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aereo voloLa scatola nera dell’aereo russo precipitato la settimana scorsa è al vaglio degli specialisti e l’Is sta continuamente rivendicando l’attentato che è costato la vita ad oltre 200 civili sabato scorso. Si tratta di uno scenario poco roseo quello che accompagna il seguito della tragedia che ha interessato il velivolo russo Airbus A321, che sta sfociando in queste ore nel fermo di 20mila turisti britannici bloccati nei resort di Sharm el Sheick.

Secondo gli specialisti, la causa della sciagura va ricercata nell’esplosione di uno dei motori e a sostenerlo è una commissione investigativa come riportato dal portale egiziano Al-Masry Al-Youm. La fonte non ha però chiarito se il guasto sia imputabile a problemi di natura tecnica oppure causato da una bomba che si trovava all’interno del velivolo. Le fonti dell’intelligence americana hanno in serata ipotizzato che lo schianto del velivolo sarebbe stato causato da una bomba valigia che si trovava all’interno dell’aereo, molto probabilmente azionata con comando a distanza. La Cnn ha quindi citato diverse fonti anonime, mentre gli jihadisti sono tornati a rivendicare la responsabilità, affermando che la borsa con la bomba esplosiva era stata messa all’interno dell’aereo da emissari dello stesso califfato.

La vera causa dell’esplosione potrà essere conosciuta solamente quando verranno effettuate le analisi sui corpi delle vittime e sui resti dell’aereo, le quali potranno fare luce sulle cause e sulla tipologia di esplosione. Secondo gli esperti, la scatola nera ha registrato un repentino calo di quota, e l’esplosione è stata causata da un problema ai motori, che ha di fatto provocato l’incendio e quindi la totale distruzione del velivolo.

Nel frattempo la Gran Bretagna ha sospeso i voli per Sharm el Sheick e nella nota ufficiale lo stato inglese ha dichiarato che due aerei C-17 della Royal Air Force decolleranno dalla base Brize Norton vicino Oxford per recarsi a Sharm el Sheik e recuperare i 20mila cittadini britannici che sono stati bloccati nella località turistica. I voli saranno multipli e permetteranno di accompagnare a casa in sicurezza i cittadini inglesi, in attesa che venga fatta chiarezza sulla vicenda e i voli sul Sinai possano essere ripristinati.

aereo voloSecondo la Cnn un satellite russo avrebbe rilevato un lampo di calore al momento dell’incidente che ha colpito l’aereo russo nel Sinai. L’emittente televisiva ha inoltre citato il nome di un funzionario americano che sarebbe a conoscenza dell’inchiesta che in questi giorni sta interessando lo spaventoso incidente. La presenza di un bagliore di calore sarebbe infatti il tassello mancante per provare che l’aereo è caduto in seguito ad un attacco terroristico, e ora i servizi segreti americani e i funzionari del corpo militare stanno effettuando le dovute analisi per determinare se il lampo di calore si sia verificato a mezz’aria oppure quando l’areo aveva già raggiunto il suolo.

Molte sono le ipotesi che si stanno accavallando in questi giorni, perché secondo gli esperti il lampo di calore potrebbe essere legato al lancio di un missile, all’esplosione di una bomba, ma anche ad un problema di natura strutturale, ovvero ad un guasto tecnico che potrebbe avere incendiato il motore oppure i rottami una volta che il velivolo ha raggiunto terra. Secondo l’analista dell’aviazione Miles O’Brien è importante stabilire la quantità dei lampi di calore, perché solo da questa analisi è possibile comprendere se si tratti di un guasto oppure di un attacco.

L’aereo era un Airbus 321 della compagnia Kogalymavia, ed era decollato da Sharm el-Sheikh con 217 passeggeri, dei quali 27 bambini, e 7 membri dell’equipaggio. La questione è molto controversa, in quanto il velivolo era diretto a San Pietroburgo e nei giorni precedenti al decollo il personale aveva denunciato dei problemi tecnici e il copilota aveva fatto un esposto lamentandosi delle condizioni strutturali del velivolo. Pronta era arrivata la rivendicazione da parte dei jihadisti, i quali avevano subito postato un video, ma altrettanto pronte erano arrivate le secche smentite dei governi del Cairo e di Mosca, in quanto l’aereo viaggiava troppo in alto per poter essere stato attaccato da missili a terra. La lettura del bagliore di calore può quindi risultare definitiva e fare luce sulle reali cause del terribile incidente che è costato la vita a oltre 200 civili.