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zcVYnplgPUzzCO87IHvBqKBw5qdKGb7fn58xa0GWFZk=--pier_carlo_padoanDopo otto anni il debito italiano finalmente cala e i mercati premiano le riforme volute dal governo Renzi, soprattutto quelle relative al taglio della pressione fiscale sui cittadini. E’ questo l’annuncio promulgato ieri dal ministro dell’economia Padoan, il quale ha fatto seguito ai rilievi tecnici del Senato e anche alle critiche mosse dalle istituzioni economiche del nostro paese, da Bankitalia fino alla Corte dei Conti.

Secondo Padoan, la ripresa italiana si sta rafforzando in modo progressivo, anche se lo scenario internazionale si propone complesso. Nella sua dichiarazione al Senato, il ministro ha ribadito che il ritorno alla crescita permette di cambiare la traiettoria del debito, il quale dopo otto anni di aumento ininterrotto vedrà scendere nel 2016 il rapporto fra debito pubblico e Pil del paese. Si tratta di pochi punti percentuali, perché nel 2015 è previsto un ulteriore aumento dello 0.5%, ma a partire dall’anno venturo la percentuale diminuirà dal 132,85% al 131.4% e quindi al 127.9% nell’anno successivo, segnando un ciclo virtuoso di abbattimento che si protrarrà negli anni a venire.

Il ministro ha quindi concluso il suo intervento sottolineando che l’abbattimento del debito è visto favorevolmente dai mercati, che stanno premiando la credibilità delle scelte portate avanti dal governo. Padoan ha quindi invitato le persone a leggere la legge di stabilità in termini generali, senza analizzare i suoi singoli punti, perché solo in questo modo è possibile ottenere un quadro generale dei benefici che essa può apportare all’economia del nostro paese.

Il ministro ha voluto concludere il suo intervento chiarendo un punto controverso, ovvero l’aumento del tetto per l’utilizzo del contante che da 1000 è passato a 3mila euro. Secondo Padoan questa scelta non andrà ad aumentare l’evasione nel paese, perché altre sono le manovre che sono state attuate per bloccarla, più importanti ed efficaci. Si tratta degli accordi sottoscritti con gli altri paesi in materia di scambio di informazioni e della recente normativa fiscale, che grazie alla sua semplicità permette di prevenire gli abusi in materia fiscale nel nostro paese.