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polonia_675La Polonia cambia faccia, e si prepara a dire addio agli otto anni del governo liberal di Platforma, durante i quali il paese è cresciuto del 50% e ha saputo tenere testa alle richieste di ‘conti in ordine’ dell’Europa. Le elezioni politiche che si sono svolte questo fine settimana hanno infatti decretato la schiacciante vittoria dei nazionalconservatori di Prawo i Sprawiedliwosc, spalleggiati da PiS, e dal controverso Diritto e Giustizia, il partito il cui leader storico Jaroslaw Kaczynski è visto come una delle figure più euroscettiche di tutto il panorama politico europeo.

Il partito potrà governare da solo, in quanto ha ottenuto più della metà dei seggi della Dieta polacca e nessuna forza di sinistra è riuscita ad affacciarsi al nuovo Parlamento. La scelta polacca è stata quindi univoca e ha dimostrato la ‘stanchezza’ ideologica registrata negli ultimi mesi nel popolo. Secondo l’esponente del PiS, la Polonia desidera infatti un’Europa che funzioni a dovere e una Germania che sia in grado di ammettere i propri errori e di non proporsi come regina incontrastata delle forze europee, perché in realtà potrebbe non esserlo affatto.

Queste le parole dei leader freschi di vittoria, che hanno quindi ribadito la loro posizione euroscettica. La Polonia non fa parte attualmente dell’Eurozona, ma per vastità del territorio e peso economico si propone come uno degli Stati più strategici e influenti dell’est Europa. Il timore di Bruxelles e della stessa Bce è quindi alle stelle, perché l’avvento di un governo euroscettico non può avvicinare la forza polacca alle decisioni europee e sposta l’ago della bilancia verso un nazionalismo più radicato rispetto al passato.

In patria le elezioni hanno decisamente dimostrato il volere dei più, ma fra le righe dei quotidiani locali si legge una certa perplessità nei confronti delle classi dirigenti. La Polonia si sta infatti interrogando se le elezioni seguiranno un cambiamento generazionale di grande portata, con l’avvento di facce nuove e moderate come la futura premier Beata Szydlo o il presidente Andrzej Duda, e si chiedono se Jaroslaw Kaczynski sarà ancora il punto di riferimento intoccabile dal quale tutta la politica polacca dovrà ‘passare’ per vivere il suo corso attuale.

Sono state rese note le liste dei convocati delle squadre del Gruppo A della prima fase di Euro2012, che appare come il più debole anche se ci sono la Polonia padrona di casa, la Russia semifinalista quattro anni fa, la Grecia campione d’Europa nel 2004 e la Repubblica Ceca semifinalista otto anni fa.

La Polonia sacrifica tre giocatori, che hanno fatto parte del gruppo dei pre-convocati che ha svolto la preparazione a Lienz (Austria): uno di questi è il difensore del Torino Glik. La squadra polacca deve rinunciare anche al secondo portiere Fabianski, riserva di Szczesny anche all’Arsenal, e promuove il 19enne centrocampista del Legia Varsavia Wolski, già nel mirino del Borussia Dortmund bicampione di Germania, in cui militano i tre giocatori chiave di una delle squadre ospitanti: il difensore Piszczek, il centrocampista Blaszczykowski e l’attaccante Lewandowski.

Il c.t. Franciszek Smuda ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Szczesny (Arsenal), 12 Sandomierski (Genk), 22 Tyton (Psv Eindhoven).

DIFENSORI: 2 Boenisch (Werder Brema), 3 Wojtkowiak (Monaco 1860), 4 Kaminski (Lech Poznan), 13 Wasilewski (Anderlecht), 14 Wawrzyniak (Legia Varsavia), 15 Perquis (Sochaux), 20 Piszczek (Borussia Dortmund).

CENTROCAMPISTI: 5 Dudka (Auxerre), 6 Matuszczyk (Fortuna Dusseldorf), 7 Polanski (Mainz 05), 8 Rybus (Terek Grozny), 10 Obraniak (Bordeaux), 11 Murawski (Lech Poznan), 16 Blaszczykowski (Borussia Dortmund), 18 Mierzejewski (Trabzonspor), 19 Wolski (Legia Varsavia).

ATTACCANTI: 9 Lewandowski (Borussia Dortmund), 17 Sobiech (Hannover 96), 21 Grosicki (Sivasspor), 23 Brozek (Celtic Glasgow).

La Russia è la grande favorita del gruppo, ma ha un dubbio: chi gioca in attacco? Il c.t. Dick Advocaat, che lascerà la panchina russa alla fine della manifestazione per tornare al Psv Eindhoven, ha convocato 4 attaccanti di alto livello: il duo dello Zenit bicampione di Russia Arshavin-Kerzhakov, Pavlyuchenko e Pogrebnyak.

Advocaat ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Akinfeev (Cska Mosca), 13 Shunin (Dinamo Mosca), 16 Malafeev (Zenit San Pietroburgo).

DIFENSORI: 2 Anyukov (Zenit San Pietroburgo), 3 Sharonov (Rubin Kazan), 4 Ignashevich (Cska Mosca), 5 Zhirkov (Anzhi Makhchkala), 12 Alexei Berezutski (Cska Mosca), 19 Granat (Dinamo Mosca), 21 Nababkin (Cska Mosca).

CENTROCAMPISTI: 6 Shirokov (Zenit San Pietroburgo), 7 Denisov (Zenit San Pietroburgo), 8 Ziryanov (Zenit San Pietroburgo), 9 Izmailov (Sporting Lisbona), 15 Kombarov (Spartak Mosca), 17 Dzagoev (Cska Mosca), 18 Kokorin (Dinamo Mosca), 22 Glushakov (Lokomotiv Mosca), 23 Semshov (Dinamo Mosca).

ATTACCANTI: 10 Arshavin (Zenit San Pietroburgo), 11 Kerzhakov (Zenit San Pietroburgo), 14 Pavlyuchenko (Tottenham), 20 Pogrebnyak (Stoccarda).

Nella Grecia, alla terza partecipazione consecutiva alla fase finale, ci sono vecchie e recenti conoscenze del nostro campionato: il portiere del Palermo Tzorvas, l’ex difensore di Genoa e Milan Papastathopoulos (ora al Werder Brema) e l’ex centrocampista dell’Inter Karagounis (ora al Panathinaikos), presente nel trionfo di otto anni fa in Portogallo.

Il c.t. Fernando Santos ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Chalkias (Paok Salonicco), 12 Tzorvas (Palermo), 13 Sifakis (Aris Salonicco).

DIFENSORI: 2 Maniatis (Olympiacos), 3 Tzavellas (Monaco), 4 Malezas (Paok Salonicco), 5 Kyriakos Papadopoulos (Schalke 04), 8 Avraam Papadopoulos (Olympiacos), 15 Torosidis (Olympiacos), 18 Ninis (Panathinaikos), 19 Papastathopoulos (Werder Brema), 20 Holebas (Olympiacos).

CENTROCAMPISTI: 6 Makos (Aek Atene), 9 Liberopoulos (Aek Atene), 10 Karagounis (Panathinaikos), 16 Fotakis (Paok Salonicco), 21 Katsouranis (Panathinaikos), 22 Fortounis (Kaiserslautern), 23 Fetfatzidis (Olympiacos).

ATTACCANTI: 7 Samaras (Celtic Glasgow), 11 Mitroglou (Atromitos), 14 Salpingidis (Paok Salonicco), 17 Gekas (Samsunspor).

La Repubblica Ceca si basa su un’ossatura formata da Cech, con le sue parate tra i grandi protagonisti della cavalcata trionfale del Chelsea in Champions League, dal difensore del Bayer Leverkusen Kadlec, dal fantasista dell’Arsenal Rosicky e dal capocannoniere della fase finale del 2004 Baros. Attorno a loro c’è un buon gruppo di giovani.

Il c.t. Michal Bilek ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Cech (Chelsea), 16 Lastuvka (Dnipro Dnipropetrovsk), 23 Drobny (Amburgo).

DIFENSORI: 2 Gebre Selassie (Slovan Liberec), 3 Kadlec (Bayer Leverkusen), 4 Suchy (Spartak Mosca), 5 Hubnik (Hertha Berlino), 6 Sivok (Besiktas), 8 Limbersky (Viktoria Plzen).

CENTROCAMPISTI: 10 Rosicky (Arsenal), 11 Petrzela (Viktoria Plzen), 12 Rajtoral (Viktoria Plzen), 13 Plasil (Bordeaux), 14 Piler (Viktoria Plzen), 17 Hubschman (Shakhtar Donetsk), 18 Kolar (Viktoria Plzen), 19 Jiracek (Wolfsburg), 22 Daride (Viktoria Plzen).

ATTACCANTI: 7 Necid (Cska Mosca), 9 Rezek (Anorthosis Famagosta), 15 Baros (Galatasaray), 20 Pekhart (Norimberga), 21 Lafata (Jablonec).

Il commissario tecnico dell’Italia Cesare Prandelli ha diramato la lista dei 23 convocati per Euro2012: gli ultimi esclusi sono stati il difensore dell’Inter Andrea Ranocchia e l’attaccante del Siena Mattia Destro.

In Polonia e Ucraina ci sarà il difensore della Juventus Leonardo Bonucci, tirato in ballo nel calcioscommesse, come il terzino dello Zenit San Pietroburgo Domenico Criscito, che è stato escluso dalla lista. Il presidente federale Giancarlo Abete e lo stesso Prandelli hanno giustificato queste scelte affermando che il difensore juventino non abbia ricevuto avvisi di garanzia, cosa che è successa invece per l’ex genoano.

Nessun big è rimasto a casa: sono lontani, perciò, i tempi in cui Bearzot trascurava Pruzzo e Beccalossi e quelli in cui Trapattoni escludeva Baggio. Prandelli ha dovuto fare i conti con una realtà triste, con l’ultima stagione in cui la percentuale degli stranieri utilizzati in Serie A è pari circa al 50%, facendo scendere l’eleggibilità per la Nazionale ai minimi storici.

Gli esperimenti sono stati pochissimi: negli ultimi 7 mesi la nostra Nazionale ha giocato solo contro l’Uruguay a novembre e contro gli Stati Uniti a febbraio, perdendo in entrambi i casi. Un’altro problema sono anche i brevi stage chiesti da Prandelli, osteggiati a lungo dalla Lega di Serie A.

Analizziamo le scelte reparto per reparto.

Portieri. Capitan Buffon non può essere messo in discussione. De Sanctis ha disputato un’ottima stagione con il Napoli, del quale è stato un grande protagonista. Sirigu ha giocato alla grande nella sua prima stagione con il Paris Saint Germain e ha vinto il ballottaggio con Viviano, penalizzato da un lungo infortunio e da un rientro affrettato.

Difensori. Il rischio è soprattutto sulla fascia sinistra. Di Criscito abbiamo già parlato. Il suo posto se lo giocheranno Chiellini e Balzaretti, che però non sono in perfette condizioni fisiche. Sulla fascia destra Maggio non è in discussione; il terzino napoletano ha, comunque, in Abate una valida riserva. Si rischia di soffrire anche al centro: Barzagli e Bonucci hanno come cambio Ogbonna, che ha giocato solo in Serie B ed è a corto di esperienza internazionale ai massimi livelli.

Centrocampisti. Manca il vice Pirlo. Il regista juventino avrà molto lavoro sulle spalle perchè, nel suo ruolo, De Rossi non offre la stessa lucidità e Thiago Motta non dà la medesima copertura. Non mancano i giocatori duttili tatticamente come Marchisio, Montolivo, Nocerino e lo stesso De Rossi. Diamanti è l’unico vero trequartista; il centrocampista del Bologna è teoricamente un rincalzo, ma può sparigliare i giochi con le sue caratteristiche, tra le quali spicca soprattutto il tiro a rete. Giaccherini è una novità, che può essere utile anche a metà campo. Con l’ex cesenate e con Maggio sulle ali Prandelli può varare, in casi estremi, anche un 3-5-2 di marca juventina.

Attaccanti. Non convocati Amauri, Pazzini, Matri e Osvaldo e tagliato all’ultimo Destro, l’unico ad offrire centimentri è Balotelli. Il resto della truppa offensiva è formato da piccoletti. Dubbi ci sono sulla condizione fisica: Cassano è stato fermo 5 mesi e paga lo scarso utilizzo, mentre Di Natale ha dalla contro l’età, che hanno portato alle voci circolanti qualche settimana fa sul suo possibile ritiro a fine Europeo. La velocità di Giovinco e il sacrificio di Borini potrebbero risultare opzioni utili.

LISTA ITALIA

Portieri

1 Gianluigi Buffon (Juventus)

12 Salvatore Sirigu (Paris Saint Germain)

14 Morgan De Sanctis (Napoli)

Difensori

2 Christian Maggio (Napoli)

3 Giorgio Chiellini (Juventus)

4 Angelo Ogbonna (Torino)

6 Federico Balzaretti (Palermo)

7 Ignazio Abate (Milan)

15 Andrea Barzagli (Juventus)

19 Leonardo Bonucci (Juventus)

Centrocampisti

5 Thiago Motta (Paris Saint Germain)

8 Claudio Marchisio (Juventus)

13 Emanuele Giaccherini (Juventus)

16 Daniele De Rossi (Roma)

18 Riccardo Montolivo (Fiorentina)

21 Andrea Pirlo (Juventus)

22 Alessandro Diamanti (Bologna)

23 Antonio Nocerino (Milan)

Attaccanti

9 Mario Balotelli (Manchester City)

10 Antonio Cassano (Milan)

11 Antonio Di Natale (Udinese)

17 Fabio Borini (Roma)

20 Sebastian Giovinco (Parma)