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Mario Draghi

Tutti i trader forex attendono con trepidazione le 14;30, quando Mario Draghi farà delle fondamentale comunicazioni ufficiale sul programma di Quantitative Easing della BCE. Alcuni trader stanno scommettendo al ribasso contro la valuta unica europea, con la convinzione che ci sarà un programma molto forte di riacquisto di titoli che distruggerà la credibilità dell’euro. Altri invece hanno scommesso sul fatto che le pressioni tedesche abbiano avuto effetto e il piano sia tutto sommato ragionevole. In questo caso, visto che l’euro sta già scontando una forte penalizzazione, potrebbe persino avere un trend rialzista rispetto al dollaro.

Non sappiamo in questo momento chi avrà ragione: tuttavia chi farà la scelta giusta probabilmente guadagnerà veramente tanti soldi. E questa prospettiva sta attirando veramente tantissimi trader.

Vista la particolarissima situazione di mercato, si raccomanda a tutti di ricordare che il trading forex comporta dei rischi: in questo caso ricordatevi sempre di inserire stop loss. Buon guadagno forex a tutti!

mario draghiI mercati si aspettavano molto da Mario Draghi, soprattutto numeri e proposte concrete per attuare finalmente i provvedimenti promessi (come l’acquisto degli ABS bancari) e rilanciare finalmente la disastrata economia europea. Mario Draghi però non ha soddisfatto per nulla queste aspettative, anzi. Il suo discorso odierno a Napoli, estremamente fumoso e privo di riferimenti numerici, ha indispettito non poco gli operatori. Si inizia a sospettare, infatti, che il piano di acquisto di ABS (cartolarizzazione) che avrebbe dovuto aiutare a rimettere in piedi l’asfittico mercato del credito europeo, sia poco più di un annuncio.

Probabilmente Mario Draghi ha provato a dare fiducia ai mercati con la sua parola, un giochino che è riuscito più di una volta e che, probabilmente, ha salvato l’euro fino ad oggi.

Questa volta però il gioco non riesce e le borse sono in pesante crollo. Anche il mercato forex da segno di nervosismo. Ma perché Mario Draghi non può dare numeri concreti nè tantomeno indicazioni pratiche sul programma di acquisto di queste cartolizzazioni?

Molto semplicemente perché la Bundesbank, che di fatto controlla la BCE, ha posto il suo veto all’inizio del programma. Nel migliore delle ipotesi possiamo pensare che da sempre Mario Draghi conosceva le intenzioni della Bundesbank e si è provato a imbastire un gioco da poliziotto buono / poliziotto cattivo.

Se invece dobbiamo pensare male, e come diceva qualcuno si fa peccato ma poi si indovina sempre, deduciamo che Draghi anche se formalmente alla guida della BCE, conta meno del 2 di picche e quindi non ha alcun tipo di potere decisionale effettivo.
Qualunque sia la verità, non è affatto un male che il piano di acquisto sia andato, praticamente, in fumo. Il fatto è che queste politiche non convenzionali possono avere pesantissimi effetti sull’inflazione ed ecco perché la Bundesbank, saggiamente, li osteggia tanto. Per molti governi europei, incapaci di far fronte al problema di immensi debiti pubblici sempre in crescita, l’inflazione potrebbe essere un ancora di salvezza.