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ABBASSO GLI SPRECHI, il 63% degli utenti cambia il fornitore

rubrica-aziendaleFinalmente gli utenti scontenti dei prezzi e dalla scarsa qualità dei servizi, imparano a liberarsi di quei fornitori che fanno sprecare denaro e tempo, con i servizi che ci vendono. Nel 2013 ben il 63% degli italiani ha cambiato almeno uno dei suoi fornitori.

Tutto è entrato in discussione,  le utenze domestiche,gas e luce, la telefonia fissa e mobile, Internet, servizi bancari, i voli. la Tv a pagamento, le assicurazioni, infatti si parla ormai di una “switching economy”( un’economia legata al cambio del fornitore) e l’Italia è al terzo posto dopo la Germania e la Gran Bretagna.

Le cifre dal punto di vista aziendale sono considerevoli, nel nostro paese il mercato si aggira sui 150 miliardi di euro.

I consumatori hanno la possibilità attraverso il web di confrontare e valutare le tante offerte, e quindi di poter scegliere in base alla qualità dell’offerta e del prezzo, i nuovi consumatori italiani sono molto più attenti e informati e, se ritengono di aver ricevuto un servizio scarso o pensano che stanno sprecando soldi con un servizio troppo costoso e deludente sul piano dei risultati ,non ci pensano due volte a cambiare fornitore.

E’ un’altro segnale della maturità degli italiani contro gli sprechi, gli utenti insoddisfatti dei prezzi o della cattiva qualità di un servizio passano in blocco alla concorrenza, così risparmiano e costringono le aziende a essere più oneste e non barare.