I media nipponici hanno riferito che l’aviazione giapponese ha ordinato ai propri caccia di alzarsi in volo dopo avere subito l’intrusione cinese nello spazio aereo conteso tra le due nazioni. Gli F-15 sono decollati dopo che un velivolo cinese era stato intercettato dai radar mentre sorvolava le isole Senkaku, che Pechino chiama Diaoyus. La tensione tra i due stati era già stata alimentata quattro ore prima, quando quattro imbarcazioni cinesi di pattugliamento erano entrate nelle acque delle Senkaku/Diaoyu, tali operazioni si sono ripetute negli ultimi tre mesi 15 volte. Un guardacoste giapponese ha intimato alle imbarcazioni cinesi di lasciare l’area ma gli è stato risposto, secondo quanto riferito dall’agenzia Kyodo, che quelle acque sono cinesi.
La violazione dello spazio aereo arriva nel giorno in cui ricorre un evento drammatico: oggi infatti Pechino ricorda il massacro di Nanchino, in cui migliaia di cinesi furono uccisi dai militari del paese confinante nel 1937. Questa è la prima volta che nell’ambito della contesa sulle isole viene rivendicato ufficialmente la titolarità dello spazio aereo corrispondente. Il ministero degli Esteri giapponese ha provveduto ad inoltrare una protesta formale attraverso l’ambasciatore cinese a Tokyo.
