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Manuale del “bravo” poliziotto: “End of Watch – Tolleranza zero” dal 22 Novembre in Italia

“End of Watch – Tolleranza zero”

Regia: David AYER

Cast: Jake GYLLENHAAL, Michael PENA, Natalie MARTINEZ

Genere: Poliziesco/Thriller

Durata: 109 min. Colore

Produzione: 5150 Action, Crave Films, Emmett/Furla Films

Distribuzione: Videa – CDE

Paese: USA  2012

South Central, quartire simbolo della criminalità organizzata di Los Angeles, nel Dipartimento di polizia Brian Taylor (Jake GYLLENHAAL) e Mike Zavola (Michael PENA) sono colleghi e amici sin dall’addestramento in accademia. Hanno giurato di proteggere a tutti i costi le vie di una metropoli non troppo “pulita”, La città degli Angeli – Los Angeles, la loro città dove corruzione e scambio di droga serpenteggiano lungo le strade losangeline. Dopo essere stati scagionati da un’inchiesta su una morte accidentale, i due giovani poliziotti, teste calde fino a quel momento, s’ imbattono, a bordo della loro pattuglia armati di Comcorder e microcamere, alla volta dei “cattivi”, rivendicando in nome della giustizia e della legge, il bene per la comunità. Un lavoro rischioso che ogni giorno mette a dura prova i due colleghi affrontando sfide sempre più violente ma rafforzando sempre più un legame di profonda fiducia e amicizia tra di loro. Uno spaventoso caso del destino è proprio dietro l’angolo ad attenderli.

End of Watch – Tolleranza zero, di David AYER (già sceneggiatore di “Training Day” nel 2001, “Fast end Furious” e “S.W.A.T.”), propone come tema evidente la cruda realtà di un quartiere malfamato di Los Angeles dove la delinquenza risulta essere normale quotidianità affiancata al duro lavoro di due agenti della polizia. In questo lungometraggio non mancano momenti di intenso phatos  e azioni violente, frammentate di volta in volta, da scene dai caratteri più sensibili e profonde in cui le perfomance dei due attori protagonisti ( Jake GYLLENHAAL e Michael PENA ) svelano il lato migliore di sé attraverso un’informidabile naturalezza scenica. Il tessuto narrativo è alquanto incisivo così come i dialoghi risultano realistici, vivi e con punte goliardiche. Il fulcro centrale nonchè tema latente messo in risalto dal regista/sceneggiatore David AYER nel mix delle interazioni tra Jake GYLLENHAAL e Michael PENAè il messaggio di denuncia rivolto alla comunità, troppa violenza e bisogno di ordine sociale nel mondo.

 

 

 

 

 

 

End of Watch – Tolleranza zero, parla proprio di questo, la tolleranza è zero di fronte a crimini efferati e a violenze senza senso. E’ un film che vale la pena vedere, dove il dovere, l’istinto e una giusta preparazione professionale sono qualità alla base di un buon poliziotto. Tutto ciò si radica dentro lo spettatore che s’immedesima e intuisce rammaricato come dovrebbero essere, almeno per una volta, gli “eroi” nella vita di tutti i giorni.

 

Maria Teresa Bianco