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roberta-ragusaRoberta Ragusa: la donna, scomparsa a Gello nel gennaio del 2012 a 45 anni, che sembra si sia volatilizzata, rimane un mistero.
Agli inquirenti continuano ad arrivare lettere anonime, segnalazioni, sensitivi, tra le ultime c’è quella arrivata all’indirizzo del settimanale «Giallo», Cairo Editore, è firmata solo Tony. E indica una nuova pista per ritrovare le spoglie di Roberta Ragusa.

Secondo questo fantomatico Tony, le spoglie di Roberta Ragusa potrebbero essere state abbandonate nell’ex deposito militare di Titignano, all’interno delle cisterne che un tempo contenevano le scorte di carburante. Anche questo posto,è stato passato al setaccio dai carabinieri di Pisa, così come hanno fatto per il cimitero di Orzignano in particolare la botola dell’ossario, sempre su segnalazioni.
Una ricerca che purtroppo non ha dato nessun risultato così come le tante battute a tappeto svolte dalla protezione civile,volontari, cercatori di funghi.
A tutt’oggi il marito Antonio Logli è unico indagato. L’accusa per l’elettricista è di omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Roberta è scomparsa dal gennaio 2012 senza dare alcuna notizia ai due figli Daniele e Alessia. E’ possibile che una madre non cerchi i propri figli? Il Procuratore non è di questo avviso.
“La vita di Roberta è sospesa tra ricerche e indagini, tra silenzi e dichiarazioni – ha affermato Elisa Pozza Tasca, presidente dell’associazione Penelope, che in tutta Italia si occupa di persone scomparse – chi dimentica, cancella e noi non dimentichiamo”.

Nessuno può dimenticare quella giovane mamma sparita in una fredda notte da Gello di San Giuliano, alle porte di Pisa: con sè non ha portato nulla, né un cappotto, né la borsa con soldi e documenti, né un cellulare, né, tantomeno, i suoi beni più preziosi, due ragazzi che adorava, Daniele, oggi sedicenne, liceale al classico, e Alessia, undici anni compiuti senza la mamma. L’ultimo a vederla in quella gelida notte è il marito Antonio Logli, 49 anni, elettricista che continua impassibile la sua storia d’amore con Sara Calzolaio, una relazione che dura da ben dieci anni.

Ieri sera in diretta con la trasmissione, Chi l’ha visto i telespettatori hanno seguito i nuovi interrogativi posti dalla redazione della trasmissione, sul caso di Roberta Ragusa. La donna è scomparsa tra il 13 ed il 14 gennaio 2012 da Gello di San Giuliano Terme, in provincia di Pisa.

Chi l’ha visto prova ad aggiungere qualche nuovo interrogativo. Sono state trovate due telecamere posizionate sulla parete di una strada, dove c’erano due negozi vicini alla casa di Roberta Ragusa. Nessuno ha controllato quelle telecamere? Il giornalista di Chi l’ha visto è riuscito a rintracciare il proprietario del negozio di antiquariato e chiedere a lui delle telecamere. L’uomo risponde candidamente, che è la prima volta che qualcuno gli chiede delle telecamere.

Poi, Chi l’ha visto porta le telecamere nel cascinale prossimo alla casa di Roberta Ragusa. Qui c’è un pozzo che è stato coperto con una grata di metallo, proprio dopo la scomparsa, ma qualcuno afferma che il sito non è stato controllato. Il giornalista chiede all’uomo che lo accompagna in questo sopralluogo se sono stati ispezionati quei luoghi prima di murare il cascinale. L’uomo risponde: Non ci giurerei.

In studio Federica Sciarelli.

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Chi l'ha visto - Roberta Ragusa

Chi l’ha visto – Roberta Ragusa

Questa sera, martedì 4 dicembre, andrà in onda un’altra puntata di Chi l’ha visto?, programma condotto da Federica Sciarelli in diretta su Rai 3. Ci sono tantissime novità per questo nuovo appuntamento, soprattutto per quanto riguarda il caso Roberta Ragusa, che fa ormai discutere da ormai due anni.

Stasera a Chi l’ha visto? sentiremo il parere di un’altra testimone, uscita allo scoperto solamente ora a seguito di altre rivelazioni scottanti rilasciate dal cuoco di Cannes, il quale avrebbe visto Roberta Ragusa in compagnia di un altro uomo. La nuova “prova” sostiene di essere uscita in motorino la fatidica sera della scomparsa della donna, poiché doveva recarsi in farmacia per prendere delle medicine. Vide Roberta Ragusa in strada, con indosso un pigiama; al suo ritorno, Logli stava pulendo qualcosa proprio nel punto in cui si trovava la donna.

Chi l’ha visto? si sarà sicuramente domandato come mai questa testimone esce allo scoperto soltanto ora, ma gli inquirenti sostengono che la sua versione potrebbe essere vera.

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E’ allarme femminicidio in Italia. Il programma di Salvo Sottile e Sabrina Scampini, Quarto Grado, continua la sua lotta contro questo problema (sempre più diffuso in Italia). E lo fa affiancandosi al Telefono Rosa (1522). Durante la puntata di questa sera, in onda in prima serata su Rete 4, Salvo Sottile tornerà su alcuni temi importanti: la scomparsa di Roberta Ragusa continua a tenere banco. In questi giorni si attende l’interrogatorio all’amante di Logli (il marito di Roberta): attualmente, l’uomo è l’unico indagato. Si parlerà, poi, di altri omici celebri: Valentina Salamone, Mariella Cimò e Tiziana Olivieri. Quest’ultima, un anno fa venne uccisa dal padre di suo figlio: per un cavillo burocratico, l’uomo è tornato in libertà. L’appuntamento con Quarto Grado è per questa sera, in prima serata, su Rete 4: Salvo Sottile e Sabrina Scampini sono ufficialmente in prima linea per combattere il femminicidio.

Caso Ragusa, parla il super teste a “Quarto grado” – Il super teste del caso Roberta Ragusa è stato ospite ieri della trasmissione Quarto grado condotta da Salvo Sottile.

Si tratta di Gozi Loris giostraio 36 enne di Reggio Emilia è lui il supertestimone del caso Ragusa che potrebbe aver visto una lite tra Roberta e il marito la sera prima della scomparsa della donna.

L’uomo ha dichiarato “stavo portando fuori il cane, intorno all’una del mattino, quando ho visto un uomo e una donna che litigavano, era una lite forte e ho avuto paura. La signora voleva scappare e l’altra persona ha chiuso lo sportello. La mattina dopo la scomparsa di Roberta, quindi, la mattina dopo che ho visto Logli solo all’interno della sua macchina parcheggiata sul lato della strada, continua Gozi, Logli è venuto a casa mia con una foto della moglie: un’immagine di vent’anni fa. Non gli ho detto di averlo visto la sera prima….Non mi è venuto in mente. Logli è tornato anche nel pomeriggio, per parlare con mia moglie: le ha chiesto le stesse cose che aveva chiesto anche a me la mattina, ovvero se per caso avevamo visto Roberta. Ha anche domandato se per caso Roberta potesse essere in una delle baracche del mio giardino, ma poi non è andato a controllarle nonostante gli avessi detto di andare senza problemi”.

Gli investigatori ritengono Gozi Loris un teste attendibile, l’uomo inizialmente forse per paura di ritorsioni preferì non parlare ma poi ha descritto la lite ai Carabinieri.

Cresce la convizione che Roberta Ragusa avesse scoperto la relazione extraconiugale del marito Logli il quale poi avrebbe deciso di uccidere la moglie portandola via di casa togliendole la vita in un luogo isolato.

roberta-ragusa-nuove-testimonianzeSul caso della scomparsa della madre di famiglia, 45 enne, Roberta Ragusa, scomparsa tra il 13 ed il 14 gennaio da Gello (Pisa), arriva una luce, una nuova testimonianza. La polizia ha ascoltato la colf di Roberta Ragusa, che ha affermato di aver notato delle cose strane, quando faceva le pulizie il 14 gennaio. La donna ha detto, che il carrellino dove solitamente erano  conservati i detersivi, non era al suo posto, inoltre i guanti stranamente erano sul carrellino. Solitamente Roberta metteva i guanti ad asciugare. Sono questi due nuovi particolari, che hanno fatto nuovamente tornare sul caso i carabinieri.

L’unico indagato per la scomparsa di Roberta Ragusa è il marito, Antonio Logli, ma non ci sono prove che possano far decidere per il fermo dell’uomo. Il marito della Ragusa aveva una relazione con una dipendente dell’autoscuola pisana di cui la famiglia era in possesso, che aveva fatto la babysitter ai figli della coppia. Sono state effettuate ricerche nei terreni vicini alla base Usa di Camp Darby ed in altre zone della campagna pisana.

Roberta-Ragusa-scomparsa-a-gennaioUn secondo avvistamentoin pochi giorni per Roberta Ragusa, la donna stavolta sarebbe stata vista a Savona da un albergatore di un paesino vicino della provincia, per l’esattezza Borgetto Santo Spirito. L’uomo avrebbe parlato con  la donna scomparsa quattro notti fa, nel suo albergo. Roberta avrebbe chiesto quanto costava la stanza più economica e se c’era la possibilità di poter cenare oltre che pernottare, quando il proprietario dell’albergo le ha detto che non era possibile cenare presso la sua struttura lei si sarebbe allontanata.

 C’è da chiedersi che se l’uomo è davvero convinto, che la donna entrata nel suo albergo era veramente Roberta Ragusa, perché non ha chiamato subito i Carabinieri e ha cercato di trattenerla?

Questo è il secondo avvistamento in poco tempo sempre in Liguria, intanto in toscana sono riprese le ricerche nella zona circostante l’abitazione della donna per cercare tracce della sua scomparsa.

roberta ragusa nuovi avvistamentiCi sono dei nuovi avvistamenti di Roberta Ragusa, la donna della provincia di Pisa, scomparsa ormai da quattro mesi dalla sua casa di San Giuliano Terme. Secondo questo nuovo avvistamento la donna, sarebbe stata vista in Liguria, in un’agenzia di pratiche automobilistiche.

A darne la notizia sono gli stessi inquirenti che da mesi indagano sulla scomparsa della donna. la persona che ha riconosciuto Roberta, è stata già ascoltata due volte dai Carabinieri, la donna somigliante alla scomparsa è entrata nella sua agenzia automobilistica per chiedere l’elemosina e la titolare è stata colpita dal fatto che la signora conoscesse bene un articolo del codice della strada, per il quale occorre una competenza molto tecnica.

C’era anche una certa somiglianza con la Ragusa, occhi chiari e stessa corporatura. Ha parlato in modo “strampalato”, dicendo di essersi allontanata da casa e di vivere nei boschi, in prossimità di Pietra Ligure, perché si fidava più degli animali che degli umani. La testimone, afferma che la donna parlava con accento toscano e era abbastanza curata, nonostante vivesse per strada e chiedeva l’elemosina.