Libera Scuola dei Popoli Padani, svanisce il sogno di Umberto Bossi, la Scuola Bosina di Varese nata nel 1998 da un progetto educativo in area leghista promosso da Manuela Marrone, moglie di Umberto Bossi, ha ufficialmente sospeso le lezioni.

La scuola di fatto ha chiuso in attesa della nomina di un liquidatore, entro fine mese.
Per i gestori dell’istituto non statale la situazione, era diventata praticamente insostenibile dopo aver preso atto dell’elevata situazione debitoria. Così il nuovo anno scolastico non partirà nemmeno per le classi quarta-quinta elementare e terza media, per le quali la scorsa settimana si era deciso che avrebbero lavorato alcune insegnanti a titolo volontario: dopo questa decisione, infatti la gran parte dei genitori dei bambini rimasti iscritti ha deciso di cambiare scuola per avere certezze.

Ora il cda della Bosina, di cui fa parte anche la signora Bossi, metterà in liquidazione la società per ripianare i debiti e cercare eventuali finanziamenti per un nuovo progetto educativo per i prossimi anni scolastici.

Si chiude così un’epoca, quella del sogno di una scuola basata sul senso di appartenenza e attaccamento alle tradizioni locali.
Un sogno che avrebbe potuto continuare se, dopo la chiusura in perdita del bilancio nel 2008 per quasi 500mila euro e la successiva elargizione, tra il 2009 e 2010, di 800mila euro provenienti dal Fondo ministeriale per la tutela dell’ambiente e la promozione e lo sviluppo del territorio, si fosse sfruttata l’occasione per pareggiare i conti e ripartire di slancio, all’insegna della spending review e di un timone ben saldo alla guida della nave.

Ora il cda della Bosina, di cui fa parte anche la signora Bossi, metterà in liquidazione la società per ripianare i debiti e cercare eventuali finanziamenti per un nuovo progetto.