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Dalle parte di Torino, sponda Juve, il quinto scudetto consecutivo e la conquista dell’undicesima coppa Italia non hanno placato la fame di successi della società bianconera.
Accontentati gl’impegni ufficiali – mentre i calciatori godono dei pochi giorni di vacanza prima degl’impegni delle nazionali per gli europei e la Coppa America – inizia a prendere quota il calciomercato e per gli addetti ai lavori l’estate è già rovente. Dopo un avvio timido, tra i protagonisti di queste fasi iniziali del mercato vi è l’Ad della Juventus Beppe Marotta che ha il difficile compito di migliorare la rosa bianconera, già altamente competitiva, per poter inseguire il sogno Champions sfumato la scorsa stagione solo nella finale contro il Barcellona. Ed è proprio in catalogna che il manager bianconero ha individuato due possibili rinforzi di primissimo piano per alzare il tasso tecnico della squadra guidata da Massimiliano Allegri: il terzino brasiliano Dani Alves e il jolly di centrocampo argentino Javier Mascherano.

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Le voci di un interessamento bianconero per i due calciatori del Barcellona da parte della Juventus ha avuto un’enorme eco sui Media internazionali e ha messo in subbuglio i tifosi blaugrana sparsi nel mondo
che temono di perdere due protagonisti dei recenti successi della propria squadra.
Particolare clamore sta suscitando possibile trasferimento a parametro zero di Dani Alves. Il terzino brasiliano sembra fuori dei piani tecnici di Luis Enrique e il Barcellona è pronto a cederlo. Per sostituirlo il nome più caldo è quello di Hector Pellerin, terzino spagnolo in forza all’Arsenal ma si pensa anche ad altre piste; una di queste potrebbe essere Juan Quadrado che dovrebbe tornare al Chelsea dopo il prestito proprio alla Juventus. Dani Alves, dal ritiro della nazionale brasiliana che prepara la Coppa America, non ha rilasciato dichiarazioni sul possibile trasferimento a Torino ma rumors lo vedono pronto a firmare un ricco contratto triennale con la società bianconera che spera di piazzare un altro colpo simile a quello con cui cinque anni fa portò Pirlo a vestire la maglia della squadra più titolata d’Italia e l’anno scorso si assicurò le prestazioni di Sami Khedira.

In questi ultimi anni la Juventus si è dimostrata molto brava a sondare il mercato e a sfruttare tutte le occasioni che le si presentano per rinforzare la propria rosa e continuare a vincere. A Torino hanno individuato nel centrocampo un altro settore in cui è necessario alzare il tasso tecnico e di leadership, anche per il recente infortunio ai legamenti del ginocchio che ha costretto Claudio Marchisio a un lungo stop. Il nome che stuzzica la voglia dei dirigenti e la fantasia dei tifosi bianconeri è quello di Javier Mascherano. Il nazionale argentino da anni viva la scomoda situazione di chi rimane un leader della squadra fuori e dentro al campo ma che ad ogni sessione di mercato sembra vicino all’addio. Mascherano ha tanti estimatori tra i top club d’Europa e il Barcellona, anche forte di una clausola rescissoria da ben 100 milioni, è molto meno disposto a cedere il proprio jolly, che all’occorrenza è capace anche di guidare la difesa blaugrana. Per cedere il centrocampista il Barcellona al momento chiede una cifra che va dai 50 ai 60 milioni d’euro, una richiesta apparentemente fuori mercato per un calciatore 31enne. La strategia del Barca è quella di alzare un muro alla cessione del giocatore per poter trattare da una posizione di favore, provando ad utilizzare il centrocampista come contropartita per arrivare ad un altro calciatore, più giovane, col quale ringiovanire e rafforzare la rosa a disposizione di Luis Enrique. E il Barcellona ha individuato proprio in un bianconero il nome che può aprire le porta alla partenza di Mascherano e riempire i titoli dei giornali di tutto il mondo: Paul Pogba.

La stella bianconera è l’oggetto del desiderio di tutte le grandi squadre d’Europa e non è un segreto che è al centro di un possibile derby spagnolo tra Real e Barcellona. Dal canto suo, Pogba sta benissimo alla Juve, coccolato e protetto dalla società e dai tifosi, e lascerebbe Torino solo per uno dei club più forti e vincenti della storia del calcio. La stessa Juventus tentennerebbe solo davanti ad un’offerta mostruosa per il proprio fuoriclasse. In quest’ottica il Barcellona potrebbe far pendere la bilancia a proprio favore nella corsa a Pogba proprio aprendo alla cessione di Dani Alves e Mascherano alla Juventus.

In queste ore sule pagine dei giornali e nei dei siti di mezzo mondo sta prendendo piede la voce di un possibile interessamento del Barcellona per un altro campione in forza ai bianconeri: Paulo Dybala.
In questo caso, però, la voce sembra essere più una suggestione di stampa o un’idea per il futuro. La Joya gode dell’apprezzamento della dirigenza catalana e della simpatia di Leo Messi ma al momento nella rosa del Barcellona non potrebbe che recitare il ruolo del comprimario di lusso, chiuso dal tridente più forte al mondo: Messi, Suarez, Neymar. Tre calciatori nel piano della propria carriera che giocano e incantano gli stadi in giro per il mondo, profeti dei un calcio che è fatto di fantasia e giocate ad effetto. A Dybala toccherà “limitarsi” a portare gioia ai tifosi bianconeri, provando a portare la sua Juventus a contendere al Barcellona e agli altri grandi club europei la conquista della coppa grandi orecchie, sogno proibito dei dirigenti e di tutti i tifosi bianconeri.

image_galleryLa prima volta dell’ex capitano contro i bianconeri finisce con una sconfitta delle stelle australiane contro i bianconeri: 3-2, Del Piero contro la Juventus, alla fine vincono i bianconeri, ma gli elogi di Gigi Buffon sono tutti per l’ex capitano Juventino, in campo per 65 minuti e accompagnato dall’ovazione di tutto lo stadio al momento della sostituzione.

“Seppure soffrendo, seppure con un po’ di paura, siamo riusciti a vincere” dice Buffon e continua, “Uno come Alessandro rappresenta e rappresentera’ sempre il giocatore simbolo della Juventus: ha fatto qualcosa di unico e straordinario in carriera”, dichiara Buffon, attuale capitano bianconero, nell’immediato post partita.

Finisce 3-2 l’amichevole contro l’All Star A-League, a Sydney davanti a oltre 55 mila spettatori. Di Pepe, in pieno
recupero (46′ st), il gol della vittoria sugli australiani, in vantaggio al 9′ pr con Carrusca e poi con Juric (33′ st) dopo il momentaneo pareggio di Llorente (14′ st). Firma il 2-2 Pogba (43′ st), tra i migliori in campo, poi chiude le marcature Pepe, da poco in campo.

La partita si conclude  con la sconfitta della squadra di Alex, che incoraggia i suoi dalla panchina negli ultimi istanti di gioco sperando in una vittoria invece il risultato è ribaltato da un gran gol di Pogba e dalla stoccata del redivivo Pepe.

La vittoria della Juventus è stata più sofferta del previsto, ma la festa all’ANZ Stadium di Sydney è stata per tutti. I 60.000 presenti allo stadio hanno assistito a uno spettacolo unico e fatto sentire tutto il loro amore per i bianconeri, che nel corso di questa tournée asiatica hanno riscosso grandi consensi.

hfl_zff_fy_strly_lmhby_llb_dyl_byyrw_2Del Piero l’ex giocatore del Sydney FC farà parte dell’A-League All Star Team, selezione nella quale ci sono i migliori giocatori del campionato Australiano.

“Felice di essere di nuovo a Sydney per la sfida con la Juventus” ha scritto il giocatore sul suo profilo Twitter.

Il 10 agosto, in Australia per l’appunto, l’All Star Team sfiderà la Juventus a Sydney e tra le file del dream team oceanico ci sarà anche Alessandro Del Piero.
L’ex capitano bianconero ha parlato delle emozioni speciali legate alla sfida con la sua ex squadra e ha annunciato di volere allungare di almeno un altro anno la sua carriera.

“Quella contro la Juventus non sarà la mia ultima partita – chiarisce subito Del Piero -. Potrebbe essere l’ultima in Australia, anche se sono ancora in contatto con la federcalcio e il Sydney FC. Sono felice di essere qui e di restare in contatto per progetti futuri.
Adesso devo capire qual è l’opportunità migliore, ma voglio continuare a giocare. La mia passione è questa. So benissimo di non poter giocare fino a quando avrò 90 anni, ma penso di avere una forma sufficiente per poter scendere in campo ancora un anno. La mia idea è questa”

Il 39enne campione del mondo nel 2006 domenica sfiderà la Juventus per la prima volta da avversario: “Sarà una gara speciale non solo per me, ma anche per la federazione australiana e tutti i giocatori. Sarà sicuramente eccitante essere faccia a faccia con la mia vecchia squadra. Non so cosa potrà succedere, perché sarà una situazione unica”.

“Sarà un evento speciale per me perchè avrò l’opportunità di salutare il pubblico di Sydney dopo due anni fantastici trascorsi là, e giocherò per la prima volta contro i miei compagni della Juventus: una sensazione mai provata, da “avversario” rigorosamente con le virgolette…”.

AC Milan v Torino FC - Serie AMassimiliano Allegri in conferenza stampa presentato dall’ad Beppe Marotta, le sue prime parole sono state:”Per me è un onore. E’ stato fulmine a ciel sereno essere chiamato per dare la mia disponibilità ad allenare la Juventus”

“Sono molto contento, so dell’importanza che ha allenare la Juve – ha aggiunto il tecnico – e da domani inizierò a lavorare con la società e i giocatori, per andare incontro ad una stagione importante e vincente”. E subito l’ex tecnico del Milan ha voluto rassicurare i tifosi, che non hanno esistato a manifestare un certo scettismo nei suoi confronti: “Capisco i tifosi visto il rapido cambio, ma io sono qui per proseguire e migliorare la striscia vincente”.

“La società ha una strategia oculata di mercato e sta cercando di rinforzare la Juventus per renderla ancora più competitiva in Italia e in Europa”. Immancabile poi il riferimento ad Andrea Pirlo, allenato già al Milan, con il quale i rapporti non sono dei migliori.

Ma su questo il tecnico livornese ha precisato: “Con Pirlo ho un ottimo rapporto. Non ci sono mai stati problemi e mai ho messo in discussione le sue qualità, anche perchè sarei stato un matto. Sono fortunato a ritrovarlo dopo tre anni”. Nessuno stravolgimento quindi anche perché non è intenzione di Allegri stravolgere un gioco che funziona, “solo piccoli accorgimenti per aiutare la squadra a continuare a fare grandi cose”.

Prima di Allegri aveva parlato l’ad del club bianconero, Beppe Marotta, che presentando il nuovo tecnico, ha voluto ringraziare Antonio Conte: “Quello che è stato fatto in questi tre anni è stato qualcosa di storico. L’esperienza di Conte è stata assolutamente positiva e lo ringrazio per quanto ha fatto per la Juventus”.

All’allenatore salentino Marotta ha augurato il miglior futuro possibile, “perché è un vincente” e ha voluto ricordare che la Juventus ha “cercato fino all’ultimo di tenersi stretto Conte”. Chiuso il ciclo Conte, si apre secondo Marotta una nuova fase, e la scelta di Allegri, ha spiegato l’ad, seppur presa in fretta, è stata dettata dalla volontà “di continuare a vincere”.

Roma vs Juventus - Serie A Tim 2013/2014Addio a Antonio Conte. La conferma ufficiale l’hanno data, contestualmente, il presidente Andrea Agnelli e il tecnico pubblicando i rispettivi reciproci “grazie” sul sito della società.

Andrea Agnelli ha detto “Grazie Antonio” con una lettera pubblicata sul sito. Antonio Conte lo ha fatto con un intervista-video sul suo profilo-twitter del sito bianconero. E nell’intervista il suo primo pensiero e “enorme grazie” non è al presidente o alla società, ma “ai ragazzi per quello che mi hanno dimostrato negli anni da allenatore. Abbiamo fatto qualcosa di storico, che niente e nessuno potrà mai toglierci”.
La notizia ha sconvolto tutti. Non solo l’ambiente bianconero, ma il mondo del calcio italiano in generale. Buffon dice: . “È una decisione inaspettata, un fulmine a ciel sereno, ma vedendo le parole che sono state adoperate e i toni molto pacati, sia da parte del mister che della società, si capisce che in maniera congiunta si è arrivati a questa decisione, senza strappo, evidentemente è qualcosa che covava da un po’ di tempo a questa parte e che ha trovato l’epilogo oggi”.

“Il mister è sempre rimasto il solito fino all’ultimo. Ha onorato il suo posto di lavoro fino alla fine. Ma se sentite le sue parole le motivazioni vanno cercate dentro di lui.
La Juve è cresciuta come squadra e società. Abbiamo un grande staff dirigenziale e per noi e per i tifosi deve essere un grande punto di riferimento. Abbiamo perso un personaggio unico ma non scordiamoci che ci sono giocatori di valore, un grande presidente e dirigenti di prima fascia. Certo sarà dura, ma abbiamo le carte in regola per fare bene. Allegri e Mancini?

Adesso per me è prematuro fare il toto allenatore anche perché sono in vacanza. Se guardiamo la carriera di Allegri e Mancini sono curriculum di primo ordine e che hanno vinto gestendo grandi allenatori. Se ho sentito Conte? No, perché ha il telefono spento ma gli ho mandato un messaggio ma non mi ha risposto”.
Poi Buffon chiude così sul possibile tecnico: “Juve con meno certezze? È un rischio che non esiste perché ci sono dati di fatto concreti. Oronzo Canà non verrà alla Juve”.

vidalUn’ora e mezza o poco meno alla supersfida tra Juventus e Real Madrid. La quarta giornata del girone di Champions ripropone le due big una contro l’altra a distanza di due settimane dall’ultima, discussa, sfida. Al Bernabeu il Real ebbe la meglio tra le polemiche: un 2-1 che in casa Juventus ancora brucia e che i bianconeri vorranno sicuramente vendicare stasera davanti al proprio pubblico.

Conte ripropone il modulo di Madrid con la difesa a 4 e il tridente offensivo: Bonucci prende il posto dello squalificato Chiellini mentre Asamoah dovrebbe agire nell’inedito ruolo di terzino sinistro. In attacco Llorente vince il ballottaggio col rientrante Quagliarella. Ecco le formazioni della partita:
Juventus (4-3-3): 1 Buffon, 4 Caceres, 19 Bonucci, 15 Barzagli, 22 Asamoah, 23 Vidal, 21 Pirlo, 6 Pogba, 10 Tevez, 14 Llorente, 8 Marchisio. (30 Storari, 5 Ogbonna, 11 De Ceglie, 13 Peluso, 33 Isla, 12 Giovinco, 27 Quagliarella): All.: Conte.
Real Madrid (4-3-3): 1 Casillas, 17 Arbeloa, 2 Varane, 4 Sergio Ramos, 12 Marcelo, 6 Khedira, 14 Xabi Alonso, 19 Modric, 11 Bale, 9 Benzema, 7 Cristiano Ronaldo. (25 Diego Lopez, 3 Pepe, 15 Carvajal, 22 Di Maria, 23 Isco, 24 Illarramendi, 21 Morata). All.: Ancelotti.
Per le agenzie di scommesse favorita stasera la Juventus, la vittoria bianconera è pagata 2.40 mentre quella blanca 2.75. Il segno X è dato invece a 3.50

Dirige l’inglese Webb, calcio d’inizio alle ore 20:45. Previsto il tutto esaurito allo Juventus Stadium.

 

contePoco più di 24 ore alla supersfida di domani dello Juventus Stadium: i bianconeri di Antonio Conte affronteranno il Real Madrid di Ancelotti nella quarta partita del girone di Champions League. Quasi un’ultima spiaggia per la Juventus che dovrà per forza fare risultato domani se non vuole vedere fuggire il classifica il Galatasaray, impegnato contro il Copenaghen.

Conte sa bene l’importanza di questa partita e carica i suoi in conferenza stampa. In casa Juve giocatori e tifosi ancora hanno negli occhi la gara del Bernabeu quando il Real Madrid si impose per 2-1: fu una bella partita quella della Juventus ma un rigore contestato e un rosso ingiusto a Chiellini frenarono i bianconeri che in 11 contro 11 avevano dimostrato di poter fare male alla squadra di Ancelotti.

Di sicuro ricordare la partita d’andata caricherà ancora di più i giocatori della Juventus che domani sera non possono proprio fallire l’appuntamento, Conte ne è consapevole e in conferenza stampa dichiara: ”Inutile nascondersi, è una partita fondamentale per il nostro cammino in Europa. È una bellissima vigilia, da goderci nel migliore dei modi, apprezzandone tutte le sfumature. Affrontiamo una grande squadra, dobbiamo convivere e sopportare le pressioni. Tornare a vivere partite come queste ci deve rendere orgogliosi”.

 

conteSeconda vittoria consecutiva per la Juventus e seconda vittoria consecutiva senza subire gol. Una vera a propria novità per questa Juventus che dall’inizio di stagione non era mai riuscita a mantenere la porta inviolata per 180 minuti di fila. Ha di che essere soddisfatto Antonio Conte che tra Genoa e Catania ha rivisto a sprazzi la sua vera Juve, quella che dominava e mordeva l’avversario che è riuscita a vincere due campionati di fila. Il primo tempo della partita di domenica scorsa e i secondi 45 minuti di ieri sono stati convincenti, certo c’è ancora qualche disattenzione di troppo in difesa ma non aver preso gol in due partite è un segnale di solidità ritrovata.

Prosegue invece il momento difficile del Catania che per il terzo anno di fila esce sconfitta dallo Juventus Stadium, un buon primo tempo non è servito agli uomini di De Canio a far male ad una Juve che ad un certo punto sembrava anche sul punto di poter capitolare. Troppo solo Berghessio in attacco e le assenze di Barrientos Plasil e Izco si sono fatte sentire. I punti in classifica restano 6.

Visibilmente soddisfatto Conte che a fine partita commenta le ultime gare bianconere: ”Due prestazioni positive e avevamo anche bisogno di non subire gol per due partite: il primo anno ne abbiamo presi 20 in tutto, la scorsa stagione 22, mentre ora siamo già a 10. Un po’ insolito, anche perchè la difesa è sempre stata la nostra miglior arma. E poi c’era bisogno di scrollarsi di dosso le sconfitte con Fiorentina e Real Madrid”.