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matteo renzi

renzi contestato uova

Renzi forse non è più il leader più amato dagli italiani. Oggi infatti il presidente del Consiglio, arrivato a Vimercate per visitare la nuova sede di Alcatel-Lucent, è stato duramente contestato da parte dei sindacati. Il premier è passato da un’entrata laterale, evitando i contestatori, mentre le auto del suo staff sono state colpite da un lancio di uova da parte dei manifestanti in attesa.

L’arrivo delle auto blu è stato inoltre salutato da fischi ed insulti. Erano presenti davanti alla sede dell’azienda di telecomunicazioni circa 500 lavoratori, richiamati dal presidio promosso dalla Fiom Cgil e dalla Fim Cisl di Monza e Brianza. La ristrutturazione di Alcatel Lucent, infatti, ha portato ad esuberi per un ammontare di 586 addetti, la metà circa riallocati, altri 200 in cassa integrazione straordinaria fino al prossimo mese di maggio.  Il premier Matteo Renzi ha fatto un giro del nuovo campus della società, ha salutato i dipendenti dell’azienda, prestandosi a scattare selfie. Inoltre dovrebbe incontrare anche i rappresentanti sindacali.

Renzi nel suo discorso ha ricordato le «parole d’ordine del team di ricerca di Alcatel: velocità, fiducia, semplicità accountability; ma che servono anche alla nostra burocrazia». E ha poi aggiunto: «La storia italiana è piena di gente che ha innovato. L’Italia è piena di gente che dice “non ce la farete mai”. Direte: “Ricomincia con la storia dei gufi”. No, con la storia del calabrone, che non dovrebbe stare in piedi ma invece vola e punge anche, e fa male». Intanto i manifestanti sotto la pioggia battente hanno chiesto lo sciopero generale contro le politiche del governo in materia di lavoro, vedi Jobs Act. L’azienda, da parte sua, si è impegnata a trovare un accordo con le parti sociali per risolvere il problema dei lavoratori in esubero, attuando una ricollocazione di parte delle persone presso aziende diverse con cui ha degli accordi.

leopolda 2014

Il grande giorno è arrivato: si apre oggi, 24 ottobre 2014, la quinta edizione della Leopolda, il cosiddetto ‘serbatoio delle idee’ voluto dal neo-premier Matteo Renzi, il cui titolo è quest’anno ‘Il futuro è solo l’inizio’. Sul maxischermo si vedono i colori di un monoscopio televisivo. La scenografia vuole ricordare un vecchio garage americano, proprio come quello in cui Steve Jobs, negli anni ’70, fece partire la start-up che darà vita ad Apple.

E l’immagine simbolo che comparirà sul maxischermo è infatti quella di un’immagine esterna di un tipico garage di una casa americana. Come spesso accade alla Leopolda, si richiamano gli oggetti cult americani, come palloni da baseball e birilli del bowling, con palloni da calcio. Tra tutti i volti noti, la prima ad arrivare è il ministro per le Riforme istituzionali e per i rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi, che l’anno scorso era il coordinatore dell’assemblea. Mancheranno invece Pippo Civati, avversario di Renzi alle primarie del dicembre 2013 e ora leader della minoranza interna, Gianni Cuperlo, Stefano Fassina, Guglielmo Epifani, Pier Luigi Bersani e Massimo D’Alema e gli esponenti del Pd a loro vicini, insomma la cosiddetta opposizione interna. Tra gli imprenditori non vedremo Diego Della Valle e Sergio Marchionne, mentre saranno presenti Renzo Rosso, fondatore Diesel, Brunello Cucinelli e Patrizio Bertelli, amministratore delegato del gruppo Prada. Ci saranno sicuramente Marianna Madia, Giuliano Poletti, Dario Franceschini e Roberta Pinotti. Assente il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che si trova intanto ad un convegno dei giovani industriali.

Il cantiere Leopolda quest’anno è stato affidato ai “comitati Adesso”, nati in centinaia tempo fa per sostenere l’ascesa di Matteo Renzi, la macchina organizzativa delle due primarie del 2012 e del 2013. Il titolo della Leopolda di quest’anno è Il futuro è solo l’inizio perché, come si legge sui documenti ufficiali, “dobbiamo smettere di considerare il domani come una minaccia. Il futuro è un posto ricco di incognite, certo. Ma anche pieno di possibilità, suggestioni, opportunità. Sarà bello andarci insieme”.

download (1)Matteo Renzi, dalle 7, ha iniziato a rispondere su Twitter ai messaggi di suoi ‘follower’ su vari argomenti, dalla riforma della scuola a quella della giustizia, all’ultima copertina dell’Economist.

Il settimanale britannico oggi in edicola ritrae Renzi che mangia un gelato mentre affonda la ‘barca’ dell’euro. Al timone, la cancelliera tedesca Angela Merkel, e il presidente francese Francois Hollande.
Nel fotomontaggio c’è anche Mario Draghi, presidente della Bce, che tenta di svuotare d’acqua l’imbarcazione ricavata da una banconota da venti euro con un secchio. “Ho visto che nella foto è confezionato. Che è buono, per carità. Ma io preferisco quello artigianale: crema e limone grazie”, ironizza Renzi riferendosi al gelato.

Continua così il botta risposta sul social network con Renzi che definisce il fine settimana: “Oggi giustizia e Sblocca Italia. Domani vertice europeo.
Lunedi’ la presentazione ufficiale dei mille giorni con obiettivi e sito ‘Italiariparte'”. Renzi, stimolato dai follower, spazia su tutti gli argomenti all’ordine del giorno e non manca di ricorrere ancora all’ironia quando c’e’ chi gli fa notare che magari “tra mille giorni non ci saremo piu'”: “Finalmente un po’ di sano ottimismo!!!”, controbatte proprio per confermare invece quella dote e’ un elemento necessario.

Scuola, riforma della giustizia e della P.A. e uno sguardo anche alla ricostruzione a L’Aquila sono i temi affrontati nel botta e risposta via Twitter. Tutto nell’arco di 60 minuti per poi lasciare l’appartamento del presidente e tornare ai dossier che attendono nello studio di Palazzo Chigi: “Scendo in ufficio. Stamani ho gia’ twittato troppo”, si congeda Renzi aggiungendo la “faccina” di un sorriso e un buongiorno, naturalmente preceduto dal rituale hashtag.

pietro-naj-oleari_schulz_20120111_01smlL’Europa ricomincia oggi da Strasburgo, con la prima riunione della nuova assemblea eletta con il voto di maggio e con il primo atto dei neo-eletti: il voto per scegliere il Presidente del Parlamento, una procedura  guidata dal presidente ad interim Gianni Pittella.

Il tedesco Martin Schulz, appartenente alla Spd e quindi al Partito socialista europeo, è stato confermato alla prima votazione presidente del Parlamento europeo. Schulz ha ottenuto 409 voti su 751 grazie all’accordo di coalizione con il Ppe e i liberali.

Gli eurodeputati del gruppo euroscettico di Nigel Farage  hanno dato il via alle proteste, si sono alzati in piedi e hanno voltato le spalle all’orchestra Filarmonica di Strasburgo mentre questa suonava l’Inno alla Gioia di Beethoven, al centro dell’emiciclo dell’Europarlamento, durante l’inaugurazione della sua ottava legislatura.

Gli eurodeputati che hanno dato le spalle all’inno europeo erano circa una quindicina, dei 48 che conta il gruppo euroscettico Efdd ,Europa della libertà e della democrazia diretta, tra i quali anche i 17 eletti dell’M5S, che non hanno partecipato alla protesta e che oggi dovrebbero avere il supporto di Peppe Grillo.

Oggi, per la prima volta nella storia dell’emiciclo, c’è l’entrata di esponenti neonazisti provenienti dalla Grecia (Alba Dorata) e dalla Germania. Attesa  per le mosse di Marine Le Pen, la leader del Front National che, nonostante il successo conseguito in Francia, non è riuscita nella formazione di un gruppo politico insieme agli xenofobi olandesi del Pvv e alla pattuglia dei leghisti.

Per l’Italia è un momento  molto atteso e  importante, perché segna  l’inizio del semestre di presidenza italiano del Consiglio Ue. La giornata di mercoledì, a Strasburgo, sarà dedicata proprio alla presentazione dei programmi della presidenza italiana: il Presidente del Consiglio Matteo Renzi discuterà con gli eurodeputati le priorità del semestre italiano dopo le valutazioni della presidenza uscente greca.

scuole

Su 165 scuole, il 39% fa una manutenzione del tutto sbagliata e inadeguata.

Matteo Renzi, visitando una scuola di Siracusa, ha affermato tutta la sua solidarietà: lancerà un piano per la messa in sicurezza delle scuole. L’obiettivo è quello di promuovere una serie di provvedimenti in modo che la scuola italiana torni ad essere sicura.

Lo studio che è stato fatto su 165 scuole in 18 regioni fa un’analisi davvero indecente: il 51% delle aule non ha tapparelle né persiane e nel 28% le finestre sono addirittura rotte. In più il 20% delle classi sono composte da più di 25 studenti, risultando non in regola con le normative antincendio. Da non sottovalutare anche l’inadeguatezza ad ospitare i disabili in quanto non vi sono i banchi per loro.

Per Renzi e Stefania Giannini, non sembra essere un compito facile.

Renzi sempre più vicino alla sua candidatura a Premier. Dopo le dimissioni di Enrico Letta che ha consegnato in mano la sua carica al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, sul web e nei mass media si è partiti con il toto-premier e i toto ministri.

Ovviamente il primo nome è stato dato per scontato da tutti ed è quello di Matteo Renzi, sebbene Angelino Alfano (che dovrebbe conservare il suo posto da vicepremier) abbia dichiarato che non ci si può programmare premier in 48 ore.

Il giuramento del nuovo Governo potrebbe già ufficializzarsi martedì prossimo, staremo a vedere che sviluppi avrà questa storia politica.

renzi-twitter-smentisce-candidatura-a-premier

Matteo Renzi – Qualche mese fa è stato ad un passo dal riuscire nell’impresa, ma Bersani riuscì ad avere la meglio diventando il segretario del PD. Dopo poco tempo, le dimissioni. Così, Matteo Renzi, sindaco di Firenze, si candida nuovamente per essere il segretario del PD, proprio come rivelato da lui stesso in un’intervista esclusiva rilasciata per il Corriere della Sera. “Se hanno bisogno di me, me lo diranno”, in sintesi il pensiero di Renzi.

Renzi e la candidatura a segretario del PD

Gli italiani tra l’altro, nei sondaggi, hanno sempre mostrato grande fiducia su Renzi e sui suoi piani per la rinascita di un partito che, diciamocelo, è quasi allo sbando. Ecco dunque le sue parole in merito: “Mi sono stancato di passare per il monello in cerca di un posto, il ragazzo tarantolato con la passione del potere. Se c’è bisogno di me, me lo diranno i sindaci, i militanti. Persone che stimo molto mi consigliavano di non farlo; ora però si vanno convincendo anche loro”.

Tronisti uomini e donne

Anticipazioni Uomini e Donne: Maria De Filippi da la conferma che a settembre non ci sarà più il Trono Blu, la conduttrice  già  lo aveva annunciato molte volte, ma adesso in un’intervista fatta al Corriere Della Sera dove ha parlato della finale di Amici,del suo amato Miguel Bosè, di Matteo Renzi, dei Talent The Voice, di X Factor e infine di Uomini e Donne da appunto la conferma che i tronisti non ci saranno più ma vedremo solo gli “Over“. Poi arriva anche lo sfogo riguardante Uomini e Donne e afferma che è arrivato il momento in cui si deve cambiare, è un momento difficile e per sentirlo anche dalla conduttrice Maria De Filippi siamo veramente nei guai!