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Nuovo scandalo nel mondo del calcio: falsato il campionato di serie B?

L’eco del più recente scandalo di “Calciopoli” di Moggi & co. non si è ancora esaurito ed ecco esplodere un nuovo caso nel mondo del calcio. Questa volta la colossale truffa si sarebbe svolta in modo veramente fantasioso, con modalità che ricordano i migliori film di spionaggio.

Tutto è emerso in occasione dell’incontro Cremonese-Paganese del 14 novembre 2010. Al termine della partita cinque giocatori accusarono malesseri e la società decise di far eseguire delle analisi al Policlinico San Matteo di Pavia, da cui si appurò che nelle urine dei calciatori erano rilevabili tracce di Lormetazepam, un benzodiazepinico utilizzato, di norma, per la cura dell’ansia e dei disturbi del sonno. Da qui furono avviate delle indagini, da cui emersero in modo molto chiaro la costante propensione del portiere della Cremonese Paoloni a fare scommesse, con l’intermediazione di altri colleghi, e la sua diretta responsabilità nell’”avvelenamento” dei colleghi.

Uno dei sicuri responsabili dello scandalo è sicuramente Paoloni, ma sono coinvolti nella vicenda nomi grandi del calcio, primo fra tutti lo storico calciatore della Lazio, del Bologna e della Nazionale Beppe Signori, il calciatore dell’Atalanta Cristiano Doni e l’ex calciatore del Siena e ora co-conduttore del noto programma “Quelli che il calcio…” Stefano Bettarini, non nuovo ad inchieste di questo genere.

Dalle intercettazioni utilizzate nell’inchiesta partita da Cremona è emerso che esistevano giocatori fissi su cui venivano effettuate le puntate, organizzate sulla base di una precisa tariffa, con le partite di serie B pagate a 120 e quelle di A la pagate 60. Non sempre tutto funzionava a dovere, soprattutto nelle partite di serie A. Paoloni, infatti, in occasione dell’incontro Inter-Lecce, invitò a puntare sul Lecce, ma alla fine l’incontro si concluse con il punteggio di 1 rete a 0 a favore dell’Inter e Paoloni si trovò in un mare di guai. Più frequentemente, però, la macchinazione andava a buon fine e riusciva a garantire un rendimento sicuro di decine di migliaia di euro ad incontro.

Tale scandalo ora getta un’ombra minacciosa su tutti i campionati, non solo quello di serie A, ma soprattutto su quello di serie B e sulla stessa promozione nella massima serie di Siena e Atalanta. Anche Ascoli è sotto choc, per le partite contro il Livorno e la stessa Atalanta, probabilmente falsate nel risultato finale dalla truffa, ma il capo della Squadra Mobile della città ritiene la società del tutto estranea alla vicenda.

Dietro questo nuovo scandalo si cela quindi un “affare” dal rendimento di 4 milioni di euro, che, per le modalità di realizzazione e per l’intreccio, ha stupito persino l’imputato eccellente di Calciopoli, Luciano Moggi. In un’intervista ha infatti dichiarato: “Fino ai sonniferi non ero arrivato nemmeno io. Non ci credo!” e non ha rinunciato a parlare del processo che lo vede coinvolto, definendolo un procedimento giudiziario basato sulle chiacchiere e promettendo di scoprire molto presto le proprie carte. “Ci sono squadre che si sono vendute i punti di Coppa dei Campioni in cambio di giocatori”, ha dichiarato l’ex dirigente della Juventus, e promette di presentare presto le prove.

Per il momento i nomi sicuramente coinvolti nella nuova grande truffa sono  Beppe Signori, che è agli arresti domiciliari e che si è limitato a dichiarare: “Abbiate pietà!”, Vittorio Micolucci, Vincenzo Sommese e Cristiano Doni, ma la questione promette di potersi allargare a macchia d’olio. Vedremo…

Unica nota divertente in questa imbarazzante vicenda è la battuta di Gene Gnocchi, che apre il suo articolo pubblicato sulla Gazzetta dello Sport di oggi. Beppe Signori, si legge nell’articolo, si sente tranquillo sul suo rinvio a giudizio: lo dà a 3,40.

Meglio sorridere un po’…