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podemos spagnaLa Spagna ha concluso ieri le sue elezioni politiche, registrando una vittoria senza maggioranza del PP. Il leader Rajoy ha dichiarato che ‘proverà a governare’ anche se la mancata maggioranza potrebbe costargli tante fatiche e arrabbiature in parlamento. La vera novità delle elezioni 2015 va però ricercata nel trionfo di Podemos, che ha conquistato il terzo posto fra i partiti politici scelti dal popolo iberico.

In termini pratici, si tratta della fine del bipartitismo, di una presa di coscienza che oramai nessuno può più ignorare, perché i risultati del voto hanno nella pratica reso reale quello che i sondaggi già davano per certo. Il Partito Popolare ha guadagnato il 29% dei consensi, proponendosi come il primo partito del paese, seguito dal Psoe che ha conquistato il 22% dell’elettorato. Al terzo posto si è piazzato il movimento Podemos, che ha raggiunto quota 20%. Si tratta di un risultato straordinario, che include anche le alleanze strette localmente da Podemos. Al quarto posto il partito Ciudadanos, che ha chiuso la sua esperienza alle elezioni guadagnando il 14% dei consensi.

I popolari hanno quindi guadagnato 123 seggi, perdendone 65 rispetto alle elezioni precedenti di quattro anni fa e sono rimasti al di sotto della soglia di 176 che rappresenta il margine per poter governare da soli. Si tratta di uno scenario politico interessante ed eterogeneo, che ha dimostrato il volere del popolo. Al Psoe vanno quindi 90 seggi deputati, 69 a Podemos e 40 ai liberali centristi del quarto partito Ciudadanos.

Le lezioni si sono chiuse con una manciata di seggi conquistati dai due partiti nazionalisti catalani, Erc e Dl, e 6 seggi sono andati ai nazionalisti dei paesi baschi. Il leader in carica ha commentato la vittoria con un sorriso amaro, perché molte sono le variabili che la politica spagnola dovrà considerare da oggi, a partire dalla nascita di un partito forte come Podemos fino alla richiesta di governare confrontandosi continuamente sulle leggi e sulle manovre in discussione.

marlen-doll_1035204sportal_newsIncredibile la Spagna campione del mondo è già fuori dai mondiali del Brasile!
Il Cile batte la Spagna 2-0 con i gol di Vargas e Aranguiz e si qualifica per gli ottavi assieme all’Olanda, che oggi ha battuto  l’Australia. Le Furie Rosse dopo solo due partite sono già eliminate con un bilancio veramente deludente, un gol fatto, sette subiti e due sconfitte.

La Spagna  di Del Bosque è apparsa stanca, esaurita, priva di entusiasmo. Il ct, dopo il fallimento clamoroso con l’Olanda, cinque gol dentro la porta di un capitan Casillas senza argini, ha deciso di fare pochi cambiamenti: il vecchio Xavi lasciato in panchina, Martinez al posto di Piquè.

Al 20′  Edu Vargas, si inventa un gran gol e getta nello sconforto le Furie Rosse. La Spagna non riesce a imporre il suo gioco, Al 44′ arriva il colpo del ko: Aranguiz con un tocco di punta esterna beffa per la seconda volta Casillas.

La Spagna prova con orgoglio a segnare almeno il gol della bandiera, ci vorrebbe un miracolo, ma Bravo si oppone. E’ la fine del sogno per gli ex campioni del mondo.

Il sogno si avvera invece per tutti quelli che vorranno fare sesso con la porno star Marlen Doll, infatti aveva  annunciato 16 ore di sesso se il Cile avesse vinto la partita: ora può mantenere la promessa. E su Twitter, addirittura, dà un appuntamento a tutti i suoi follower e scrive il suo indirizzo di casa con tanto di numero di telefono.

In quanti si presenteranno? Lei si definisce una “cabala”, potremmo tradurre con “magia” e invita tutti a Viña del Mar, a casa sua, una cittadina del Cile centrale sulla costa dell’Oceano Pacifico a pochissima distanza dalla città di Valparaíso. : “Oggi si completa il mio rito portafortuna, pagherò la promessa dalle ore 19 alle 13 dell’indomani”.

“Io sono la fidanzata di tutti”, scrive su Twitter la Doll, “la fidanzata più calda del Mondiale”, postando una foto mezza nuda.

3783d53ee620b2901c8eaae3b77cac83Re Jan Carlos di Spagna lascia dopo quasi quarant’anni di regno e abdica a favore del figlio Felipe.

“Ho assunto questo compito perché la nostra diventasse una democrazia moderna, per restituire il potere politico ai suoi legittimi rappresentanti – ha detto il re nel suo discorso ai sudditi-. Guardando indietro non posso non essere orgoglioso e grato nei confronti del mio popolo”. Il monarca ha parlato della necessità di lasciare spazio alla generazione giovane “che merita di andare avanti”, indicando nel figlio Felipe la figura migliore per affrontare le sfide del presente «incarna la stabilità e l’istituzione della monarchia, ha la maturità per regnare e aprire una nuova fase», auspicando il meglio per la Spagna “cui ho dedicato – ha detto – la mia vita”.

 Jan Carlos è stato il simbolo del volto nuovo della Spagna quando ferma il tentato golpe nel 1981, e poi con un referendum nel 1982 quando Madrid aderisce alla Nato e nel 1986 entra nella Comunità Europea, poi Unione Europea.

Il re è all’apice del gradimento per la sua schiettezza nonostante  le numerose gaffe e una crescente fama di play-boy che gli attribuisce più di mille amanti, la stampa lo protegge, poi negli ultimi anni è iniziata una parabola discendente travolto dagli scandali personali e famigliari e, ampliati dalla crisi della bolla immobiliare nel 2008.

Il colpo finale è arrivato con la caduta del re durante una battuta di caccia n Bostwana, insieme all’amante.  Il re e’ obbligato a scusarsi pubblicamente, e  intanto aumentano le richieste di abdicazione a favore del principe Felipe.

L’indice di gradimento continua a scendere , nel gennaio scorso arriva anche l’accusa di malversazione e riciclaggio per la figlia Cristina nell’ambito di uno scandalo di corruzione legato al marito Inaki Urdangarin, è la prima volta nella storia della monarchia spagnola che l’infanta rischi un rinvio a giudizio.

Dopo l’annuncio dell’abdicazione i i partiti di sinistra come Equo o indipendentisti come Erc, Izquierda Unida, sono tornati a chiedere un referendum su monarchia o repubblica e in migliaia sono scesi in piazza  con il partito degli ‘indignados’ manifestare a sostegno del referendum nella centrale Puerta del Sol, a Madrid e in  plaza de Catalunya a Barcellona.

Toccherà a Felipe, discreto e moderato  che gode di consenso altissimo e si è sempre tenuto al di fuori degli scandali, rinnovare  l’ istituzione in senso democratico e popolare conquistandosi la fiducia dei suoi sudditi, vista la disaffezione emersa dalle urne alle ultime europee,e alle tensioni indipendentistiche e sociali.

Il principe delle Asturie, Felipe de Borbón, 46 anni, sposato con la ex giornalista Letizia Ortiz e padre di due figlie,  regnerà con il nome di Felipe VI.

Oggi a Madrid il consiglio dei Ministri straordinario che deve avviare, con una legge ordinaria, il percorso verso la successione, è  previsto che la proclamazione di re Felipe VI avverrà nel Congresso a partire dal 16 giugno, in una sessione solenne delle Cortes riunite.

Valerio PinoUomini e Donne è senza dubbio una delle trasmissioni più seguite nel pomeriggio, forse addirittura la più seguita in assoluto. Ai classici trono rosa, blu, over e under, potrebbe aggiungersi un trono gay. Difficilmente lo vedremo in Italia, ma potrebbe succedere nella trasmissione ‘Mujeres y hombres y viceversa’ edizione spagnola del programma che in Italia viene condotto, ormai da diversi anni, da Maria De Filippi.

Valerio Pino – ecco la candidatura ufficiale

Uno dei candidati per il trono gay potrebbe essere Valerio Pino. Il ballerino infatti, presente negli studi della trasmissione per sostenere il suo amico Sven, si è detto lieto di poter essere il primo tronista gay qualora la redazione decidesse di integrare il trono gay. Un’opinionista infatti, durante la trasmissione, ha chiesto a Valerio se tra lui e Sven ci fosse stata una relazione. Dopo la domanda, la conduttrice ha affermato: “Facciamo una petizione: voglio un trono gay nel programma”. Ecco che Pino si è candidato immediatamente: “Sarei lieto di essere il primo tronista gay di Mujeres y hombres y viceversa”.

Calciomercato – L’Inter è attivissima sul fronte calciomercato per preparare al meglio la prossima stagione. I dirigenti nerazzurri, in particolare il direttore sportivo Piero Ausilio, si è recato in Spagna alcuni giorni fa per seguire le due semifinali di Champions League, ovvero Real Madrid-Borussia Dortmund e Barcellona-Bayern Monaco. Il motivo della sua presenza? Molto semplice, per affari.

Calciomercato – Blitz dell’Inter in Spagna

Il direttore sportivo dell’Inter infatti, è stato al Santiago Bernabeu per visionare Luka Modric, centrocampista arrivato a Madrid lo scorso anno per 30 milioni di euro. L’Inter lo vuole, ma la trattativa non è affatto semplice, anche se si potrebbe sfruttare il buon rapporto con Perez per cercare di ottenere il giocatore in prestito. Sul fronte Barcellona invece, interessano molto Sanchez, Bartra e Montoya.

Champions League – Questa mattina a Nyon, si è svolto il sorteggio valido per le semifinali di Champions League. Non ci saranno i derby, ma sarà uno scontro tra Spagna e Germania. Il Barcellona infatti, ha pescato il Bayern Monaco, mentre il Real Madrid ha trovato l’altra tedesca, ovvero il Borussia Dortmund.

Champions League – finale sempre più vicina

Entrambe le gare d’andata si disputeranno in Germania: il 23 aprile si disputerà Bayern Monaco-Barcellona, mentre il giorno dopo, in campo Borussia e Real Madrid. La settimana dopo le gare di ritorno: il 30 aprile ci sarà Real Madrid-Borussia, mentre il primo maggio il Bayern farà visita al Barcellona. La finale si giocherà a Wembley il 25 maggio

Inter-Juve – Uno dei giocatori più ricercati dai club italiani è senza dubbio Alexis Sanchez, ex attaccante dell’Udinese attualmente in forza al Barcellona. Nei giorni scorsi infatti, sia Inter che Juventus sono parse molto interessate al giocatore cileno, tanto da attendere con trepidazione l’arrivo del suo agente in Italia, per intavolare le trattative.

Duello Inter-Juve, Sanchez: No grazie

Dalla Spagna però, fanno sapere che Sanchez avrebbe declinato qualsiasi tipo di offerta, ribadendo la sua volontà di rimanere al Barcellona. Nonostante il suo apporto al club blaugrana non sia stato dei migliori, il giocatore vuole guadagnarsi la fiducia di allenatore e compagni e conquistarsi una maglia da titolare al fianco di Leo Messi.

Inter Mourinho – Direttamente dalla Spagna arrivano indiscrezioni clamorose su quello che potrebbe essere il futuro di Josè Mourinho. Il quotidiano ‘Mundo Deportivo’ infatti, riporta le dichiarazioni dell’allenatore del Real Madrid, che si tormenta per avere lasciato l’Inter. Con Stramaccioni a rischio esonero, un ritorno a fine stagione di Mourinho non è più così improbabile.

Inter-Mourinho: pronto il ritorno?

Ecco quanto ha affermato lo Special One, parole raccolte in Spagna: “Anche io mi chiedo perché ho lasciato l’Inter. E’ il club dove mi è piaciuto più stare. Nessun altro mi ha regalato la stessa felicità. Quando sono andato via ho pianto più di una volta”.