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Nonostante le molte proteste dell’Aula, dopo una giornata piena di sospensioni, alla fine il governo Renzi è riuscito ad incassare l’ennesima fiducia e l’approvazione del decreto cosiddetto Sblocca Italia, già approvato dalla Camera. Il decreto perciò è diventato ora legge, grazie ai 157 voti favorevoli; sono stati 110 contrari e nessun astenuto.

Tante sono state le proteste dei senatori dell’opposizione, partite già questa mattina quando il presidente Grasso ha dato la parola al ministro Boschi. Infatti i senatori dei gruppi M5s avevano chiesto il non passaggio all’esame degli articoli del decreto legge. Grasso avrebbe dovuto far votare la richiesta, e non dar la parola alla Boschi. “Vergognatevi!” è stato urlato più volte dall’opposizione. Intanto, il ministro Boschi ha annunciato di porre la fiducia sulla votazione.

Ancora, dopo varie sospensioni, la seduta è ripresa e in serata, quando c’è stata la prima chiama, c’è stata di nuovo bagarre in aula. Il senatore M5s Sergio Puglia si è addirittura sdraiato sui banchi con le mani sporche di inchiostro – che dovevano imitare il petrolio, per protestare contro le trivellazioni. Nonostante il presidente Roberto Calderoli lo abbia richiamato più volte, in seguito anche altri senatori con le mani sporche hanno impedito ai colleghi di procedere alla votazione. “Non è tollerabile una cosa del genere. Chi è responsabile di questo comportamento ne subirà le conseguenze”, ha detto Calderoli – e dopo ha sospeso nuovamente la seduta.

Per evitare ulteriori problemi e polemiche, in via eccezionale ai senatori è stato concesso di votare la fiducia dal proprio posto.  “La nuova frontiera dell’ostruzionismo M5s è impedire fisicamente all’aula di votare il decreto Sblocca Italia. Questo si chiama squadrismo”, così ha parlato Francesco Scalia, senatore Pd. Alla fine, però, la fiducia è stata votata, e il decreto è diventato legge. Calderoli ha annunciato che gli oppositori sono stati deferiti.

Maria-de-Filippi-con-il-figlioPrima di ritornare in tv Maria de Filippi si gode una vacanza al mare. La rivista Oggi la ritrae in copertina mentre si diverte a bordo di una moto d’acqua insieme al figlio Gabriele.

In una rilassante chiaccherata parla anche della situazione critica che sta attraversando l’Italia.
Maria De Filippi: “Bisogna aver fiducia in Matteo Renzi”
Io spero che Matteo Renzi ce la faccia. E direi la stessa cosa con un leader di qualsiasi altra parte politica. Lo spero per gli italiani. Certo, la situazione è un disastro, lo vediamo ovunque. Ma bisogna aver fiducia.”
Inoltre, ha dichiarato che prima di criticare Matteo Renzi occorrerebbe dargli una possibilità, tenendo sempre ben presente che la situazione in cui l’Italia versa è molto difficile:

“Il punto non è se Renzi ce la fa o no. Il punto è: chi ce la farebbe, al posto suo, vista la situazione difficile in cui ci troviamo? Prima di cominciare con il solito copione italiano, vogliamo dargli il tempo di provare a fare qualcosa? È chiaro che la crisi non si poteva certo risolvere semplicemente dando ad alcune categorie di persone 80 euro al mese, sarebbe stato troppo facile.

Credo che non lo pensasse neanche lui. Comunque diamogli tempo. La gente si fida di lui. Non sopporto questa mania italiana di demolire il lavoro altrui a prescindere.”

Maria De Filippi ha parlato anche del figlio Gabriele, smentendo il gossip che lo vedrebbe fidanzato con una ragazza straniera:

“Mi spiace scalfire questo ritratto, ma Gabriele non è neanche fidanzato. Per ora sta con noi rompiscatole in famiglia. Le due storie importanti che ha avuto finora sono state con ragazze che ho conosciuto e che mi piacevano anche molto. Non c’è nessuna fidanzata straniera.”

berlusconi-arrabbiatoIn una riunione durata appena 45 minuti che è stata in realtà un monologo del leader Berlusconi che ha iniziato dicendo “Vi chiedo di non aprire il dibattito, la decisione è presa, dobbiamo mantenere i patti”.
“Grazie per essere stati con me in questi vent’anni, in cui mi avete dato sempre fiducia, continuate a darmela”.

“Il patto del Nazareno va onorato perché dopo le europee Renzi ha il consenso per procedere senza di noi e noi, sfilandoci, rischiamo di essere di fatto ininfluenti.”

Un rischio, quella della marginalizzazione di Forza Italia, che per l’ex premier si corre anche dividendosi al proprio interno. Dobbiamo dare l’immagine di un partito unito, coeso compatto, questo il senso del suo intervento.
Sul finire della riunione il senatore azzurro Augusto Minzolini, narrano alcuni presenti, si sarebbe avvicinato all’ex premier, di cui era e resta grande amico, per dirgli in faccia papale papale: “Guarda che tanto io il Senato non elettivo non lo voto”.

Tensioni a parte, la sostanza politica è che il Cavaliere ha rimesso in riga i suoi. Mal di pancia e anche forti restano, con un gruppo di dissidenti che per domani minaccia di fare una riunione. Ma Berlusconi ha deciso: la riforma del Senato va.

Il messaggio di Berlusconi è comunque chiaro: “Basta con le liti da spogliatoio che ci fanno perdere le elezioni”. Quanto alla riforma del senato, dice, “il testo è stato nettamente migliorato grazie al lavoro del capogruppo Paolo Romani”.