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GOSSIP/ Pippo Inzaghi e Alessia Ventura di nuovo insieme? – Come sappiamo l’Isola di Formentera è teatro di amori, litigi e ovviamente non mancano quelli tra i ritorni di fiamma dei personaggi Vip.

Questa volta a essere paparazzati sono stati Alessia Ventura e Pippo Inzaghi, che si erano evidentemente lasciati a causa di una terza persona, ma evidentemente l’amore tra i due è più forte di qualsiasi altra cosa.

La Ventura e Inzaghi sono stati paparazzati a Formentera dal settimanale Visto, infatti in questa foto li vediamo coinvolti in un bellissimo bacio sotto il sole.

Sarà questo un ritorno di fiamma tra i due?

 

 

BARI/ Gillet saluta il Bari e parte per il Bologna – Il grande capitano del Bari, Gillet, ha deciso di cambiare porta.

Il portiere numero 1 per tanti anni nella squadra del capoluogo pugliese, ha scelto di volare al Bologna, spiazzando cosi il Siena che aveva trovato un accordo con la presidenza del Bari.

Gillet prenderà dunque il posto di Viviano a Bologna, altro grande portiere italiano.

Sarà una mancanza grande per il Bari che in questi anni ha potuto contare su un grande “guardiano di pali”.

Chi sarà l’erede di Gillet a Bari? Chi indosserà ora la fascia di capitano?

Alcuni calciatori libici, vere e proprie star in patria, hanno raggiunto le montagne di Nafusa, nell’ovest del Paese, una zona completamente in mano ai ribelli. Da qui hanno lanciato un appello a Gheddafi: «Se ne vada. Ci lasci costruire una Libia libera».
Anche il calcio, vero punto di riferimento anche in Libia, prende quindi le distanze dal Rais, con una mossa propagandistica destinata ad avere un effetto dirompente.
Di questo gruppo di calciatori famosi, diciassette fanno parte della nazionale, come il portiere Juma Gtat , a cui si unisce anche l’allenatore più seguito di Tripoli, Abdel bin Issa del al-Ahly.

Juma Gtat e bin Issa hanno comunicato alla BBC le intenzioni e le posizioni dei calciatori: «Dico al colonnello Gheddafi di lasciarci in pace e permetterci di costruire una Libia libera» ha dichiarato Gtat, «anzi – ha aggiunto rincarando molto la dose – spero tutto sommato che lasci proprio questa vita del tutto». Il portiere ha inoltre aggiunto che Gheddafi, da quando è salito al potere, 42 anni fa, non ha realizzato nulla di concreto, nè una rete di infrastrutture, nè un sistema sanitario degno di un paese moderno.
Il gesto compiuto dal tecnico bin Issa ha anche avuto un sapore liberatorio, considerato che per molti anni la sua squadra, i cosiddetti “Verdi”, colore che, per uno strano scherzo del destino, è il colore simbolo del regime, ha sempre dovuto cedere il passo all’altro club di Tripoli, i “Rossi” di proprietà della famiglia di Gheddafi. Il confronto fra queste due squadre ha sempre suscitato un grande entusiasmo, tipico di ogni derby, ma oggi bin Issa spera di vincere un’altra ben più importante partita:
«Spero un giorno di svegliarmi e di scoprire che Gheddafi non c’è più”,  ha aggiunto Bin Issa. «Ho fatto questa scelta perché spero che la Libia possa diventare unita e libera»

Bari in vendita Garzelli cerca nuovo Presidente Matarrese dimesso – Il Bari è in cerca di un nuovo Presidente.

Dopo ventotto anni Vincenzo Matarrese ha lasciato la presidenza del Club biancorosso. Ora l’amministratore unico del Bari, Claudio Garzelli è in cerca di un nuovo presidente per la squadra che affronterà quest’anno la Serie B.

Claudio Garzelli 61enne originario di Livorno, ha dichiarato “Una bella responsabilità. Mi attende un impegno gravoso, ma al tempo stesso stimolante. Una cosa è certa: comincia l’anno zero per il Bari. Dobbiamo massimizzare tutte le risorse, per avviare un nuovo percorso. Con l’auspicio che presto qualcuno intenda rilanciare una piazza calcistica così importante come Bari. Il presidente Matarrese? E’ un vecchio leone che si è tirato indietro con grande dignità ed affetto per la società ed il colori biancorossi”.

A quanto pare Garzelli ha tutta la volontà di far crescere questa squadra e farla ritornare ad affrontare la Serie A.

Chi sarà il nuovo Presidente? Garzelli è alla ricerca di interlocutori che possano acquistare tutto o anche parte del pacchetto azionario dell’A.S. Bari.

 

 

 

 

La Nazionale di Prandelli venerdì scorso ha vinto facilmente contro l’Estonia, con un punteggio rotondo, 3 a 0, contro un avversario nel complesso inconsistente, ma che avrebbe potuto riservare delle sorprese. Ha vinto puntando sulla qualità, con una coppia d’attacco, Pepito Rossi e Cassano, leggera ma creativa, che ha divertito il pubblico di Modena.
L’Italia si avvicina così, con sicurezza, all’obbiettivo della qualificazione ai prossimi Europei, giocando in modo propositivo e mostrando incoraggianti progressi. Una bella soddisfazione, davvero.
E qui finisce, ahimè, l’analisi del calcio giocato.
Ben altra partita si sta infatti giocando sul versante del nuovo scandalo delle scommesse. I fatti che gli organi inquirenti stanno portando alla luce potrebbero mettere a serio rischio la promozione dell’Atalanta in serie A, ma gettano ombre oscure anche su alcune partite della massima serie.

Molto critica è stata definita la posizione della squadra bergamasca, a causa del coinvolgimento del trequartista Cristiano Doni.

Secondo l’accusa, il capitano dell’Atalanta sarebbe stato contattato dall’ex calciatore Parlato, tramite il calciatore Gervasoni, per condizionare il risultato dell’incontro Atalanta-Piacenza, mentre Buffone, direttore sportivo del Ravenna calcio, avrebbe cercato di entrare in contatto con Doni, grazie all’intermediazione di Nicola Santoni, allo scopo di manipolare il risultato della partita Ascoli-Atalanta. Insomma, un intreccio micidiale che dal punto di vista del direttore sportivo del Ravenna avrebbe anche un giustificazione, diciamo così, nobile: difendere la squadra dal tracollo finanziario. Il Ravenna, infatti, sarebbe stato più volte sul punto di affogare nei debiti e Buffone si sarebbe deciso a scommettere per il bene della squadra.

Intreccio micidiale, dicevo, che nasconde molto probabilmente una sorta di supercupola. Gli inquirenti parlano infatti sempre più spesso dell’esistenza di un “gruppo di Bologna”, un gruppo di scommettitori molto vicini all’ambiente del calcio, che avrebbero favorito la corruzione scommettendo sulle partite “taroccate”. All’interno di questo gruppo ci sarebbe Beppe Signori, il cui nome non compare mai esplicitamente nelle intercettazioni, ma che viene sempre indicato con pseudonimi di vario tipo, come “Beppe nazionale” o “colui che ha segnato 200 goal in serie A”. Signori, pur essendo grande esperto di calcio, avrebbe spesso scommesso sulle partite truccate, che a volte, tuttavia, avrebbero riservato amare sorprese; per questo si sarebbe trovato a perdere cifre colossali, quantificabili in centinaia di migliaia di euro, cosa che lo avrebbe spinto a perseverare nel “vizietto”.

Si tratta di un bel pasticcio, di cui il nostro calcio avrebbe potuto veramente fare a meno. In ogni caso, a giudizio di Oliviero Beha, questo nuovo scandalo non deve sorprendere nessuno. In un sistema, infatti, in cui conta solo il denaro, nelle serie minori i calciatori che non riescono a percepire uno stipendo si arrangiano con le scommesse, senza vergogna e senza che la Lega prenda provvedimenti seri. A giudizio del giornalista questo nuovo pasticcio non è altro che un’altra faccia di quel prisma malato che, per molti aspetti, è diventata l’Italia.

E chi può dargli torto?

 

L’eco del più recente scandalo di “Calciopoli” di Moggi & co. non si è ancora esaurito ed ecco esplodere un nuovo caso nel mondo del calcio. Questa volta la colossale truffa si sarebbe svolta in modo veramente fantasioso, con modalità che ricordano i migliori film di spionaggio.

Tutto è emerso in occasione dell’incontro Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010. Al termine della partita cinque giocatori accusarono malesseri e la società decise di far eseguire delle analisi al Policlinico San Matteo di Pavia, da cui si appurò che nelle urine dei calciatori erano rilevabili tracce di Lormetazepam, un benzodiazepinico utilizzato, di norma, per la cura dell’ansia e dei disturbi del sonno. Da qui furono avviate delle indagini, da cui emersero in modo molto chiaro la costante propensione del portiere della Cremonese Paoloni a fare scommesse, con l’intermediazione di altri colleghi, e la sua diretta responsabilità nell’”avvelenamento” dei colleghi.

Uno dei sicuri responsabili dello scandalo è sicuramente Paoloni, ma sono coinvolti nella vicenda nomi grandi del calcio, primo fra tutti lo storico calciatore della Lazio, del Bologna e della Nazionale Beppe Signori, il calciatore dell’Atalanta Cristiano Doni e l’ex calciatore del Siena e ora co-conduttore del noto programma “Quelli che il calcio…” Stefano Bettarini, non nuovo ad inchieste di questo genere.

Dalle intercettazioni utilizzate nell’inchiesta partita da Cremona è emerso che esistevano giocatori fissi su cui venivano effettuate le puntate, organizzate sulla base di una precisa tariffa, con le partite di serie B pagate a 120 e quelle di A la pagate 60. Non sempre tutto funzionava a dovere, soprattutto nelle partite di serie A. Paoloni, infatti, in occasione dell’incontro Inter-Lecce, invitò a puntare sul Lecce, ma alla fine l’incontro si concluse con il punteggio di 1 rete a 0 a favore dell’Inter e Paoloni si trovò in un mare di guai. Più frequentemente, però, la macchinazione andava a buon fine e riusciva a garantire un rendimento sicuro di decine di migliaia di euro ad incontro.

Tale scandalo ora getta un’ombra minacciosa su tutti i campionati, non solo quello di serie A, ma soprattutto su quello di serie B e sulla stessa promozione nella massima serie di Siena e Atalanta. Anche Ascoli è sotto choc, per le partite contro il Livorno e la stessa Atalanta, probabilmente falsate nel risultato finale dalla truffa, ma il capo della Squadra Mobile della città ritiene la società del tutto estranea alla vicenda.

Dietro questo nuovo scandalo si cela quindi un “affare” dal rendimento di 4 milioni di euro, che, per le modalità di realizzazione e per l’intreccio, ha stupito persino l’imputato eccellente di Calciopoli, Luciano Moggi. In un’intervista ha infatti dichiarato: “Fino ai sonniferi non ero arrivato nemmeno io. Non ci credo!” e non ha rinunciato a parlare del processo che lo vede coinvolto, definendolo un procedimento giudiziario basato sulle chiacchiere e promettendo di scoprire molto presto le proprie carte. “Ci sono squadre che si sono vendute i punti di Coppa dei Campioni in cambio di giocatori”, ha dichiarato l’ex dirigente della Juventus, e promette di presentare presto le prove.

Per il momento i nomi sicuramente coinvolti nella nuova grande truffa sono  Beppe Signori, che è agli arresti domiciliari e che si è limitato a dichiarare: “Abbiate pietà!”, Vittorio Micolucci, Vincenzo Sommese e Cristiano Doni, ma la questione promette di potersi allargare a macchia d’olio. Vedremo…

Unica nota divertente in questa imbarazzante vicenda è la battuta di Gene Gnocchi, che apre il suo articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport di oggi. Beppe Signori, si legge nell’articolo, si sente tranquillo sul suo rinvio a giudizio: lo dà a 3,40.

Meglio sorridere un po’…

 

FINALE CHAMPIONS LEAGUE 2011/ PROBABILI FORMAZIONI BARCELLONA MANCHESTER – Questa sera presso lo stadio di Wembley si terrà la finale di Champions League tra Barcellona e Manchester United.

Le due squadre più forti d’Europa, Barcellona e Manchester, si sfideranno dunque in una partita che a mio avviso sarà divertente da guardare.

Da un lato infatti troviamo la fantasia del Barcellona e dall’altro troviamo la fisicità del Manchester United.

La partita sarà trasmessa oltre che su Sky, anche su Mediaset Premium e su Rai 1.

Sul canale della pay tv satellitare è possibile vederla su Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 1 HD oltre che in 3D su Sky Sport 3D.

Il telecronista di questa sera sarà Massimo Marianella affiancato dal tecnico di Massimo Mauro, mentre per chi deciderà di vedere la partita in 3D ci sarà la telecronaca di Riccardo Trevisani e il commento tecnico di Beppe Bergomi.

Vediamo un pò le ultime novità riguardanti le formazioni di Barcellona – Manchester United:

Barcellona: Valdes; Dani Alves, Piquè, Pujol, Adriano; Xavi, Iniesta, Busquets; Pedro, Messi, Villa. All: Guardiola
Manchester United: Van der Sar; Evra, Vidic, Ferdinand, Evans; Scholes, Valencia, Giggs, Nani; Rooney, Berbatov. All: Ferguson

Finisce così quello che per la as Bari è stato un anno da dimenticare.

Deludente sia per l’aspetto tecnico che nei risultati raccolti durante la stagione; finita appunto, nonostante l’ultima giornata ancora da disputarsi, perchè per i tifosi della squadra della nostra città il derby è la giornata più significativa del campionato. Disputato nella penultima giornata, rappresenta un momento di tale patriottismo che nei casi peggiori, come il 15 maggio scorso, comporta la dimenticanza dell’essere persone civili. E’ bastato un risultato negativo (che ha permesso ai rivali di sempre la salvezza e la permanenza nella serie massima), a far scatenare nei tifosi biancorossi un profondo senso di invidia, umiliazione e rabbia nei confronti degli avversari.