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monti-con-empyLe invasioni barbariche ieri ha visto tra gli altri come ospite il premier Mario Monti, che in diretta tv ha adottato il suo cucciolo Empatia per gli amici Empy.

Il piccolo Empy è gia una star del web, questa mattina il suo padrone ha iniziato con un twitter riguardante il cucciolo, ma non è tutto, è stato pubblicato pure un filmato di 18 secondi nel quale è possibile vedere Monti alle prese con Empatia tra le mura domestiche.

Ovviamente tanta l’ironia che gira sul web con frasi del tipo “non votate Monti perchè metterà l’Imu anche sulla prima cuccia”.

A noi Empy fa tanta simpatia ma è ovvio che alla base vi sia una strategia di marketing e politica, in effetti dopo le promesse assurde del Cavaliere che spopolano sul web, Monti doveva pur far qualcosa per guadagnare qualche punto!

Novità Elezioni 2013. Mario Monti ha consentito il voto anche agli italiani che si trovano all’estero per motivi di studio (Erasmus), la cosa sarà definitiva a breve.
Nel frattempo Silvio Berlusconi(ex premier) accusa lo stesso Monti di aver portato l’Italia in questa situazione, anche se un secondo prima aveva detto che nel nostro paese non c’è proprio nessuna crisi (La cosa non torna no?).
Sembra che attualmente la tecnica di ognuno di loro sia quella di gettar fango sull’immagine dell’altro, senza prima ripulire per bene la propria.
Leggi nuove, promesse che vengono giurate oggi e probabilmente smentite domani.
Le elezioni del 2013 continuano. Alle prossime novità.

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Ridurre le tasse sul lavoro e parallelamente la spesa pubblica: sono questi i primi obiettivi che Mario Monti indica per sé. E stamane ha commentato anche l’idea di Berlusconi della commissione d’inchiesta sulla nascita del governo tecnico: «Un’idea interessante, stravagante, tardiva. Ma ben venga». E a Bersani: «Dove sto? Io sto con le riforme che rendano l’Italia più competitiva e creino più posti di lavoro. Io scendo in campo non schierandomi pro o contro singoli partiti ma fortemente per difendere determinate idee». Invece, per quanto riguarda le tasse, «servono – spiega – alleggerimenti di situazioni per le famiglie, soprattutto quelle numerose, un sistema sanitario che funzioni ancora meglio e a costi minori e ci stiamo lavorando, e un sistema fiscale che consenta una redistribuzione del reddito dai più ricchi ai più poveri. Per questo il sistema fiscale deve funzionare».

monti-festival-delle-famiglieDa Riva del Garda (Trento): presente al Festival della Famiglia, Abbiamo raggiunto risultati politici importanti. La rete familiare ha tenuto, parla davanti ad una platea non facile, che lo ha interrotto più volte. Cerco di spiegare perché in passato si è promesso troppo, io non prometto. Sono orgoglioso del lavoro fatto, è stato possibile far lavorare insieme i nemici politici. E’stata la prima volta che avversari politici hanno lavorato insieme, ne do merito ai singoli.

Il secondo risultato ottenuto, aggiunge Monti è stato quello di farsi ascoltare dai cittadini senza necessariamente alzare i toni.

Questo suona come un’eredità che il Presidente del Consiglio Mario Monti lascia, concludendo il Festival della famiglia.

zamparini-contro-monti-indegnoIl Presidente del Consiglio si esprime con un: ci vorrebbe due-tre anni di sospensione di questo gioco, interrogativo. Dopo il vertice italo-polacco Mario Monti, come ex commissario europeo dice che è inammissibile che i soldi pubblici vengano usati per ripianare i bilanci delle società sportive. Invita quindi ad un momento di riflessione. È un messaggio pessimistico, quello del presidente Monti. La reazione di Zamparini, presidente del Palermo, alla dichiarazione molto forte di Mario Monti, è stata di scontro con il Governo, e quindi chiarisce che ogni anno le società sportive versano 800 milioni di euro allo Stato.

Maurizio Zamparini aggiunge che Monti dovrebbe pensare prima di parlare, è lui che ci sta massacrando. Cosa si otterrebbe con la chiusura dei campionati?

Ci voleva la visita del Papa ad Arezzo per destare Mario Monti da quel sonno catalettico che gli impediva di vedere cosa gli stava accadendo intorno. Assopito e distratto, fino a ora, ha continuato ad arrovellarsi il cervello per trovare il modo di ricavare ancora succo da limoni fin troppo spremuti, nel tentativo di sanare una situazione ereditata già incancrenita.

Ma ora il Premier apre gli occhi e, finalmente, si accorge che “Il presente dell’Italia è segnato da forti tensioni dovute alla crisi economica e alla crisi generata da rapide trasformazioni che generano disorientamento” e che “Con la crisi e la precarietà è inevitabile che cresca il disagio sociale, aumenti il malessere e ci siano segni a volte gravi d’incrinatura nella coesione sociale. Nessuno accetta volentieri i sacrifici e le restrizioni economiche, si tende a diffidare degli altri, l’insicurezza genera ripiegamento su se stessi, frustrazione, aggressività”.

Che cosa ha avuto su Monti l’effetto di un caffè doppio? E’ stata la visita del Papa nel capoluogo aretino a fare questo “miracolo ad Arezzo”, oppure, molto più realisticamente, anche a Palazzo Chigi si sono sentiti i boati della nuova ondata di violenza sociale che, anche se fa ricordare i periodi più bui degli anni ’70, per alcuni versi è peggiore. Come ignorare, infatti, che in pochissimo tempo dalla rivolta individuale passata attraverso i suicidi di piccoli imprenditori e semplici contribuenti strozzati dalle cartelle di Equitalia, siamo già a forme di ribellione violenta. Torna la parola “gambizzato”, tornano le maxi scorte, torna il terrore. E questa volta la rivolta non è contro il “regime”, ma contro “gabelle e i gabellieri”. Corsi e ricorsi storici: 2012 come il 1647, altro che 1970! Solo che oggi non c’è un Masaniello che raduna i popolani per bruciare i banchi del dazio a Piazza del Mercato.

Per Mario Monti si può uscire da questa situazione solo se si recupera la fiducia nel nostro Paese: “Se continuiamo a guardarci con reciproco sospetto, si alimenta la paura e s’indeboliscono le nostre forze. Non dobbiamo arrenderci, ma reagire insieme”. Facile a dirsi, più difficile a farsi. Difficile reagire se non si hanno le energie per farlo. Difficile avere fiducia se non si ha un lavoro e nessuna prospettiva. Difficile essere ottimisti quando ti viene negato tutto, anche il futuro.