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Grillo attacca Bersani, Monti, Berlusconi e D’Alema definiti “padri puttanieri” – Dopo le consultazione tra Bersani e i capigruppo del M5S Crimi e Lombardi che hanno ribadito il loro “no” compatto ad un Governo con il leader del PD, Beppe Grillo si sfogato sul suo blog con un posto dal titolo “I figli di NN” che ha come sfondo il quadro di Goya “Saturno che divora i suoi figli”.

Beppe Grillo, “Bersani e gli tutti altri padri puttanieri, vi cacceremo”

Duro attacco sferrato dal suo blog, Grillo definisce Bersani, Monti, Berlusconi e D’Alema “padri puttanieri” che hanno governato per 20 anni a spese dei figli di NN che adesso però sono stanchi e li manderanno a casa. “I figli di NN vi manderanno a casa, in un modo o nell’altro, il tempo è dalla loro parte. Hanno ricevuto da voi solo promesse e sberleffi, non hanno nulla da perdere, non hanno un lavoro, né una casa, non avranno mai una pensione e non possono neppure immaginare di farsi una famiglia. Vi restituiranno tutto con gli interessi”.

Continua ancora Grillo il cui intervento completo è visibile sul suo blog “Pdl e pdmenoelle sono vent’anni che ci prendono per il culo e non hanno ancora il pudore di togliersi in modo spontaneo dai coglioni dopo Penati, Tedesco, Dell’Utri, Cuffaro, Monte Paschi di Siena, dopo il Lodo Alfano, lo Scudo Fiscale e cento leggi abominio”.

La cancelliera tedesca Merkel smentisce con non poco fastidio le parole dell’ex presidente del consiglio Mario Monti.A una manciata di giorni dal voto il” tecnico” sfodera un attacco a tutto campo contro Pd e Pdl. A Pier Luigi Bersani riconosce «le qualità necessarie» per fare il premier ma la sua coalizione «non potrà governare efficacemente l’Italia». E poi anche a partner europei del calibro di Angela Merkel, una vittoria del centrosinistra non sarebbe gradita. «La Merkel teme l’affermarsi di partiti di sinistra soprattutto in un anno elettorale per lei, credo che non abbia nessuna voglia di vedere arrivare il Pd al governo», ha detto il premier, ospite di Adnkronos Confronti.

In serata, però, il Professor Monti viene smentito da un tweet del portavoce tedesco della Cancelliera: «Angela Merkel, scrive Steffen Seibert ,non si è espressa sulle elezioni italiane e non lo ha fatto neanche in passato».

Scontro Berlusconi Bersani – In campagna elettorale irrompe l’acquisto di La7 ed è battaglia, senza esclusione di colpi, tra Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani. Sospetti, timori, accuse su cosa c’è dietro la cessione di Telecom a Urbano Cairo a quattro giorni dal voto. Nel Pd c’è il terrore che dietro tutto questo ci sia lo zampino del Cavaliere o che la debolezza del nuovo editore porti l’emittente a sprofondare favorendo così mediaset.A questo proposito D’Alema ( pd) predica calma mentre gli rispondano, dalla frangia pdl, che è inutile aspettare per favorire l’entrata nella trattativa di Della Valle.

Intanto lo scontro tra i due leader continua, con un botta e risposta, con Bersani che chiede una rilettura dell’antitrast mentre Berlusconi, riferendosi alle congetture del suo rivale, dichira di vedere un filo di avvertimento mafioso.

Ballarò, il programma di attualità e politica condotto da Giovanni Floris, che va in onda tutti i martedì in prima serata.
Domani sera, in orario di chiusura, è stato invitato l’attuale presidente del consiglio Mario Monti. La prossima settimana è il turno del PdL, per l’occasione è stato invitato Alfano, colui che prenderebbe il posto di Monti in caso di vittoria.
Silvio Berlusconi però non ha preso di buon grado questa situazione, perchè lui vuole andare a Ballarò come porta voce del suo partito.
Qua le cose non tornano, ma l’ex-premier riesce sempre a cavarsela, ed ha ribadito che nonostante Alfano sarà il leader, lui vuole continuare questa battaglia di rimonta. Alfano però non sembra propenso a cedere il suo posto…
Chi la spunterà? Chi sarà ospite nella punta del 22 gennaio a Ballarò?

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Ridurre le tasse sul lavoro e parallelamente la spesa pubblica: sono questi i primi obiettivi che Mario Monti indica per sé. E stamane ha commentato anche l’idea di Berlusconi della commissione d’inchiesta sulla nascita del governo tecnico: «Un’idea interessante, stravagante, tardiva. Ma ben venga». E a Bersani: «Dove sto? Io sto con le riforme che rendano l’Italia più competitiva e creino più posti di lavoro. Io scendo in campo non schierandomi pro o contro singoli partiti ma fortemente per difendere determinate idee». Invece, per quanto riguarda le tasse, «servono – spiega – alleggerimenti di situazioni per le famiglie, soprattutto quelle numerose, un sistema sanitario che funzioni ancora meglio e a costi minori e ci stiamo lavorando, e un sistema fiscale che consenta una redistribuzione del reddito dai più ricchi ai più poveri. Per questo il sistema fiscale deve funzionare».

legge-di-stabilita-ivaMontecitorio: La legge di stabilità ha visto la luce, è stato raggiunto un accordo, l’esecutivo cancella la retroattività delle detrazioni e deduzioni dei redditi, si potranno rivedere le franchigie. Erano presenti i relatori alla legge, i ministri Renato Brunetta, Pdl, Pier Paolo Baretta( Pd), ed il Ministro dell’Economia Vittorio Grilli. Saranno ridotte le due aliquote Irpef, le cui risorse saranno indirizzate verso l’incremento dell’iva per la prima aliquota. L’iva dal prossimo luglio salirà dal 21 al 22%.

Un fondo proposto da Monti sarà destinato a ridurre la pressione fiscale, sia sulle famiglie che sulle imprese, nell’arco già del 2013. I fondi saranno quelli derivati dell’evasione fiscale.

Si è svolta ieri, a Roma, la manifestazione “No Monti Day” contro la finanza mondiale, dove non sono mancati disordini: prese di mira specialmente le banche come Unipol, Monte dei Paschi di Siena e Unicredit, con lancio di uova, bottiglie e petardi.

In 150.000 hanno detto no alle politiche dell’attuale Governo. ”Con l’Europa che si ribella, cacciamo il governo Monti”, questo lo slogan dei manifestanti contro la crescente disoccupazione, precarietà e licenziamenti.

Al corteo – organizzato da sindacati, partiti politici e movimenti – si sono unite diverse categorie di cittadini, provenienti anche da varie località italiane. Tra questi gli studenti, col loro striscione: ”Piazze invase contro la troika. E’ l’Europa che ce lo chiede”.

Si aggiungono i manifesti del sindacato Usb di Taranto: “Vogliamo morire di salute”. Sulla scia delle proteste i cartelli dei disabili guidati dal Comitato 16 Novembre Onlus: “Più assistenza domiciliare, meno strutture residenziali”, nonchè dei  terremotati emiliani del Comitato Sisma.12: “L’Emilia è ancora scossa, diamoci una mossa!”.

Il disappunto si è anche allargato a tutti gli schieramenti politici: “Queste politiche stanno devastando interi paesi dell’Europa, i partiti in Parlamento hanno letteralmente calato le mutande davanti a Monti. E’ un esecutivo di banchieri e ricchissimi. E noi siamo in piazza per dire no a questo scandalo.”

La manifestazione ha creato disagi alla circolazione della capitale, blindata per l’occasione. Arterie principali tra cui la Tiburtina, l’ingresso della A24 e la Tangelziale est sono state bloccate dai cortei, nodi cruciali in cui si sono verificati scontri con le forze dell’ordine. Il movimentato fiume di manifestanti si  è sciolto intorno alle 19, senza gravi conseguenze.

anna-maria-tarantola-presidente-raiIl Consiglio dei Ministri ha indicato che sarà il vice direttore di Bankitalia a  gestire la tv pubblica, Anna Maria Tarantola, la lady di ferro, sarà Presidente Rai. Il direttore generale dovrebbe essere Luigi Gubitosi, il rappresentante del Tesoro dovrebbe essere Marco Pinto.

Il Cda della Rai sarebbe stato così suggerito da Mario Monti. Luigi Gubitosi è di provenienza Bank of America, sarebbe il direttore della Rai. Anna Maria Tarantola, una manager che ha ricoperto sempre incarichi importanti. Inoltre ha alle spalle una carriera accademica, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Luigi Gubitosi, si laurea in Giurisprudenza a Napoli, dove nasce. Durante la sua carriera ha ricoperto alcuni incarichi di presidenza, come quello all’interno del Gruppo Fiat, Ferrari, Iveco, Comau e Magneti Marelli.  Alla guida dell’Agcom, ci sarà Angelo Cardani. Prossimo Presidente dell’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni.