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690593cc5f80477169a248c400f81b4f-kA2H-U1030780256076O9B-568x320@LaStampa.itCENTOMILA! sono le persone sbarcate dall’inizio anno, superata ogni previsione.

Ben 751 gli immigrati, in gran parte siriani, arrivati stamattina nel porto di Brindisi a bordo della nave della Marina militare, tra questi c’è il “numero 100 mila”.

Sono 100mila, infatti, le persone giunte in Italia via mare dal primo gennaio ad oggi, di cui oltre il 50% sono in fuga da guerre, violenze e persecuzioni. Ora per gli ultimi arrivati, cominceranno le visite mediche della Croce rossa e del personale sanitario.

Ci sono 501 uomini, 76 donne e 174 bambini. Molti dei minori sono accompagnati dai genitori, si tratta di famiglie molto numerose con almeno cinque figli al seguito mentre la metà di loro sono senza accompagnatore: un dato che non è passato inosservato alle forze dell’ordine.

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano è a Lampedusa presso la base dell’Aeronautica militare per ringraziare le forze impegnate in prima linea nelle operazioni di soccorso dei migranti.

Il capo del Viminale rivolge un saluto agli operatori della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Capitaneria di Porto, dei Vigili del Fuoco che, tra tante difficoltà, fronteggiano l’emergenza immigrazione nel Mediterraneo.

L’esodo di quest’anno appare inarrestabile. Fino a quando la situazione della Libia non si normalizzerà sarà difficile bloccare le partenze, e l’Italia continuerà a salvare vite umane.

Il governo, inoltre, ha deciso di utilizzare le caserme dismesse, le strutture militari abbandonate, I tecnici hanno dato il via libera dichiarandole agibili in tempi brevi la caserma “Masotto di Bisconte” di Messina, un’altra caserma a Civitavecchia e un’altra ancora a Montichiari, provincia di Brescia.

Brindisi, cadavere con ustioni. Forse suicidio

Trovato stamattina il corpo ustionato di Giovanni Itta, di 47 anni. Forse si tratta di suicidio.

Stamattina lungo la strada che collega Francavilla Fontana a San Marzano di San Giuseppe, nel brindisino, è stato ritrovato il cadavere, con evidenti segni di ustione, di Giovanni Itta, accanto alla sua Fiat Punto, anch’essa in parte distrutta dal fuoco.

L’uomo, molto conosciuto a Francavilla, in quanto proprietario di una edicola della città, pare non avesse problemi gravi da portarlo al suicidio. Al momento stanno indagando i carabinieri della locale stazione, intervenuti sul posto dopo la segnalazione del ritrovamento. Da una prima ispezione cadaverica, non sono evidenti segni di violenza.

Sempre i carabinieri fanno sapere che il corpo dell’uomo sarà sottoposto ad autopsia.

Brindisi-morto-imprenditoreDamiano De Fazio, 51 anni, proprietario di una piccola azienda agricola, trovato nelle campagne di Mesagne la notte di Natale, è morto dopo due giorni di agonia. L’uomo sarebbe stato dato alle fiamme ed il fuoco sarebbe stato appiccato all’altezza degli organi genitali. L’uomo era stato ricoverato con ustioni sul 95% del corpo dopo essere stato soccorso ancora avvolto dalle fiamme, da una guardia giurata che lo aveva trovato nelle campagne di Mesagne. Dalle ricostruzioni degli investigatori il punto di avvio del rogo risulta essere un particolare importante per le stesse indagini, si dovrà comunque attendere l’autopsia per stabilire l’entità delle ferite da ustione, oltre ad accertare se vi è stata in precedenza una colluttazione tra De Fazio ed il suo aggressore. La squadra mobile di Brindisi, in collaborazione con gli agenti del commissariato di Mesagne, sta ascoltando diverse persone. L’uomo, con dei precedenti per truffa e contrabbando, non aveva legami con la criminalità organizzata del luogo. Si procede per il reato di omicidio anche se gli investigatori propendono per la pista legata alla sua vita privata, si è infatti imposta anche l’ipotesi del delitto passionale, si sta indagando nella vita e nei rapporti personali di De Fazio.

brindisi-attentato-amici-finaleLa produzione, Maria De Filippi e Mediaset hanno deciso che la finale di Amici andrà in onda, proprio per supportare i giovani, e contro chi ha rivolto l’ordigno per colpire altri giovani fuori una scuola a Brindisi, nell’attentato ha trovato la morte Melissa Rassi, 16 enne. L’attentato è stato effettuato con una forma di ordigno non tipicamente utilizzati dalla mafia, l’ordigno proprio davanti alla scuola intitolata alla moglie di Giovanni Falcone.

Maria De Filippi effettuerà un intervento dedicato all’attentato e ne parlerà con i 4 finalisti cantanti big. Una serata all’insegna dei giovani è la migliore risposta che si possa dare. Nel 1993 la conduttrice del talent show è riuscita a salvarsi da un attentato al tritolo insieme a Maurizio Costanzo.