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anonymous-buca-il-sito-della-poliziaIl verbo ‘to troll‘ significa canzonare, prendere in giro in modo scherzoso e anche deridere. Si tratta di un verbo colloquiale, che è stato impiegato dagli hacker internazionali di Anonymous per lanciare una campagna molto sui generis, che raggiungerà il suo zenith nella giornata dell’11 dicembre 2015. Conosciamo l’impegno dei pirati informatici dal punto di vista della lotta contro il terrorismo, che si basa sull’oscuramento dei portali e dei blog inneggianti alla jihad, ma anche sulla profilazione e sul successivo oscuramento dei profili social legati al reclutamento dei combattenti.

Anonymous ha scelto di affiancare al suo lavoro sul campo un’opera un po’ alternativa, che inneggia questa volta al divertimento e alla volontà di leggere il terrorismo sotto un punto di vista diverso. I pirati informatici hanno infatti invitato la popolazione mondiale a canzonare l’Is mediante l’invio di immagini, vignette, barzellette e chi più ne ha più metta da far circolare in rete. Si tratta di materiale che ha come scopo di deridere e di canzonare il movimento terroristico più temuto di sempre, di gettare ilarità su un’organizzazione che mira solo a far paura a chi non la pensa come i suoi fondatori, ma che nella realtà può essere sconfitta dal basso anche con strumenti di largo impiego.

Se pensiamo alla psicologia del terrore, possiamo comprendere che una cosa smette di farci paura nel momento esatto in cui essa ci fa ridere. Su questo presupposto si sono basati gli utenti di Anonymous, che qualche giorno fa hanno creato un test impiegando dei gattini vestiti da jihadisti, vestendoli con indumenti tipici e caricando le immagini con frasi a sfondo ironico. Il successo è stato galattico e dopo questo banco di prova Anonymous ha scelto di invitare l’intera popolazione a divertirsi e ad abbattere lo spettro della paura diffondendo immagini canzonatorie, ovvero invitando le persone all’Is Trolling Day. Ne vedremo delle belle.

anonymous-buca-il-sito-della-poliziaA poche ore dalla tragedia accaduta in Francia il 13 novembre Anonymous ha lanciato il suo comunicato contro il terrorismo internazionale. Il video è apparso nella serata di sabato, mostrando innanzitutto la volontà di fermare il sangue, le morti, la paura e il terrorismo che hanno attanagliato la Francia e il mondo intero nelle ultime ore. Il video ha quindi mostrato un cronista avatar che indossava la tipica maschera della serie V per Vendetta e il gruppo ha inizialmente salutato i cittadini del mondo, per quindi affermare il dolore e la solidarietà alle vittime e ai loro parenti.

Anonymous ha quindi affermato di essere sulle tracce dei gruppi terroristici responsabili degli attacchi e di non avere intenzione di fermarsi né tantomeno di dimenticare ciò che è accaduto, dimostrandosi deciso a compiere tutto ciò che è necessario per porre fine al loro operato. Si tratta di parole forti, che erano già state lanciate dopo il sanguinoso attacco alla sede parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo e che ora vengono sottolineate e ribadite alla luce nei nuovi terribili fatti di cronaca.

Anonymous ha quindi dichiarato la volontà del gruppo di neutralizzare la tirannia e l’oscurantismo, perché Anonymous è un gruppo, una legione, che non dimentica e non perdona. Si tratta di un video molto intenso, che come sempre è stato accompagnato dalle musiche marziali e dal simbolo dell’associazione, un mondo con al centro una figura con al posto della testa un punto di domanda.

Si tratta di un simbolo che identifica la ‘non personalità’ degli aderenti al gruppo, hacker che provengono da ogni parte del mondo e che agiscono nell’ombra per contrastare episodi di violenza, terrorismo e sopraffazione nell’universo intero. L’annuncio getta quindi speranza sulla possibilità di avere a disposizione un gruppo di persone decise, super preparate e convinte, che possono contrastare i terroristi con le vie informatiche, forse le meno conosciute ed eclatanti, ma nella pratica le più importanti a livello comunicativo e strategico.

ali condanna a morteAnonymous, collettivo di hacker internazionale, si è scagliato contro la scelta del governo saudita di condannare a morte il giovane Ali Mohammed al-Nimr, colpevole secondo lo Stato di aver partecipato alle manifestazioni della primavera araba e di aver incitato gli amici e i conoscenti a partecipare alla rivolta mediante l’impiego di messaggi di testo. Il giovane, al tempo dei fatti sedicenne, è stato condannato alla pena di morte per crocifissione e al taglio della testa, un rituale particolarmente cruento che in questi giorni sta tenendo col fiato sospeso milioni di persone in tutto il mondo.

Il collettivo Anonymous ha quindi scelto di intervenire, e nel fine settimana passato ha dato il via ad una serie di attacchi hacker ai siti del governo saudita. La promessa è chiara, perché Anonymous ha dichiarato che non si fermerà fino a che non sarà ritirata la condanna a morte del giovane saudita e ha minacciato di colpire le infrastrutture del paese attraverso attacchi informatici di grande portata.

La condanna a morte del giovane Ali aveva già mosso molte persone, con la petizione su Avaaz intrapresa da un italiano e la richiesta da parte del governo di Cameron di bloccare questa inaudita barbarie. Anche Anonymous ha scelto di unirsi alla battaglia, pubblicando due video, uno in data 22 settembre e uno in data 26, nei quali afferma che migliaia di persone muoiono ogni anno per mano del governo saudita e per questo motivo esso sarà punito. ‘Noi non perdoniamo, noi non dimentichiamo, aspettateci’ è la chiusura del collettivo, che promette un attacco in grande stile se la notizia dell’avvenuta decapitazione sarà confermata. Il collettivo di hacker si prepara quindi a colpire una serie di obiettivi prefissati, dopo aver attaccato ben venti siti governativi e aver oscurato momentaneamente la Banca dello Sviluppo del paese, un piccolo assaggio di ciò che potrebbe accadere se l’esecuzione del giovane Ali si tramutasse in realtà.

Anonymous – Nuovo attacco hacker compiuto e portato a termine da Anonymous. Questa volta ad essere colpito è stato il sistema informatico del Ministero dell’Interno. Secondo quanto emerge dalle prime notizie, il gruppo di hacker è riuscito a sottrarre al Viminale almeno 600MB di dati, ovvero file e documenti privati che non sarebbero dovuti mai venire allo scoperto.

Attacco hacker – la rivendicazione di Anonymous

Il tutto è accaduto a pochi giorni di distanza dall’arresto e la denuncia da parte di alcune persone ritenute vicine e legate al gruppo Anonymous. Gli hacker insomma si sono vendicati per l’arresto, rivendicando l’attacco sul blog ufficiale: “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria: siamo ancora qui, più infuriati che mai. Per dimostrarvi che non siete inviolabili. Per vendicare i fratelli caduti nelle mani del vostro deplorevole apparato repressivo”.

anonymousAttacco Hacker – La procura di Roma ha spiegato i 4 arresti degli scorsi giorni aprendo un fascicolo. Stiamo ovviamente parlando dell’attacco hacker che ha causato il blocco del sito del Tribunale di Roma negli scorsi giorni, attacco che è poi stato rivendicato da Anonymous, gruppo di attivisti che da anni terrorizza il mondo con i suoi attacchi.

Anonymous – indaga la polizia postale

La procura di Roma ha aperto così un fascicolo. Il procuratore aggiungo Giancarlo Capaldo, una volta ricevuta la denuncia, ha dato l’incarico alla polizia postale di Roma di effettuare tutti gli accertamenti del caso per risalire ai colpevoli. Oltre agli atti della denuncia, è stata allegata al fascicolo anche la rivendicazione di Anonymous.

anonymous-minaccia-zyngaAnonymous ha minacciato la compagnia di social game, Zynga, che sta per lanciare un altro game, CityVille2. La compagnia è stata fondata da Mark Pincus ha i conti in rosso, ed i suoi titoli in borsa sono in ribasso. Le perdite ammontano a circa 52 milioni.Intanto Anonymous, il gruppo di hacktivist ha lanciato un ultimatum, con un nome in codice #OP MaZynga, contro il licenziamento di 800 dipendenti e contro lo spostamento di chi si occupa dei gochi in India.
Il terzo trimestre del 2012 per Zynga ha mostrato 52,7 milioni di dollari di perdita e la Zynga anche in borsa continua a perdere valore delle proprie azioni, circa il 75%.

 

anonymous-buca-il-sito-della-poliziaIl gruppo di attivisti Anonymous sono penetrati nel sito della Polizia di Stato, ed hanno reso pubblici i documenti riservati relativi alle manifestazioni No Tav. Anche materiale interno, come mail e circolari, sono state rese pubbliche, manuali per i funzionari di polizia e lettere tutto quello relativo al Movimento No Tav. Gli attivisti di Anonymous hanno agito questa notte. Il motivo è rendere pubblico lo scadente livello di sicurezza dei sistemi, nei quali essi stessi sono riusciti a penetrare. L’altro motivo dell’azione svolta, da parte degli hackers, è quella di una maggiore trasparenza da parte della Polizia. Gli anonimi puntano l’attenzione con il comportamento repressivo nei confronti del movimento No Tav.

Rivendichiamo, aggiunge Anonymous l’introduzione del reato di tortura per evitare carneficine, come già avvenute in passato; rivendichiamo la telesorveglianza dove la Polizia svolge il proprio lavoro, per prevenire abusi.  Questo uno stralcio del comunicato.