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Flavio Insinna

Flavio Insinna

Anche se i riflettori si sono un po’ spenti sul problema dei migranti, ciò non significa che si tratti di un emergenza superata, anzi. Frequentemente le coste mediterranee sono interessate da sbarchi e, anche se i piani di contenimento internazionali hanno leggermente tamponato i grandi afflussi, il problema dei profughi rappresenta una delle questioni più gravi e problematiche del nostro presente.

E’ di questo avviso il presentatore e uomo di spettacolo Flavio Insinna, che ha scelto di regalare la sua barca “Roxana” all’associazione Medici Senza Frontiere. Si tratta di un natante veloce lungo quasi 15 metri, che verrà impiegato dall’organizzazione a supporto delle attività di soccorso e di prima assistenza ai migranti. Un bel gesto, che può aiutare un’associazione da sempre impegnata sul campo a ‘correre veloce’ per aiutare i profughi in difficoltà e prestare loro le cure di primo soccorso di cui necessitano.

Intervistato sul gesto, lo showman ha affermato che il padre era medico della marina, gli ha trasmesso l’amore per il mare e impartito la lezione che se qualcuno ha bisogno di aiuto è un dovere fare di tutto per salvarlo. Insinna ha quindi affermato che la sua famiglia lo ha molto amato, così come il suo pubblico, e che ora deve ‘rimettere in circolo’ tutto quell’amore per aiutare i tanti migranti che ne hanno bisogno.

Interrogato sull’eventualità dell’abolizione degli accordi di Schengen, l’anchorman ha quindi affermato in una bella intervista che se un giorno dovesse scappare dal suo paese di origine vorrebbe essere accolto e mai respinto a calci, quindi si tratta di una manciata di leggi che deve essere mantenuta, anzi resa più forte dall’impegno di tutti i civili nei confronti dei profughi che arrivano da terre sfortunate, scappando a guerre e massacri con la speranza di portare in salvo se stessi e le loro famiglie.

AP2527366_ArticoloA Monrovia, la capitale della Liberia, è il caos: un commando di uomini armati ha attaccato la struttura dove erano ricoverate – in regime di isolamento – ventinove persone contagiate dal virus dell’ebola, l’epidemia che sta mettendo in ginocchio l’Africa che sono riuscite a scappare e adesso sono in fuga.

Secondo quanto raccontano fonti locali e testimoni, l’attacco è avvenuto nella notte tra ieri e oggi e sembrerebbe essersi trattato di un saccheggio. Gli assalitori, infatti, hanno sfondato le porte e hanno razziato i locali.

Dopo l’Oms anche Medici senza frontiere lancia l’allarme: “L’epidemia di Ebola non riguarda più solo villaggi di campagna ma anche città come Monrovia, che ha più di un milione di abitanti”.ha dichiarato infatti il direttore di Medici senza frontiere, la dottoressa Joanne Liu, al termine di una visita di due giorni nell’Africa Occidentale.

“Il virus si propaga molto più rapidamente del previsto e dobbiamo ammettere di aver veramente sottovalutato questa nuova epidemia di febbre emorragica” ha spiegato la dottoressa, aggiungendo: “La gente non si fida dei centri sanitari e cerca di non andarci.

Molti tra coloro che seguono i pazienti non hanno competenze e attrezzature sufficienti e comunque medici e infermieri sono troppo pochi”. Il pericolo insomma è che colpendo città molto popolose, dove mancano servizi igienici e sanitari di base, il virus Ebola possa essere completamente fuori controllo.

Anche per questo alcuni paesi africani sono ricorsi a misure estreme come il Kenya che oggi ha deciso la chiusura totale delle proprie frontiere ai Paesi più colpiti da Ebola cioé Guinea, Liberia e Sierra Leone. Il ministro della Salute keniano, James Macharia, ha affermato che i passeggeri provenienti da questo paese, anche via mare, non potranno entrare in Kenya.