Non meno duri con il ciclista, oltre alla giustizia sportiva, sono gli sponsor che hanno accompagnato Lance Armstrong durante la sua carriera, dopo essere ormai stato colpito duramente dalle prove che lo incastrerebbero in pratica per una vita intera da professionista dopato, anche gli sponsor lo abbandonano.

L’azienda che produceva una linea completa di caschi e che aveva il ciclista americano proprio come testimonial grazie ad un particolare casco realizzato appositamente del valore di oltre 15mila dollari, in seguito allo scandalo l’azienda ha dichiarato di non voler continuare il rapporto commerciale con il ciclista ma continuerà a sostenere la sponsorizzazione esclusivamente per la comunità per la lotta contro il cancro, fondata da Lance.

Oltre al casco, Lance Armstrong perde anche la sponsorizzazione della Nike che già aveva annunciato di rescindere il contratto con il ciclista per essere stata “ingannata” da oltre un decennio, difatti il sistema adottato dal ciclista è stato apostrofato come il “programma di doping altamente professionale e sofisticato che si sia mai visto“.

Armstrong tra l’altro è stato già bandito dalla Pro Cycling a vita, inoltre la società degli energy drink (sempre sponsorizzati dal ciclista) hanno annunciato di non rinnovare il contratto a fine anno. Insomma un massacro mediatico e soprattutto economico per il ciclista, che con le prove attualmente fornite sembra davvero aver vissuto una vita sportiva all’ombra del doping.