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vulcano-napoli-675Una scoperta molto interessante permetterà ai ricercatori scientifici di conoscere al meglio i tanti segreti geologici della Campania e in particolare del Golfo di Napoli, un’area ricca di mistero e forte di un fondale marino davvero unico nella sua conformità. Si tratta di un ‘duomosotterraneo, ovvero di un rigonfiamento che viene tecnicamente chiamato così e che attualmente è associato a delle emissioni gassose.

Il duomo è stato localizzato a 5 chilometri di distanza dal porto di Napoli e a 2,5 chilometri da Posillipo. I fautori della scoperta sono stati i ricercatori dell’Istituto per l’ambiente marino costiero e di geoscienze e di georisorse del Consiglio nazionale delle ricerche che appartengono all’istituto nazionale di geofisica e vulcanologia e che lavorano attivamente al Dipartimento di scienze della terra dell’università di Firenze.

Si tratta dei risultati che fanno seguito ai rilievi del progetto Safe 2014, i quali sono stati condotti a bordo di una nave oceanografica del CNR. Le ricerche e le rilevazioni sono quindi confluite in uno studio che è stato appena pubblicato sull’autorevole rivista Scientific Reports-Nature.

Secondo i ricercatori che hanno effettuato le rilevazioni, la struttura del duomo presenta un’altezza di circa 15 metri e copre un’area sottomarina di circa 25 chilometri quadrati. In associazione al duomo sono inoltre state scoperte 35 emissioni gassose e oltre 650 piccoli crateri. La nascita di questi fenomeni è ben chiara ai ricercatori e, grazie agli strumenti di nuova generazione, le rilevazioni possono essere state condotte con più precisione e permettere di tracciare una mappa dei fondali marini più completa, anche nelle motivazioni che l’hanno resa tale nel presente.

Gli studiosi hanno quindi ribadito che il duomo sottomarino non è assolutamente pericoloso anche se si tratta di un fenomeno che deve essere studiato con cura, in quanto si tratta pur sempre di una formazione di origine vulcanica.

iPad – Ha del clamoroso la notizia circolata in rete in questi giorni. Secondo una ragazza di 14 anni, l’iPad farebbe interferenza con le apparecchiature mediche, interferenza che potrebbe mettere in serio pericolo la vita di numerose persone. Sembra infatti che l’utilizzo di iPad causi interferenze a defibrillatori e pacemaker, strumenti importanti per chi soffre di cuore.

iPad – mai addormentarsi con il dispositivo sul petto

Come detto in precedenza, la scoperta è stata fatta da una ragazzina di 14 anni che ha relazionato i magneti di iPad con i suddetti apparecchi elettronici. E’ per questo motivo che è sconsigliato addormentarsi con l’iPad sul petto, soprattutto per chi ha impiantato un pacemaker o soffre di cuore.