Ogni anno le festività offrono la possibilità di spendere qualche euro per aiutare chi è meno fortunato di noi e per fare del bene senza dimenticare i regali e i presenti per le persone care. Durante il ponte dell’Immacolata che si sta svolgendo è possibile acquistare delle stelle di Natale proposte dall’Ail, l’Associazione Italiana contro le Leucemie.
L’iniziativa interessa tantissime piazze del nostro paese, sia nelle città più grandi che nei borghi più piccini e il ricavato della raccolta verrà impiegato per finanziare la ricerca su una malattia terribile, che ogni anno miete vittime in Italia così come in tutto il mondo. Si tratta della 27sima edizione di Stelle di Natale Ail, la quale è stata organizzata sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica. Migliaia sono i volontari che ogni anno sono impegnati nel progetto e che si impegneranno in questi giorni a vendere piantine di stelle di Natale nelle piazze al modico costo di 12 euro cadauna.
Le stelle di Natale vendute sono tutte caratterizzate dallo stemma Ail, quindi chi sceglie di spendere un po’ di soldi per finanziare la ricerca legittima e avallata dallo Stato deve cercare le bancarelle e i gazebo ufficiali, che riportano lo slogan ‘Ogni ammalato ha la sua buona stella’. Si tratta di piante di ottima qualità, molto belle e a tema natalizio, che negli anni hanno permesso di raccogliere importanti cifre da dedicare alla ricerca e anche all’assistenza sanitaria delle persone malate nel nostro paese.
Fino al 10 dicembre sarà inoltre possibile donare una somma attraverso il numero verde 45507. Anche in questo caso i fondi raccolti con l’iniziativa andranno a sostenere la ricerca scientifica in collaborazione con il gruppo Gimema, ovvero il Gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto e a 46 strutture di cura e assistenza domiciliare che operano in tutto il territorio nazionale.
Tommaso ha 22 anni, abita a Bologna, ama giocare a calcio e fare la pasta fresca. A Tommaso lo scorso gennaio è stata diagnosticata una leucemia linfoblastica acuta, malattia che si può tentare di sconfiggere solo con una cura innovativa oggi disponibile negli Stati Uniti. Occorrono però ben 600 mila dollari (entro fine giugno) per questo viaggio a Philadelphia e da giovedì l’intera rete (e non solo) si sta mobilitando.
