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Coppa Sudamericana: Il Tigre si ritira: “Ci hanno pestato”

Folle  notte allo stadio Morumbì di San Paolo per la 11-esima edizione della Coppa Sudamericana che nulla ha a che vedere con lo sport. La finale di ritorno tra San Paolo e Tigre è terminata infatti dopo appena 45′ di gioco dopo che i giocatori argentini hanno rifiutato di rientrare in campo a causa di una presunta aggressione negli spogliatoi da parte del personale di sicurezza brasiliano. Dopo oltre mezz’ora di attesa, l’arbitro cileno Enrique Osses decreta la fine dell’incontro e consegna il titolo al San Paolo, che nel primo tempo si era portato sul 2-0 grazie ai gol di Lucas  e di Osvaldo (all’andata era finita 0-0). Gli argentini recriminano e lanciano gravi accuse: “Ci hanno pestati e minacciati con una pistola”. Ma secondo la Policia Militar, “sono stati gli argentini a provocare per primi”.

Per quanto riguarda la partita  si vede solo il San Paolo, capace di raggiungere un possesso palla vicino al 70%. I brasiliani prendono il pallino del gioco e si lasciano trascinare dal partente Lucas, da gennaio tesserato col PSG. Il giovane  trequartista  sblocca il risultato dopo 22 minuti con un bel diagonale di sinistro, seguito 5 minuti dopo da un bel gol di Osvaldo. Dopo il raddoppio del San Paolo finisce la partita e inizia la “rissa”. Chiusura in grande stile, la cerimonia di premiazione con i giocatori del San Paolo a festeggiare in campo con i propri tifosi.