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Impatto

news_55079_poveriCrollano le speranze i numeri sono drammatici, cifre che certificano la recessione. I segnali c’erano tutti già da qualche giorno, ma adesso l’Istat ha messo nero su bianco il pessimo andamento della nostra economica, una “crescita zero”.

Nella stima preliminare dell’Istat sul Pil del secondo trimestre la flessione è stata pari a -0,2% rispetto al trimestre precedente. Su base annuale la flessione è pari a -0,3%.
Dopo due trimestri consecutivi col segno meno del Pil, l’Italia tecnicamente ritorna in recessione. L’ultimo dato positivo risale al quarto trimestre del 2013 (+0,1%) dopo una striscia ininterrotta di segni meno iniziata nel terzo trimestre 2011. Il livello del Pil nel secondo trimestre del 2014 risulta essere il più basso dal secondo trimestre del 2000, ovvero da 14 anni.

Il calo, sottolinea l’Istat, è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto in tutti e tre i grandi comparti di attività economica: agricoltura, industria e servizi. Dal lato della domanda, il contributo alla variazione trimestrale del Pil della componente nazionale al lordo delle scorte risulta nullo, mentre quello della componente estera netta è negativo.

“Il Pil italiano peggiore delle attese ritarda di nuovo la ripresa e avrà un impatto negativo sulle finanze, ma è troppo presto per fare valutazioni sul deficit”, così il portavoce del commissario Ue all’economia commentando il calo del Pil.

La produzione industriale a giugno torna a salire, in rialzo dello 0,9% rispetto a maggio, quando era risultata in netto calo. Lo rileva l’Istat. Si tratta dell’aumento mensile più forte da gennaio. Il dato è positivo anche su base annua, in crescita dello 0,4%.

L’incremento congiunturale era atteso, ma supera le previsioni di gran parte degli analisti, che si attestavano tra +0,7% e +0,8%. L’Istat parla di “un dato positivo” e “di rimbalzo” a confronto con maggio, che, come “sembrano confermare i dati”, spiega, è stato negativamente influenzato dal ponte di venerdì 2 maggio, innescato dalla festività del primo, seguita dal weekend.

La Nasa è pronta per una nuova missione che vede l’uso delle sonde gemelle Grail, Ebb e Flow,che dopo mesi trascorsi nell’orbita lunare hanno portato a termine la loro attività e si preparano all’impatto sul suolo della Luna, su una montagna vicino al Polo Nord lunare, nei pressi del cratere Goldschimdt. La missione è in programma lunedì 17 dicembre alle 12.28. Le sonde Ebb e Flow sono state lanciate in orbita nel settembre del 2011 all’interno della missione Grail, Gravity Recovery and Interior Laboratory, ed hanno permesso di conoscere meglio la struttura interna e la composizione della Luna. L’impatto sulla Luna delle sonde gemelle Grail sarà una discesa controllata, nella quale entrambi i veicoli spaziali si schianteranno sulla superficie lunare ad una velocità di oltre 6.000 chilometri all’ora. Le sonde Grail hanno quindi permesso di realizzare la mappa del campo gravitazionale di un corpo celeste con la più alta risoluzione mai ottenuta fino ad ora, e tale mappa fornirà una migliore comprensione su come si sono formati ed evoluti la Terra e gli altri pianeti rocciosi del Sistema Solare. Nell’ultima missione che vedrà protagoniste Ebb e Flow esse eseguiranno un esperimento importante: accenderanno i motori principali fino a quando i serbatoi del propellente saranno vuoti, per determinare la quantità di carburante rimasto, un test che aiuterà gli ingegneri della Nasa nel validare modelli informatici di consumo del carburante, per poter migliorare le previsioni del fabbisogno di combustibile per le future missioni spaziali.