mancando la porta; passano 30″ e uno slalom di Ordeig è preda di un Malian che acquisisce sicurezza col passare dei minuti.

L’allenatore blaugrana Cairo manda in pista Panadero che affinca Ordeig, Alvarez e Gual, mentre gli esterni del collega galiziano Gil sono Miras, Barreiros, E. Lamas e Pascual. L’argentino al 17′ si guadagna una punizione dal limite con un dribbling: sulla conclusione si crea una mischia, con Panadero che perde il bastone: Egurrola respinge il tiro di Pascual.

Al 18′, dopo quattro minuti di riposo, rientra Bargallò in una fase lenta del match, in cui si pensa più a difendere che ad attaccare; così Gil inserisce Toni Perez che garantisce maggior profondità.

Il primo tempo sembra chiuso quando il Barcellona perde la sfera e si espone ad un contropiede 3 contro 2 con Jordi Bargallò che conclude sul primo palo la transizione siglando il 2-1 a 5” dalla fine del primo tempo.

Il Barcellona inizia la ripresa con Egurrola, Gual, Ordeig, Torra e Panadero, mentre il Liceo risponde con Malian, i fratelli Lamas, Barreiros e Bargallò. Malian strappa applausi per due respinte su diagonali insidiosi di Torra. Al 4′ Panadero prova un numero dietro porta, ma E. Lamas lo colpisce con una steccata sul pollice fratturato appena un mese fa.

Al 6′ Bargallò colpisce una traversa a botta sicura con una girata dal limite. Poco dopo Barreiros fa partire un filtrante millimetrico per Lamas, che in piena corsa non riesce a toccare la sfera, che è preda di Gual che viene agganciato da Bargallò. Il capitano biancoverde rimedia un blu; Marc Gual trasforma di precisione il tiro di prima insaccando il 2-2.

Gil inserisce Miras, mentre Josep Lamas è perfetto nelle chiusure. Il Barcellona, povero di idee, cerca con insistenza Torra, mentre Alvarez prende il posto di Panadero; il numero 9 blaugrana lotta come fosse un ragazzino alle prime armi in mezzo all’area.

Al 12′ per la prima volta si scalda il palazzetto, che apprezza l’hockey veloce, ricco di tocchi di prima. Un occhio va al cronometro: la situazione falli è di 9 pari, quando Cairo ripropone Borregan, che gioca gli ultimi spezzoni di una competizione europea di una carriera strabiliante.

Al 14′ Alvarez, dopo aver accentuato la caduta già un paio di volte, viene punito e scatta il decimo fallo: Lamas, nell’esecuzione attende un movimento di Egurrola che, però, rimane glaciale. L’ultimo tentativo del galiziano è un gancio, che si perde alto a sinistra.

Nelle fila blaugrana Pablo Alvarez non parte mai in velocità ed è troppo impreciso, mentre nelle fila galiziane Bargallò mostra lezioni d’alta scuola di tecnica e trattamento palla. A 8′ dal termine arriva il decimo fallo dei galiziani, ma Malian emula il collega Egurrola non facendosi sorprendere dalla punizione. Passano 30” e il portiere blaugrana ribatte due volte un tiro velenoso di Bargallò.

Cairo vuole vincerla e schiera la “prima linea” con Panadero, Ordeig e Torra, togliendo Gual, mentre Toni Perez impegna Egurrola da vicino. Il Liceo reagisce togliendo ossigeno alla manovra blaugrana con un gran pressing: Toni Perez dà profondità ai galiziani e in girata da due passi colpisce la seconda traversa dei suoi con un tiro dal basso verso l’alto.

La sfida è meravigliosa e lo spettacolo è gradito dal pubblico lodigiano. Un peccato per chi si è perso questa finale. Soprattutto per ciò che accade a 27″ dalla fine: Jordi Bargallò con una magia pesca Barreiros, il quale carica il dritto, e batte Egurrola con un tiro forte e secco segnando il 3-2.

Gli ultimi secondi sono adrenalina pura: Cairo toglie Egurrola ed inserisce Torra per giocare con 5 uomini di movimento, contro i 4 del Liceo. Si creano tre mischie, Malian è tentacolare: ha solo 23 anni, ma ha un talento spaventoso. Una pallina finisce all’angolo, mancano 6 secondi e Ordeig ha uno scatto di nervosismo, rimediando un cartellino blu. Jordi Bargallò si incarica della punizione: tutti pensano che andrà all’angolo, visto che mancano 6” e il Liceo conduce 3-2.

Invece no: Bargallò fa gancio e contro gancio e si volta per vedere la rincorsa dei difensori, ma non arriva nessuno. Poi alza la sfera e con classe schiaccia in rete, segnando il definitivo 4-2 a 2″ dalla fine.

Jordi Bargallò viene nominato miglior giocatore della manifestazione. Massimo Tataranni, attaccante del Recalac Valdagno, vince la classifica cannonieri con 19 reti.

Per il Liceo La Coruna è il 6° successo nella storia della manifestazione: i precedenti risalgono al 1987, al 1988, al 1992, al 2003 e al 2011.

Daniel Pedrosa

Daniel Pedrosa conquista la pole position del Gran Premio di Francia, quarta prova stagionale del Motomondiale: per il pilota spagnolo della Honda è la prima partenza al palo del 2012, la 38° in carriera.

Sul circuito di Le Mans Pedrosa ha fatto registrare il tempo di 1’33”638 e ha rifilato 303 millesimi di distacco al compagno di squadra Casey Stoner; la prima fila è chiusa da Andrea Dovizioso (Yamaha).

La seconda fila è composta solo da piloti Yamaha: Jorge Lorenzo, Cal Crutchlow e Ben Spies. La terza fila è aperta da Valentino Rossi (Ducati), che accusa un distacco di 1”269 dalla pole e precede Alvaro Bautista (Honda) ed Hector Barbera (Ducati).

Dalla quarta fila partiranno Karel Abraham e Nicky Hayden (Ducati) e Randy De Puniet (ART); in quinta fila troviamo Stefan Bradl (Honda), Michele Pirro (FTR) e Yonny Hernandez (BQR-FTR).

Seguono James Ellison ed Aleix Espargaro (ART) e Danilo Petrucci (Ioda) in sesta fila; lo schieramento è chiuso da Ivan Silva (BQR-FTR), Mattia Pasini (ART) e Chris Vermeulen (Suter), che sostituisce l’infortunato Colin Edwards.

In Moto2 la pole position è di Marc Marquez (Suter), con il tempo di 1’37”710; lo spagnolo precede di soli 29 millesimi il compagno di marca Thomas Luthi. La prima fila è chiusa da Pol Espargaro (Kalex).

In quinta posizione troviamo il migliore degli italiani, Andrea Iannone (Speed Up), preceduto da Scott Redding (Kalex); il pilota abruzzese precede Mika Kallio (Kalex), Alex De Angelis (Suter), Johann Zarco (Motobi) e Claudio Corti (Kalex).

Simone Corsi (FTR) partirà dalla 14° posizione, mentre Roberto Rolfo (Suter) scatterà dalla 22°.

In Moto3 il miglior tempo è stato realizzato da Maverick Vinales (FTR-Honda), che ha fermato il cronometro sul tempo di 1’55”685. Lo spagnolo ha rifilato ben 982 millesimi al connazionale e compagno di marca Efren Vazquez; la prima fila è chiusa da Miguel Oliveira (Suter-Honda).

In sesta posizione troviamo Sandro Cortese (Ktm), che è preceduto anche da Jakub Kornfeil (FTR-Honda) e Alexis Masbou (Honda).

Il migliore degli italiani è Romano Fenati (FTR-Honda), che scatterà solo dalla 21° posizione; seguono Alessandro Tonucci (FTR-Honda) 23°, Simone Grotzkyj Giorgi (Suter-Honda) 24°, Niccolò Antonelli (FTR-Honda) 27° e Luigi Morciano (Ioda) 34°.