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jayadamsJay Adams l’uomo che ha trasformato un passatempo in uno degli sport più spettacolari al mondo è morto all’età di 53 anni per un infarto mentre si trovava in Messico in vacanza.

Aveva cambiato vita dopo i problemi con la giustizia – Questa vacanza arrivava dopo diversi anni di problemi con la giustizia. Jay Adams, infatti, era finito in prigione per aggressione. Inoltre, stava combattendo contro la dipendenza dalla droga. Allen Sarlo, che stava trascorrendo questa vacanza con lui, ha assicurato:”Aveva davvero cambiato vita ormai”.

Adams non si sentiva bene giovedì sera, perciò ha deciso di andare a letto presto. All’alba di venerdì, la moglie Tracy ha chiesto aiuto ad Allen Sarlo e ad altri amici che erano andati a fargli visita. La donna ha spiegato che Jay stava soffocando nel sonno e non riusciva a respirare. È giunta sul posto un’ambulanza che lo ha portato in ospedale, dove è stata annunciata la morte.

Storico membro dei Z-Boys, gruppo di giovanissimi surfisti che all’inizio degli anni Settanta cominciò a mettere a punto nuove tecniche con lo skateboard grazie a incursioni ‘illegali’ nelle ricche piscine dei ricchi di Beverly Hills, la sua storia è stata raccontata nel documentario ‘Dogtown and Z-Boys’ e ha ispirato il film ‘Lords of Dogtown’ (la sua parte era interpretata dall’attore Emile Hirsch).

Adams ha sempre rifiutato il denaro e la pubblicità che ruotavano attorno al suo sport e questo lo ha reso ancora di più un’icona
Adams faceva parte del gruppo degli Z-Boys ed era ritenuto uno dei boarders più influenti della storia dello skate, fu anche grazie alle sue geste che lo skateboard passò da semplice passatempo ad essere uno degli sport più spettacolari

Diapositiva25Sabato 17 maggio giornata mondiale contro l’Ipertensione, ma sappiamo cos’è?, è un disturbo della circolazione sanguigna caratterizzato dall’aumento stabile della pressione arteriosa, ovvero la pressione esercitata dal sangue sulle arterie. E’ uno dei più gravi fattori di rischio per lo scatenarsi di patologie molto gravi come infarto, insufficienza renale, ictus, infarto.

L’ipertensione è generalmente asintomatica ed è responsabile del 14% della mortalità e del 7% delle disabilità mondiali!!!! Sono numeri impressionanti e, non si capisce come mai una parte importante della popolazione prenda il problema con indifferenza sconcertante.

Secondo alcuni studi l”ipertensione è sempre più presente anche tra i giovani, i principali fattori di rischi sono gli stili di vita, il fumo, l’obesità, disturbi del metabolismo gluco-lipidico, fattori ambientali come l’abuso di alcol e di bevande stimolanti, l’utilizzo di cibi precotti e ricchi di sodio, lo stress da disoccupazione, l’uso eccessivo del computer.

In tutte le città ci saranno iniziative e sarà possibile effettuare il controllo della pressione, tra i tanti evidenziamo: Sabato 17 maggio i camici bianchi del Policlinico Agostino Gemelli saranno  protagonisti della tappa dedicata agli Internazionali d’Italia ‘Tennis & Friends dove sarà possibile  sottoporsi gratuitamente ai controlli della pressione arteriosa o approfittare per avere consigli sulla dieta personalizzata più appropriata da seguire. A supportare il messaggio sull’importanza di uno stile di vita sano anche personaggi del mondo dello spettacolo, della cultura, e dello sport che si sottoporranno ai test clinici nell’area sanitaria .

Per la sua decima edizione, grazie al supporto della Croce Rossa Italiana, saranno allestite in tutto il territorio nazionale numerose postazioni mediche per dare l’opportunità a tutti i cittadini di effettuare il controllo gratuito della pressione. Sarà possibile eseguire gli accertamenti, senza necessità di impegnativa, anche presso gli ambulatori e i centri ospedalieri specializzati messi a disposizione per la giornata e in tutte le farmacie aderenti all’iniziativa. In ognuna di queste sedi sarà possibile ritirare del materiale informativo e divulgativo sui rischi causati dalle cattive abitudini e su un corretto stile di vita, e ricevere indicazioni importanti su come effettuare in modo corretto la rilevazione della pressione a casa propria.

Alla Giornata Mondiale contro l’Ipertensione Arteriosa hanno aderito: la Croce Rossa Italiana, la Rai, la Federazione Ordini Farmacisti Italiani (FOFI), Federfarma, Utifar e Assofarm.

Chiara Bano quattordicenne di Padova è morta a causa di un infarto mentre era al campo scout a Bagolino nel bresciano, tra lo sgomento dei compagni che non l’hanno mai lasciata sola. La ragazzina affetta da una malformazione cardiaca congenita ad un certo punto si è accasciata, subito sono stati chiamati i soccorsi.

I compagni del campo scout non hanno mai lasciato sola Chaira Bano fino a quando non è stata portata in ospedale dove è stata ricoverata e immediatamente sottoposta ad intervento cardiaco. Sul luogo dove è avvenuto il malore sono intervenuti ambulanza, automedica e elicottero.

Purtroppo non c’è stato nulla da fare Chiara Bano è morta dopo aver lottato per 12 ore tra la vita e la morte, la ragazzina era già in precedenza stata operata al cuore per i suoi problemi cardiaci congeniti.

Proprio stamattina è giunta la notizia della prematura scomparsa dell’attore italo-americano James Gandolfini, all’età di 51 anni, diventato famoso come attore protagonista della famosa serie televisiva I Soprano’s. Da indiscrezioni di queste ore, pare che l’attore James Gandolfini sia deceduto, a causa di un infarto, proprio in Italia. Difatti si trovava a Roma con la famiglia, in quanto sarebbe dovuto intervenire come ospite al Mostra del Cinema di Taormina.

La notizia ha davvero scosso tutti, l’attore James Gandolfini ha interpretato il mafioso depresso ne I Soprano’s per oltre 10 anni, lanciandolo tra le star di Hollywood più amate. Dopo aver partecipato al film “Zero Dark Thirty”, incentrato sulla cattura di Osama Bin Laden, ultimamente stava preparando un’altra serie televisiva, intitolata ‘Criminal Justice’, sempre per la rete americana HBO, che aveva già prodotto i Soprano’s.

Lascia la moglie, sposata in seconde nozze, e due figli, di cui uno nato dal primo matrimonio.

Rovigo – Domenica mattina aveva un appuntamento in parrocchia, così le due figlie sono andate a svegliarlo ma l’hanno trovato morto, probabilmente colpito da un infarto mentre dormiva. E’ morto nel sonno Paolo Tesi, 45enne ingegnere di Rovigo che dal 2000 lavorava alla FemiCz, oltre che essere una persona molto impegnata nella parrocchia del Duomo e un tifoso sfegatato della Rugby Rovigo. Paolo Tesi era un ingegnere elettronico, lascia due figlie di 17 e 12 anni.

Paolo Tesi – ingegnere con la passione per il Rugby e la parrocchia

Sono tutti sconvolti in paese, soprattutto il parroco della parrocchia del Duomo, che la sera prima aveva parlato al telefono con Paolo: “C’eravamo sentiti al telefono verso le 10 di sabato sera affinchè tutto fosse pronto per l’incontro spirituale del mattino al Centro Mariano con le suore. Non ci posso credere. Una persona meravigliosa, mite e disponibile, che bisognava fermare tanto era generosa. Avevamo un legame eccezionale”.

Passato il pericolo per  Michele Zarrillo, che dopo l’ infarto rassicura così i fans. “Cari amici, come molti di voi avranno appreso ho subito un danno fisico molto importante. Dopo il timore iniziale, per i giorni passati in terapia intensiva, le mie condizioni di salute sono tornate ad essere, per il momento, sotto controllo”.

La settimana scorsa, Zarrillo, dopo aver accusato una fitta allo stomaco e un forte dolore al petto è stato portato d’urgenza al Sant’ Andrea dove, ricoverato per infarto, è stato sottoposto a terapia intensiva. Tante le persone che hanno contattato l’ospedale per informarsi sul suo stato di salute. Il cantante:  “Voglio esprimere la mia gratitudine per la vicinanza e l’affetto sincero che ho sentito in questi giorni e spero di poter ringraziare tutti presto personalmente. Scusate il ritardo, ma ritenevo di dover parlare solo a fronte di notizie certe”.

chili-in-piuDallo studio condotto dall’epidemiologa statunitense Katherine Flegal, i chili in più potrebbero prevenire i rischi d’infarto. Lo studio, realizzato in collaborazione con il National Centre For Healt Statistic del Maryland, prende in considerazione l’indice di massa corporea, IMC o BMI. Lo studio nonostante la rivelazione che appare alquanto paradossale punta l’attenzione nei confronti del controllo del peso, ribadendo la tesi secondo cui l’obesità rappresenta un problema sociale alquanto allarmante visto che ogni anno si registra un numero in aumento di morti a causa di patologie legate al sovrappeso.

La stessa dottoressa Flegal, già qualche anno fa aveva condotto uno studio in cui si avanzava l’ipotesi che un leggero sovrappeso, pochi chili e un indice di massa corporea di poco superiore ai valori ottimali presentati dall’Organizzazione mondiale della Sanità, potevano aiutare l’organismo a proteggere il cuore dal rischio infarto. In base a tale ipotesi, il grasso può proteggere l’organismo durante i periodi di malattia che sono conseguenza di un minore appetito. Lo studio della dottoressa Flegal, non raccomanda alle persone di ingrassare o di non tenere sotto controllo il proprio peso, dal momento che la comunità scientifica mondiale considera l’obesità un problema da non sottovalutare.