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accordo grecia germaniaLa Grecia si sta precipitando verso un default se non riuscirà a mettere le mani su qualche soldo proveniente dal forziere del piano di salvataggio al più presto. I principali punti che impediscono un accordo, sono in primo luogo le pensioni e le riforme del mercato del lavoro, in cui le priorità del governo guidato da Syriza sono molto in contrasto con il resto d’Europa. Ma se potesse essere condotta prima che il paese finisca i soldi del tutto, una risposta a questo potrebbe essere un referendum su un qualsiasi accordo di salvataggio.


C’è una grande contraddizione nell’opinione pubblica grec
a che un referendum potrebbe denotare: il paese è fortemente contro l’austerity e fortemente pro-euro. C’è qualche problema quindi nel modo di pensare Greco. Nonostante l’incredibile pressione economica che la Grecia ha avuto in questi ultimi anni – su una scala molto simile alla Grande Depressione ( http://it.wikipedia.org/wiki/Grande_depressione ) – il sostegno per lasciare l’euro è ancora basso. I sondaggi suggeriscono che circa due terzi dei greci vogliono restare nell’euro.

Ma qualcosa come quattro quinti dei greci vogliono anche rifiutare il Memorandum d’Intesa (l’accordo di austerità e riforme strutturali, che la Grecia ha accettato per accedere ai fondi di salvataggio). Ci sono quindi molte contraddizioni quindi, sia tra i potenti Greci, tra un Varoufakis non poi così tanto rispettoso nei confronti dei suoi colleghi tedeschi, e anche da parte dalla popolazione, che non sa proprio cosa fare, in quanto come abbiamo visto, le idee non sono poi così chiare.

E’ abbastanza chiaro ora che questi due punti di vista sono sostanzialmente incompatibili. Syriza è stato eletto su delle fondamenta che auspicavano la fine dell’austerità, mentre la Grecia è rimasta nell’euro, suggerendo che questo sarebbe negoziabile. Ma quattro mesi dopo che sono stati eletti, è chiaro che nessun altro ministro delle Finanze in Europa sia d’accordo con ciò che Syriza sta sbandierando.

Tuttavia, Bloomberg ha affermato questo Mercoledì che il ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schaeuble ora supporta un referendum sul piano di salvataggio della Grecia. C’è un chiaro ritorno verso la Grecia per il resto dell’Eurogruppo – se la Grecia scegliesse il piano di salvataggio o meno, Schaeuble e gli altri non potranno lavarsi le mani e dire che non hanno costretto il paese a fare qualcosa.

Il primo ministro greco Alexis Tsipras
ha già promesso di indire una votazione nel caso non si potesse negoziare un accordo che sia coerente con le sue promesse elettorali. Intanto, la coppia EUR/USD ha un nuovo rally, avvicinandosi infatti al livello molto resistivo di 1.14, volando di ben 50 pips in questo torrido pomeriggio di maggio.

La Grecia ha ora Tsipras in cima. E va bene. Ma purtroppo il debito non se ne va da nessuna parte e questo l’Europa lo sa bene. Il fatto è che si sta avvicinando l’ennesima scadenza e non si vedono ulteriori miglioramenti della situazione economica, il che significa che conseguenze pesanti possono arrivare da un momento all’altro.

Tsipras però dice subito che non ha bisogno di soldi, ma solo di tempo. La situazione è recuperabile in Grecia, ma richiede gli spazi necessari per riuscire a generare abbastanza denaro e rientrare dal debito accumulato con l’unione europea. L’accordo parte perciò tutto in salita, già con numerosi ritardi e richieste di denaro nell’intento di cercare una valida posizione solida in un ambiente greco molto difficile. Wolfgang Schauble, il ministro delle finanze tedesco, ha espresso il suo grande scetticismo sulla questione. L’intero modo di governare della Grecia è stato definito irresponsabile, difficile se non impossibile da recuperare con i rapporti europei.

Sapin, il ministro delle finanze Francese invece è più positivo. L’obiettivo di maggiore importanza è quello di trovare un accordo, come espresso da lui. La situazione economica è già parecchio in bilico in Grecia ed in particolare in Atene, e farla uscire dall’Euro come conseguenza comporterebbe una situazione di grave pericolo per lo Stato: non risolverebbe nulla almeno secondo il suo punto di vista ed altri.

“Mi sembra una grande partita di Poker con il nuovo governo” ha definito Schauble, il quale in effetti si trova in un gruppetto di 18 eurozone di cui la maggior parte è nauseata o scettica della situazione in Grecia. I positivi al singolo accordo o aperti al discorso sono ben pochi, e Tsipras dovrà perciò scegliere bene le parole da dire per evitare un brutta uscita dall’Europa.
La stampa greca non ha definito la Germania come uno Stato sincero. Ha più volte rivolto critiche nel senso della propaganda nazista, ma il ministro tedesco ha risposto che tali insulti non comportano nessuna conseguenza. Quello che si vuole è che la Grecia torni uno stato stabile economicamente e nient’altro.

Calciomercato Catania – Nonostante la stagione non sia ancora terminata, il Catania ha messo a segno il primo colpo del suo calciomercato per il prossimo anno. La dirigenza siciliana ha infatti ingaggiato il calciatore Sebastian Eduardo Leto, un altro giocatore argentino che va così ad aggiungersi alla ricca comunità argentina presente nello spogliatoio del Catania.

Calciomercato Catania – Leto vittorioso in Grecia

Leto, per chi non lo conoscesse, è un centrocampista classe 1986 che ha giocato le sue ultime stagioni in Grecia, prima con l’Olympiakos e successivamente col Panathinaikos. Proprio con quest’ultima squadra, ha vinto due titoli nazionali e la coppa di Grecia. A gennaio del 2013 ha rescisso il contratto, venendo così tesserato dal Catania.

Grecia-donna-bruciata-dopo-tentato-stuproAncora un caso di femminicidio si è verificato nelle ultime ore imponendosi tra le varie notizie di cronaca nera. Ancora una volta una donna è caduta vittima della violenza bruta di un uomo, in questo caso di più uomini, ancora una volta la ferocia maschile causa la morte di una donna, ancora una volta la violenza sulle donne suscita orrore e scuote l’opinione pubblica a livello mondiale. Cambia lo scenario ma ancora una volta la vittima è una donna, mentre i carnefici sono gli uomini. Una donna greca di 32 anni è stata bruciata viva da un gruppo di due o tre sconosciuti che hanno tentato di violentarla mentre faceva ritorno a notte fonda a casa. L’omicidio della donna è avvenuto nella città di Xanthi, nel nord-est della Grecia. Secondo le prime ricostruzioni fatte dalla polizia locale, la donna è stata aggredita da due o tre uomini nell’androne del palazzo dove abitava con la famiglia, nel centro della città. Prima di fuggire gli aggressori hanno cosparso la vittima di benzina e le hanno dato fuoco. La polizia indaga per rintracciare i criminali.

Sono state rese note le liste dei convocati delle squadre del Gruppo A della prima fase di Euro2012, che appare come il più debole anche se ci sono la Polonia padrona di casa, la Russia semifinalista quattro anni fa, la Grecia campione d’Europa nel 2004 e la Repubblica Ceca semifinalista otto anni fa.

La Polonia sacrifica tre giocatori, che hanno fatto parte del gruppo dei pre-convocati che ha svolto la preparazione a Lienz (Austria): uno di questi è il difensore del Torino Glik. La squadra polacca deve rinunciare anche al secondo portiere Fabianski, riserva di Szczesny anche all’Arsenal, e promuove il 19enne centrocampista del Legia Varsavia Wolski, già nel mirino del Borussia Dortmund bicampione di Germania, in cui militano i tre giocatori chiave di una delle squadre ospitanti: il difensore Piszczek, il centrocampista Blaszczykowski e l’attaccante Lewandowski.

Il c.t. Franciszek Smuda ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Szczesny (Arsenal), 12 Sandomierski (Genk), 22 Tyton (Psv Eindhoven).

DIFENSORI: 2 Boenisch (Werder Brema), 3 Wojtkowiak (Monaco 1860), 4 Kaminski (Lech Poznan), 13 Wasilewski (Anderlecht), 14 Wawrzyniak (Legia Varsavia), 15 Perquis (Sochaux), 20 Piszczek (Borussia Dortmund).

CENTROCAMPISTI: 5 Dudka (Auxerre), 6 Matuszczyk (Fortuna Dusseldorf), 7 Polanski (Mainz 05), 8 Rybus (Terek Grozny), 10 Obraniak (Bordeaux), 11 Murawski (Lech Poznan), 16 Blaszczykowski (Borussia Dortmund), 18 Mierzejewski (Trabzonspor), 19 Wolski (Legia Varsavia).

ATTACCANTI: 9 Lewandowski (Borussia Dortmund), 17 Sobiech (Hannover 96), 21 Grosicki (Sivasspor), 23 Brozek (Celtic Glasgow).

La Russia è la grande favorita del gruppo, ma ha un dubbio: chi gioca in attacco? Il c.t. Dick Advocaat, che lascerà la panchina russa alla fine della manifestazione per tornare al Psv Eindhoven, ha convocato 4 attaccanti di alto livello: il duo dello Zenit bicampione di Russia Arshavin-Kerzhakov, Pavlyuchenko e Pogrebnyak.

Advocaat ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Akinfeev (Cska Mosca), 13 Shunin (Dinamo Mosca), 16 Malafeev (Zenit San Pietroburgo).

DIFENSORI: 2 Anyukov (Zenit San Pietroburgo), 3 Sharonov (Rubin Kazan), 4 Ignashevich (Cska Mosca), 5 Zhirkov (Anzhi Makhchkala), 12 Alexei Berezutski (Cska Mosca), 19 Granat (Dinamo Mosca), 21 Nababkin (Cska Mosca).

CENTROCAMPISTI: 6 Shirokov (Zenit San Pietroburgo), 7 Denisov (Zenit San Pietroburgo), 8 Ziryanov (Zenit San Pietroburgo), 9 Izmailov (Sporting Lisbona), 15 Kombarov (Spartak Mosca), 17 Dzagoev (Cska Mosca), 18 Kokorin (Dinamo Mosca), 22 Glushakov (Lokomotiv Mosca), 23 Semshov (Dinamo Mosca).

ATTACCANTI: 10 Arshavin (Zenit San Pietroburgo), 11 Kerzhakov (Zenit San Pietroburgo), 14 Pavlyuchenko (Tottenham), 20 Pogrebnyak (Stoccarda).

Nella Grecia, alla terza partecipazione consecutiva alla fase finale, ci sono vecchie e recenti conoscenze del nostro campionato: il portiere del Palermo Tzorvas, l’ex difensore di Genoa e Milan Papastathopoulos (ora al Werder Brema) e l’ex centrocampista dell’Inter Karagounis (ora al Panathinaikos), presente nel trionfo di otto anni fa in Portogallo.

Il c.t. Fernando Santos ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Chalkias (Paok Salonicco), 12 Tzorvas (Palermo), 13 Sifakis (Aris Salonicco).

DIFENSORI: 2 Maniatis (Olympiacos), 3 Tzavellas (Monaco), 4 Malezas (Paok Salonicco), 5 Kyriakos Papadopoulos (Schalke 04), 8 Avraam Papadopoulos (Olympiacos), 15 Torosidis (Olympiacos), 18 Ninis (Panathinaikos), 19 Papastathopoulos (Werder Brema), 20 Holebas (Olympiacos).

CENTROCAMPISTI: 6 Makos (Aek Atene), 9 Liberopoulos (Aek Atene), 10 Karagounis (Panathinaikos), 16 Fotakis (Paok Salonicco), 21 Katsouranis (Panathinaikos), 22 Fortounis (Kaiserslautern), 23 Fetfatzidis (Olympiacos).

ATTACCANTI: 7 Samaras (Celtic Glasgow), 11 Mitroglou (Atromitos), 14 Salpingidis (Paok Salonicco), 17 Gekas (Samsunspor).

La Repubblica Ceca si basa su un’ossatura formata da Cech, con le sue parate tra i grandi protagonisti della cavalcata trionfale del Chelsea in Champions League, dal difensore del Bayer Leverkusen Kadlec, dal fantasista dell’Arsenal Rosicky e dal capocannoniere della fase finale del 2004 Baros. Attorno a loro c’è un buon gruppo di giovani.

Il c.t. Michal Bilek ha convocato i seguenti 23 giocatori:

PORTIERI: 1 Cech (Chelsea), 16 Lastuvka (Dnipro Dnipropetrovsk), 23 Drobny (Amburgo).

DIFENSORI: 2 Gebre Selassie (Slovan Liberec), 3 Kadlec (Bayer Leverkusen), 4 Suchy (Spartak Mosca), 5 Hubnik (Hertha Berlino), 6 Sivok (Besiktas), 8 Limbersky (Viktoria Plzen).

CENTROCAMPISTI: 10 Rosicky (Arsenal), 11 Petrzela (Viktoria Plzen), 12 Rajtoral (Viktoria Plzen), 13 Plasil (Bordeaux), 14 Piler (Viktoria Plzen), 17 Hubschman (Shakhtar Donetsk), 18 Kolar (Viktoria Plzen), 19 Jiracek (Wolfsburg), 22 Daride (Viktoria Plzen).

ATTACCANTI: 7 Necid (Cska Mosca), 9 Rezek (Anorthosis Famagosta), 15 Baros (Galatasaray), 20 Pekhart (Norimberga), 21 Lafata (Jablonec).

islanda-mutuiIn Islanda lo Stato ha deciso di aiutare i cittadini in difficoltà pagando loro il mutuo. Ecco, la notizia che mentre ci lascia a bocca aperta,  ci riempie anche di “sana” invidia, va data così: in modo diretto e senza fronzoli.

Ovviamente, non c’è nulla di divino. I miracoli, quelli veri, non avvengono mai con lo schiocco delle dita, ma si costruiscono con il tempo e la consapevolezza dei propri diritti. E uno di questi è il diritto a una vita dignitosa. Il popolo islandese ha acquisito da tempo questa consapevolezza. Perciò non ha esitato ad opporsi  ai  banchieri che gli volevano far pagare una crisi di cui non avevano colpa. Come? Decidendo di non pagare di tasca loro il debito estero contratto da politici e banchieri. I cittadini islandesi con questa ribellione  hanno evitato di sottostare a decenni di pesantissima austerity. Davanti a tanta determinazione, il governo non poteva fare altro che stare dalla loro parte. Con grande senso di responsabilità, ha capito che il peso del mutuo sul bilancio familiare era divenuto davvero insostenibile, anche in  considerazione del fatto che in Islanda la stragrande maggioranza dei mutui era stata contratta in valute straniere e, a causa della svalutazione della “Corona islandese”.  E così, è stato deciso di cancellare i mutui ipotecari dei cittadini in difficoltà, un’operazione che riguarda un islandese su quattro. Per questa operazione  il governo ha investito il 13% del PIL nazionale (come se il governo italiano stanziasse circa 250 miliardi di euro).

Una decisione coraggiosa, dunque, forse anche rischiosa ma che di sicuro ha pagato. Se lo stato islandese avesse scelto di pagare il debito seguendo il volere delle istituzioni sovranazionali (BCE, FMI), dell’Inghilterra e dell’Olanda, probabilmente adesso si ritroverebbe nelle stesse condizioni della Grecia.  Per fortuna,  invece, adottando questa misura non solo è stata salvata la casa di migliaia di famiglie, ma è stata data anche una grossa spinta alla ripresa del Paese.