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Uomo in mutande in via Veneto…

Roma, via Veneto.

Nello scenario patinato della “Dolce vita” di felliniana memoria, un uomo apparentemente tranquillo, Leopoldo Pisanello, accompagnato dalla moglie Sofia, sembra passeggiare serenamente quando all’improvviso si abbassa i pantaloni e resta in mutande.

Non si tratta del gesto di un esibizionista o di una esagerata reazione alla calura estiva. Non è nemmeno un’inconsulta manifestazione di rabbia nei confronti della manovra finanziaria che il nostro governo sta preparando per far fronte all’emergenza economica.

L’uomo che resta in mutande è in realtà Roberto Benigni, interprete di un episodio del prossimo film di Woody Allen, “Bop Decameron”. Il personaggio di Benigni è un impiegato qualunque di Roma, dal carattere molto tranquillo, quasi dimesso, che il destino porta all’improvviso ai vertici della notorietà. Ma, come si sa, la fama e l’esposizione mediatica possono dare alla testa e questo è ciò che accade a Leopoldo, che, dopo il successo, non è più disposto a ritornare all’anonima vita di sempre. Insomma, si tratta di un povero uomo normale che la pazzia trasforma in un burattino che si muove scomposto nel vortice esistenziale che lo avvolge e che, lentamente, vorrebbe inghiottirlo.

La situazione rappresentata nella scena, perfettamente riuscita, considerato l’applauso scrosciante che è partito dopo il ciak e l’evidente soddisfazione del regista Woody Allen, è evidentemente agrodolce, comica e drammatica insieme, perfetta quindi per Benigni, che è capace di interpretare personaggi in grado di far ridere per la loro ingenuità e di commuovere per la drammaticità delle situazioni in cui si trovano ad agire.

Bravo Roberto, come sempre, e brava la sua partner, Monica Nappo Kelly, che nella scena interpreta la moglie.