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Cassano-Conte: ostilità senza fine

Senza sosta l’asse Milano-Torino si fa sempre più bollente.

A tenere banco è il botta e risposta tra l’attaccante dell’Inter Antonio Cassano e l’allenatore della Juventus Antonio Conte. Una diatriba che va avanti da settimane.

Tutto ha inizio con le parole piccanti usate dal numero 99 nerazzurro per giustificare, durante un intervista, il suo rifiuto  alla Vecchia Signora : “Mi hanno cercato tre volte, ma io non voglio andarci perché loro vogliono dei soldatini che vanno diritto, ed io invece voglio girare a destra o a sinistra, uscire dai binari se ne ho voglia”. Soldatinila parola ad aver scatenato l’ira dei tifosi, dei giocatori bianconeri e dell’allenatore. I quali poco o per niente hanno gradito queste sue affermazioni. Repentine le risposte della Juventus le prima arrivate da Leonardo Bonucci, il quale sul suo profilo Twitter replica cosi: PIU’ CHE SOLDATINI….PROFESSIONISTI!!!
Da li sembra essersi aperto il Vaso di Pandora e le polemiche divenute sempre più insistenti fino ad arrivare a ieri (giorno in cui, inoltre, sono state rese note le motivazioni delle condanne si Conte e Alessio per le vicende legata al calcio-scommesse) quando Cassano entra in tackle scivolato sul tecnico bianconero; l’affondo è di quelli pesanti: “Quaquaraquà non sono io, ma lui che è stato squalificato per omessa denuncia. Ho fatto tante cassante nella mia carriera e per questo sono stato squalificato. Se lui viene a parlare di moralità a me è finito il mondo. Lui che, lo ripeto, è stato squalificato per omessa denuncia“.
Ennesima caduta di stile da parte del barese, il quale ha perso una buona occasione per tacere!

A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio.” (Oscar Wilde)