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Glacier-Express-1Un treno passeggeri è deragliato oggi in Svizzera, nel Canton Grigioni, a causa di una frana. Lo riferiscono i media svizzeri che parlano di un “grave incidente”. Non è ancora noto se vi sono vittime. Il treno è deragliato sulla linea tra Coira e St. Moritz in un luogo difficilmente raggiungibile, nei pressi di Tiefencastel.

Un treno passeggeri della Ferrovia retica (RhB) partito da St. Moritz e diretto a Coira è deragliato attorno all’una tra Tiefencastel e Solis, a pochi chilometri a est di Thusis.

Due vagoni sono caduti nel precipizio a lato dei binari, in un sito dove il fiume Albula ha scavato una gola profonda, a causa di una frana che ha coperto i binari. Uno è rimasto parzialmente rovesciato, mentre l’altro è scivolato più in basso. La Polizia cantonale grigionese parla di un incidente grave, senza fornire dettagli.

Sul posto si trovano i pompieri, la polizia, il soccorso alpino, il Care team Grischun e diversi elicotteri, almeno 4 della Rega, che stanno evacuando i passeggeri. Sul convoglio vi erano almeno 200 persone.

Rinforzi sono accorsi anche da Coira. Radio Grischa ha riferito anche anche di sommozzatori in azione, chiamati per intervenire nel caso in cui i dovessero finire nel fiume.

Nella regione sta piovendo sin da stamani.

Arthur Sandri, capo della Sezione federale frane, valanghe e bosco di protezione, ha dichiarato che questa estate le frane sono state particolarmente numerose a causa del maltempo, che ha impregnato d’acqua i pendii rocciosi, con il conseguente distacco di materiale e rocce.

image (4)Treviso- Una tragedia causata dal maltempo,  nell’area d’erba di fronte al Molinetto della Croda era in corso “la festa degli uomini” della Pro loco locale con un centinaio di partecipanti.
All’improvviso è arrivata una bomba d’acqua, che dalla collina si è abbattuta a valle coinvolgendo decine di auto e il tendone dove si svolgeva la festa, trascinando tutto verso il torrente Lierza, che già gonfio della piogge che si erano abbattute nella zona montuosa circostante, è esondato.

Sono almeno quattro i morti, tre i dispersi e circa 20 i feriti, di cui quattro in gravi condizioni. I feriti sono stati accompagnati negli ospedali di Vittorio Veneto e Conegliano. Le operazioni di soccorso sono state rese difficili soprattutto dall’impraticabilità della zona.

Sulla zona si sono concentrati oltre 40 carabinieri, fatti arrivare dalle compagnie che hanno operato con difficoltà per i soccorsi. Attivata anche la Protezione civile, con numerosi volontari che hanno collaborato alle ricerche dei dispersi.

L’Arma ha inoltre inviato mezzi con apparecchiature fotoelettriche per illuminare l’area, priva di ogni illuminazione, in maniera da rendere più agevoli le ricerche di chi mancava all’appello e per facilitare le operazioni di soccorso. Molti dei partecipanti alla festa sono stati allontanati con ambulanze, mezzi militari e con auto di amici e parenti che, appresa la notizia, si sono precipitati sul luogo della tragedia.

13270911_guerra-in-libia-in-tempo-reale-tradotto-da-al-jazeera-5E’ guerra a Tripoli. Quasi 100 morti e 400 feriti è il nuovo bilancio di due settimane di scontri nella sola capitale, dove le diverse milizie si contendono il controllo dell’aeroporto internazionale, in una prova di forza che non è solo territoriale e che si dimostra sempre più violenta.

Anche a Bengasi, in Cirenaica, si contano solo oggi almeno 38 morti in scontri tra forze speciali libiche e gruppi armati islamici. L’allarme è sempre più alto, tanto che dopo gli Stati Uniti, che ieri hanno evacuato tutto il personale dell’ambasciata, oggi anche Gran Bretagna, Germania, Olanda , Francia, Belgio, Turchia, Spagna e Malta,Regno Unito hanno invitato i propri concittadini a lasciare la Libia.

L’ambasciata italiana resta “aperta e operativa”, ma il governo ha disposto “da giorni un piano di tutela dei connazionali nelle zone più a rischio”: oltre 100 italiani che ne hanno fatto richiesta sono stati trasferiti fuori dal Paese, ha riferito la Farnesina.

Il sito della Farnesina “Viaggiare sicuri” sconsiglia “tassativamente” di recarsi a Bengasi o in Cirenaica e invita “i connazionali ad evitare temporaneamente viaggi anche nella capitale”. L’ambasciata a Tripoli resta comunque “aperta, operativa e sempre contattabile”.

“La nostra ambasciata – conferma la nota del ministero – continua ad assicurare il massimo impegno a tutela della collettività e degli interessi italiani in Libia”. Dal canto suo, l’Eni ha infatti reso noto che “le attività proseguono regolarmente”, pur monitorando “con attenzione l’evolversi della situazione”.

egitto-guerra-civile-370x275La Piattaforma Taksim  aveva invitato a manifestare pacificamente muniti di fiori e libri in Piazza Taksim, e in altre città del paese per ricordare  gli otto morti e oltre 8mila feriti, della feroce repressione di un anno fa.

Il centro di Ankara e di Istanbul dopo ore di scontri decine di feriti e centinaia di arresti, porta i segni della battaglia: il pugno di ferro del premier turco Recep Tayyip Erdogan ha trasformato il primo anniversario della grande rivolta di Gezi Park in una giornata di violenza. 

 Il premier Erdogan ha annunciato: “se manifestate sarete arrestati. Non potete occupare Taksim, come avete fatto l’anno scorso, dovete rispettare la legge. Se ci andate, è stato l’ avvertimento, alle nostre forze sicurezza sono state date istruzioni chiare e farà di tutto che è necessario”.

Così piazza Taksim è stata circondata  con camion dotati di idranti e 25.000 agenti pronti a intervenire. Ma incuranti del il divieto di Erdogan, migliaia di persone a Istanbul, Ankara, Antalya, Adana e in altre città sono scese in piazza. Le forze anti-sommossa sono intervenute con brutalità usando lacrimogeni, cannoni ad acqua e pallottole di gomma per impedire che i manifestanti si avvicinassero alla piazza. Secondo alcune fonti i feriti sarebbero più di cento.

Anche i giornalisti sono stati presidi mira dalla polizia, ad Ankara un fotoreporter italiano, Piero Castellano, e’ stato colpito da un candelotto  lacrimogeno esploso dalla polizia turca che è intervenuta con la forza nel pomeriggio ad Ankara contro una manifestazione organizzata nel primo anniversario della rivolta di Gezi Park. Il giornalista italiano è già stato dimesso dall’ospedale e sta bene.

Al direttore del quotidiano Evrensel, Erdal Imrek, invece un agente ha spruzzato gas urticante direttamente in faccia. Il corrispondente della Cnn Ivan Watson è stato arrestato in diretta da un gruppo di poliziotti in borghese, liberato dopo mezzora ha detto di essere stato picchiato.

Roma – Tra la notte di venerdì e la mattinata di sabato, 4 uomini sono stati gambizzati a Roma, o comunque feriti da colpi di arma da fuoco. Il primo episodio è avvenuto nella notte di venerdì, quando un uomo di 30 anni è stato gambizzato in strada a Marina di San Lorenzo, sul litorale romano. L’uomo ha precedenti di droga ed è possibile che si sia trattato di un regolamento di conti.

Roma – ferito capo storico Ultras Lazio

Un altro agguato è avvenuto a Nettuno, dove un uomo è stato ferito ad una mano con un colpo di pistola dopo aver avuto un litigio per questione di viabilità. Infine, questa mattina due uomini sono stati gambizzati da due aggressori a bordo di una moto. Uno dei feriti è Fabrizio Toffolo, capo storico degli ultras della Lazio, che è stato colpito all’inguine. Entrambi i feriti sono stati potati in ospedale.

Incidente mortale – E’ tragico il bilancio dell’incidente stradale avvenuto oggi sulla statale 647 a Lucito, in provincia di Campobasso. Inizialmente la notizia dava 5 morti, ora invece pare che i morti siano 3 e 4 i feriti. Secondo le prime ricostruzioni, nell’impatto sarebbero coinvolti un camion, un autobus di linea e un paio di auto.

Incidente Lucito – bilancio provvisorio

Per ora il bilancio è ancora provvisorio e siamo in attesa di ulteriori notizie sulla vicenda: poco dopo l’incidente, sul posto sono intervenuti i soccorsi, al seguito di forze dell’ordine e vigili del fuoco per sincerarsi della situazione. Una delle vittime si chiama Orgenta Gianfelice, donna di 69 anni residente a Castelmauro che viaggiava sul pullman in prima fila, scaraventata fuori al momento dell’impatto. Le altre due vittime sono ancora da identificare. L’incidente sarebbe stato causato dal camion, che nel tentativo di superare un auto è finito contro il pullman.

Esplosione con morti e feriti – Ancora sangue in Pakistan, dove questa mattina sono morte 11 studentesse a causa di una bomba piazzata su un autobus dell’università femminile Sardar Bahadur Khan situata a Quetta, una città nel Pakistan sud occidentale. A riferirlo è Atique Khan, funzionario di polizia pakistano che ha reso nota la notizia: “Confermo che 11 studentesse sono state uccise e più di 17 ferite”.

Pakistan – studentesse in gravi condizioni

E il racconto della tragedia si fa ancora più agghiacciante quando viene spiegato cosa sia accaduto veramente sull’autobus: “La bomba è esplosa appena le studentesse e le insegnanti sono salite sull’autobus per andare dall’università al centro città”. Le studentesse decedute sono dunque 11, ma il numero potrebbe aumentare con il passare del tempo visto che alcune persone sono ferite e in gravi condizioni. Secondo le prime indagini, l’ordigno sarebbe esploso tramite un comando a distanza.

A Nettuno, poco distante da Roma, due ragazzi di 19 e 20 anni sono rimasti feriti stanotte intorno alle 2, da una esplosione avvenuta in un palazzo di tre piani, causata da una probabile fuga di gas.

I due ragazzi sono stati trasportati in codice rosso all’ospedale S. Eugenio di Roma, con ustioni in diverse parti del corpo, dovute all’incendio scaturitosi dopo l’esplosione.

Sul posto sono giunti sia una volante della polizia che i vigili del fuoco, che hanno immediatamente evacuato il palazzo, composto da 10 appartamento di cui 8 disabitati.

Da una prima analisi dei vigili del fuoco, lo stabile ha riportato danni molto gravi a livello strutturale e quindi è stato posto sotto sequestro.