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Vanessa

Il sequestro di Greta e Vanessa si è concluso con il pagamento di un riscatto consistente (c’è chi dice 12 milioni di euro, c’è chi dice 18 milioni ma la cifra potrebbe essere persino più alta). Questi soldi saranno sicuramente utilizzati dai terroristi islamici per compiere altri attentanti sanguinari, per comprare nuove armi e continuare a diffondere la loro sanguinosa ideologia in tutto il mondo.

La vicenda presenta alcuni lati oscuri che andrebbero chiariti prima possibile. Uno dei punti che più ha suscitato l’interesse degli italiani è il sesso. Perché, secondo voci non confermate, Greta e Vanessa avrebbero fatto sesso, a più riprese, con i loro rapitori.

Ora effettivamente non sappiamo se le cose siano andate così o meno. Quello che sappiamo con certezza, da fonti ufficiali, è che non c’è stata violenza sessuale. Dunque se sesso c’è stato, è stato consenziente. Non ci interessa nemmeno riportare, in questa sede, i dettagli piccanti che sono apparsi sul web.

Quello che interessa è riepilogare alcuni punti certi:

  • Greta e Vanessa erano in Siria per aiutare milizie combattenti di estremisti islamici, non le popolazioni civili
  • Greta e Vanessa hanno attaccato verbalmente un ebreo per il solo fatto di portare la Kippà, il tipico copricapo del Popolo di Israele
  • Per la liberazione di Greta e Vanessa il governo italiano ha speso molti milioni di euro, denaro che sarà reinvestito dagli estremisti islamici per incrementare ulteriormente le loro attività.

Insomma, possiamo riassumere questo articolo dicendo che non sappiamo se Greta e Vanessa siano state sodomizzate dagli estremisti islamici che le tenevano prigioniere, ma possiamo dire che ad essere sodomizzati sono stati gli italiani che hanno pagato di tasca loro (con le tasse che ogni anno sono più alte). E agli italiani, anche questo è certo, non è piaciuto.

Ed è così che finisce un incubo. Vanessa Marzullo e Greta Ramelli tornano a casa. L’intera difficile esperienza è terminata. Volendo riassumere l’evento: queste due ragazze italiane, rispettivamente di 21 e 20 anni, avevano deciso di adempiere ai loro impegni di volontariato all’estero, in Siria. Sono però state rapite ad Aleppo durante questa permanenza il 31 Luglio, in una calda estate che s’è rivelata tragica per la coppia di ragazze.

Palazzo Chigi conferma la notizia: “Sono libere, torneranno presto in Italia”. Ma come sono state liberate? Con la forza? Con un Blitz che ha messo fine alla minaccia Jihadista? No: purtroppo nel loro terreno non è stato possibile. E’ stato pagato un riscatto enorme di 12 milioni di dollari secondo alcune fonti d’informazioni, 12 milioni che finiranno naturalmente a pagare l’espansione terroristica in maniera a dir poco globale.

Date che non tornano. Un rapimento burrascoso. Greta e Vanessa hanno dovuto sopportare il messaggio e le vesti dei terroristi che hanno portato per lunghi mesi prima di essere liberate: in un video riportato quasi a metà dicembre. “Supplichiamo il nostro governo e i suoi mediatori di riportarci a casa, siamo in grave pericolo e potremmo essere uccise” era ciò che dicevano durante il video mentre queste tenevano un cartello che diceva 17 Dicembre 2014. Molti però hanno indetto che la data era falsa.

Una conferma durante quei tragici giorni da parte dei terroristi: “E’ vero, abbiamo le due donne italiane perché il loro paese sostiene tutti gli attacchi contro di noi in Siria”. Per questo secondo loro la giustificazione di rapire due innocenti ragazze italiane e tenerle segregate in un luogo chiuso e nascosto alla vita per quattro mesi. Ma il terrore è finito. Finalmente si torna a casa. La gioia dei familiari è immensa e il paese italiano aspetta a braccia aperte il ritorno di Greta e Vanessa.

Ci si cominciava quasi a rassegnare. Ma oggi è cominciato a girare un video su youtube in cui si mostravano Greta Ramelli e Vanessa Marzullo in abaya. Il primo a condividerlo, a quanto sembra, è stato un giornalista arabo (in Italia l’abbiamo agganciato, per come dire, solo qualche ora dopo ed i notiziari si sono accodati). La data del video non è stata accertata dai tecnici e non sembra del tutto attendibile il foglietto tenuto in mano da Vanessa in cui trapela la data del 17/12/2014. Chiedono di essere liberate entro natale con l’aiuto del governo italiano e dei suoi mediatori, altrimenti rischiano di essere uccise.
Un po’ tardivo, quindi, questo video se ci riflettiamo bene. Natale è già trascorso: che il video sia già finito da giorni nelle mani degli 007 italiani? Che una manovra di salvataggio tempestivo sia stata giudicata troppo azzardata?
Dubbia è la sorte anche di Padre Paolo Dall’Oglio che si presume sia segregato presso l’Is.
Certamente, la cooperazione internazionale, il laicato e/o le missioni di natura religiosa stanno coinvolgendo sempre più nuovi giovani, malgrado ci si lamenti sempre dell’assenza di nuove “vocazioni” nelle missioni, in ogni caso di pace e di amore, a prescindere da quali siano le parti coinvolte nei processi in disputa.
D’altronde, è ammissibile che quando si tratti di Organizzazioni volontaristiche non governative si appoggi più una parte che l’altra (vediamo ad esempio il caso Palestina Vs Israele), e pur se l’intento vuol essere positivo.
Allora, quando i nostri giovani partono all’estero in missione dobbiamo sempre aspettarci un certo grado di rischio, se raggiungono le cosiddette “zone rosse”? Bisogna esserne tutti consapevoli. Siamo sicuri che vengano rispettate tutte le preventive procedure di sicurezza?
Nel 4° Convegno Missionario Nazionale tenutosi presso Sacrofano un rappresentante dei vertici dello Stato ha consigliato ai “missionari” di informare il Ministero di partire all’estero per scopi adibiti alla cooperazione, oppure alla loro veste (religiosa o laicato volontario). Evidentemente, spesso si parte, come dire, “all’avventura” come se si fosse normali cittadini in viaggio turistico, senza con ciò informare le istituzioni di provenienza. Non sappiamo se ciò ha qualche attinenza col caso in esame, ma vorremmo dare uno sguardo di riflessione su tale punto che diventerà sempre più importante, soprattutto per i cristiani che sono chiamati da Papa Francesco a seguire un’impronta missionaria (ed a partire dalla catechesi). Bisogna uscire con coraggio e portare a termine le proprie missioni, che siano di natura religiosa o meno.
Se, tra l’altro, si riflette sulla dinamica del rapimento, per come è giunta alle nostre orecchie, abbiamo i dovuti dubbi. Due ragazze che partono per un lavoro di cooperazione così delicata, in situazioni politiche e religiose conflittuali, possono dare continuamente dinamica real time dei loro movimenti postando foto, inneggianti pace ed amore certamente, sul profilo Facebook? I social network non sono il principale metodo per rintracciare, in buona fede, un giovane che si sposta all’estero per altri scopi e non riesce a fare a meno di condividere tramite lo smartphone tutto quello che succede intorno? Certo, ognuno è libero di scegliere con chi condividere tali messaggi ma il rischio c’è, soprattutto se si vuol pensare che le due ragazze si sarebbero fidate delle persone sbagliate e sono state attirate in una casa, in modo da essere agevolmente rapite, senza che le loro ribellioni potessero essere intercettate dalla folla. Quindi, una talpa c’è stata, sempre e comunque.
Ma queste sono solo ipotesi perché dispiace davvero che le nostre generazioni di giovani, con spirito d’iniziativa di cui lo stesso presidente Napolitano non ha negato l’esistenza, possano magari non essere adeguatamente protetti in situazioni ad alto rischio che sicuramente non accenneranno a diminuire, anche per le prossime partenze.

 

Vanessa Hudgens - Il cacciatore di donne

Vanessa Hudgens – Il cacciatore di donne

Il prossimo 3 ottobre uscirà nelle sale italiane un film ispirato alla storia vera di un serial killer che ha terrorizzato l’America intorno agli anni ’80: si tratta de “Il cacciatore di donne“, che vede come protagonista Vanessa Hudgens, Nicolas Cage e John Cusack.

La bella Vanessa Hudgens è sempre stata vista in pellicole cinematografiche totalmente diverse da “Il cacciatore di donne“, ma nonostante questo si è rivelata un’attrice eccellente, sapendo interpretare al meglio il ruolo drammatico di una baby prostituta vittima del killer seriale. “Il cacciatore di donne” racconta le verità riguardo numerosi casi di omicidi e sparizioni di giovani ragazze, trasmettendo tensione e drammaticità agli spettatori. Vanessa Hudgens si mostra in atteggiamenti particolarmente sexy e provocanti, come nessuno aveva mai osato immaginarla fino ad ora.

Il cacciatore di donne” vede altri protagonisti importanti, ma Vanessa Hudgens ha dimostrato professionalità e competenza. Il tema è delicato, ma è stato trattato con maestria dal regista. Di seguito, il trailer originale della pellicola presto in uscita.

ued-guido-trono-overOrmai è da tempo che non vediamo più Guido Soldati a Uomini e Donne , non si sa nemmeno come è andata a finire la storia con Vanessa, dopo che la storia con Barbara è definitivamente chiusa. Guido, non sta partecipando più alle registrazioni del trono Over, si presentò solo due settimane fa per registrare, ma la redazione gli disse che per problemi tecnici, la puntata si registrava il giorno dopo. Guido si giustifica che per motivi lavorativi non ha potuto più partecipare alle registrazioni di Uomini e Donne, ma si pensa che non sia solo questo il motivo, si suppone che Guido vuole partecipare a Uomini e Donne come tronista. E chi sa se vedremo come tronisti Guido e Gianluca insieme nella prossima edizione di Uomini e Donne condotto da Maria De Filippi.