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Eni: Descalzi, da Egitto impatto positivo su dividendoSe tutto sarà confermato, il colosso Eni potrà vantare una delle scoperte in tema di giacimenti più importanti di tutti gli ultimi anni. Un giacimento di gas è stato infatti individuato nell’offshore del Mar Mediterraneo, nei pressi dell’area denominata Zohr, la quale avrebbe un potenziale di risorse pari a 850 miliardi di metri cubi di gas, equivalenti a circa 5,5 miliardi di barili e un’estensione geografica di ben 100 chilometri quadrati.

Si tratta di un ‘successo esplorativo’, che potrebbe risolvere la richiesta di gas naturale in terra egiziana per decenni e che vedrebbe affidare il ricavato dell’estrazione e della diffusione ad Eni. Il pozzo si trova in territorio egiziano, è dislocato a circa 1.500 metri sotto il livello del mare e si trova, esattamente, nel blocco di Shorouk, dove l’estrazione da parte dell’Eni è stata siglata con un accordo datato 2014 fra il ministero del petrolio egiziano e la Egyptian Natural Gas Holding Company (Egas) a seguito di una gara internazionale.

L’amministratore del gruppo Eni Descalzi ha quindi fatto visita alle autorità egiziane per metterle al corrente sulla scoperta, la quale si propone non solo positiva per il fabbisogno energetico del paese, ma anche strategica per il lavoro di Eni, società che da sempre lavora in territorio egiziano con buoni risultati. Il pozzo, così ricco e ben dislocato, è sintomatico della lunga ricerca che Eni compie nel territorio internazionale, ma mostra anche quanto l’esperienza acquisita in decenni di lavoro sia utile per comprendere quali sono le fonti mature di energia e quindi per individuarle in paesi del bacino del mediterraneo, a detta degli esperti ‘maturo’ e pronto ad offrire grandi risorse di gas naturali nel sottosuolo dei suoi mari.

rubrica-aziendaleFinalmente gli utenti scontenti dei prezzi e dalla scarsa qualità dei servizi, imparano a liberarsi di quei fornitori che fanno sprecare denaro e tempo, con i servizi che ci vendono. Nel 2013 ben il 63% degli italiani ha cambiato almeno uno dei suoi fornitori.

Tutto è entrato in discussione,  le utenze domestiche,gas e luce, la telefonia fissa e mobile, Internet, servizi bancari, i voli. la Tv a pagamento, le assicurazioni, infatti si parla ormai di una “switching economy”( un’economia legata al cambio del fornitore) e l’Italia è al terzo posto dopo la Germania e la Gran Bretagna.

Le cifre dal punto di vista aziendale sono considerevoli, nel nostro paese il mercato si aggira sui 150 miliardi di euro.

I consumatori hanno la possibilità attraverso il web di confrontare e valutare le tante offerte, e quindi di poter scegliere in base alla qualità dell’offerta e del prezzo, i nuovi consumatori italiani sono molto più attenti e informati e, se ritengono di aver ricevuto un servizio scarso o pensano che stanno sprecando soldi con un servizio troppo costoso e deludente sul piano dei risultati ,non ci pensano due volte a cambiare fornitore.

E’ un’altro segnale della maturità degli italiani contro gli sprechi, gli utenti insoddisfatti dei prezzi o della cattiva qualità di un servizio passano in blocco alla concorrenza, così risparmiano e costringono le aziende a essere più oneste e non barare.

Suicidio – Viene bocciato per la seconda volta consecutiva e decide di farla finita suicidandosi. E’ successo a Samarate, in provincia di Varese, dove un ragazzo rumeno di 18 anni è stato ritrovato nel sottotetto della casa dove viveva con i genitori. Un suicidio macabro quello dello studente, che per togliersi la vita ha usato del gas inalato da una cannuccia, dopo essersi stretto un sacchetto intorno al collo.

Suicidio per i brutti voti a scuola

Secondo quanto rivelato dalla famiglia, il giovane studente in passato non aveva mai manifestato alcun tipo di problema psichico. L’unico problema poteva riguardare i brutti voti a scuola, che potrebbero essere stati l’origini del folle gesto. I carabinieri, dopo aver analizzato il luogo in cui è stato ritrovato il ragazzo, hanno riconsegnato il corpo ai familiari per il funerale. Sul corpo del giovane ragazzo non verrà eseguita l’autopsia.

La famosa label Gas, che deve il suo successo in gran parte alla sua linea jeans, ha pensato ad un nuovo denim: il Gas Pop-Up Jeans che valorizza il lato B delle donne in maniera provocante.Il segreto di questo rivoluzionario modello di jeans è celato al suo interno: infatti sono presenti  due invisibili coppe anatomiche, di diverse dimensioni a seconda della taglia del jeans, in materiale anallergico inserite in due taschine interne posizionate proprio sopra i glutei in modo da proporre un effetto riempitivo che tende a valorizzare le rotondità dei glutei. Il trucco per un lato B da urlo è quindi offerto dal brand Gas dalle coppe segrete che hanno lo scopo di rendere le curve femminili più tonde e sinuose. Questa tecnologia è stata studiata su un modello cult del brand, il 5 tasche Sumatra: il leggins di jeans vellutato, realizzato in tela denim dalla vestibilità stretch. Il nuovo modello Gas Pop-Up Jeans  è realizzato in uno speciale materiale che si chiama E.V.A.; bisogna però fare attenzione quando si lava questo jeans: è necessario togliere le imbottiture dalle taschine interne e lavarle a mano.