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“Mugna quacia”All’udienza in San Pietro Papa FRANCESCO, “Non confondere la pietà con il pietismo

2122001-pope_fraAll’udienza i San Pietro il Santo Padre continua il ciclo di catechesi sui doni dello spirito santo e, per spiegare ai fedeli il significato della pietà, Papa Franceso ha usato un’espressione nella lingua dei suoi nonni, il piemontese, e  ha sottolineato che la “pietà” non è da confondere con il “pietismo”, la “faccia da immaginetta”, “far finta di essere come un  santo”, “in piemontese – ha aggiunto – noi diciamo ‘mugna quacia’”.

“Oggi – ha detto il Papa, che nelle scorse settimane ha parlato di sapienza, intelletto, consiglio, fortezza e scienza – vogliamo soffermarci su un dono dello Spirito Santo che tante volte viene frainteso o considerato in modo superficiale, e che invece tocca nel cuore la nostra identità e la nostra vita cristiana: si tratta del dono della pietà. Bisogna chiarire subito che questo dono non si identifica con l’avere compassione di qualcuno, avere pietà del prossimo, ma indica la nostra appartenenza a Dio e il nostro legame profondo con lui, un legame che dà senso a tutta la nostra vita e che ci mantiene saldi, in comunione con lui, anche nei momenti più difficili e travagliati”.

Questo legame con il Signore, ha proseguito Bergoglio a braccio, “non va inteso come un dovere o un’imposizione: alcuni pensano che avere pietà è chiudere gli occhi, fare faccia di immaginetta, far finta di essere come un santo: ma questo non è il dono della pietà. In piemontese noi diciamo mugna quacia”, un’espressione che i dizionari etimologici dialettali traducono con gatta morta, monaca cheta, faccia ingenua, ma “questa non è pietà”, ha detto il Papa. “Si tratta invece di una relazione vissuta col cuore: è la nostra amicizia con Dio, donataci da Gesù, un’amicizia che cambia la nostra vita e ci riempie di entusiasmo, di gioia. Per questo, il dono della pietà suscita in noi innanzitutto la gratitudine e la lode. È questo infatti il motivo e il senso più autentico del nostro culto e della nostra adorazione. Quando lo Spirito Santo ci fa percepire la presenza del Signore e tutto il suo amore per noi, ci riscalda il cuore e ci muove quasi naturalmente alla preghiera e alla celebrazione. Pietà, dunque, è sinonimo di autentico spirito religioso, di fiducia filiale con Dio, di quella capacità di pregarlo con amore e semplicità che è propria delle persone umili di cuore”.

Papa Francesco ha poi messo in evidenza il “rapporto molto, molto, stretto” fra il dono della pietà e quello della mitezza: “Il dono della pietà che ci dà lo Spirito Santo ci fa miti, ci fa tranquilli, pazienti, in pace con Dio: al servizio con mitezza degli altri”. “Chiediamo al Signore – ha concluso papa Francesco – che il dono del suo Spirito possa vincere il nostro timore, le nostre incertezze, anche il nostro Spirito inquieto, impaziente, e possa renderci testimoni gioiosi di Dio e del suo amore, adorando il Signore in verità e anche nel servizio dei prossimi, con mitezza e anche col sorriso che sempre lo Spirito Santo ci dà nella gioia. Che lo Spirito Santo dia a tutti noi questo dono della pietà”.