Home LifeStyle Cultura

Mirtilli a colazione di Mitchell Moore Meg

Mirtilli a colazione, edito da Garzanti, è il primo romanzo della sorprendente scrittrice statunitense  Mitchell Moore Meg che nel suo debutto letterario riesce a raccontare con leggerezza ed accortezza le difficoltà e le piccole gioie quotidiane di una famiglia riuscendo anche a scavare in profondità all’interno dei rapporti tra genitori e figli. La storia è ambientata in Burlington, Vermont, Ginny e William, genitori di tre figli ormai adulti, pensano di non doversi occupare più di loro. I loro figli sono andati a vivere da soli, lasciando i due genitori liberi di pensare tranquillamente e liberamente al loro futuro insieme, sperando in una vecchiaia all’insegna del relax, del giardinaggio, chiacchiere al sole e tanta pace. Ma la realtà improvvisamente si scontra con i loro progetti: Ginny e William si ritrovano presto a dover rivedere il loro piano per il futuro: è bastato un solo, breve weekend perché la casa fosse improvvisamente invasa da tutti i figli, diventando ospiti a tempo indeterminato.

 

La prima a far ritorno a casa dei genitori è Lillian, in fuga da un marito che continua a tradirla, ma Lillian non è da sola, insieme a lei ci sono i suoi figli: una bambina di tre anni ed il neonato Philip. Poi, è la volta di Stephen e di sua moglie che aspetta un bambino ed è costretta all’immobilità perché la sua gravidanza è a rischio. Infine Rachel, la figlia minore, che ha perso il lavoro e non può più permettersi l’affitto nel pieno centro di Manhattan. Ginny e William sono costretti ad affrontare una faticosa estate, invasi da macchie di marmellata, pannolini, briciole di pane, giocattoli sparsi per terra, piatti rotti, urla selvagge, ma anche le carezze tenere delle dita paffute di un nipotino, devono imparare a conoscere di nuovo i figli e i loro problemi, ormai molto più complessi di una caduta dalla bicicletta e di un ginocchio sbucciato. Perché non si smette mai di essere genitori.