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2015-riso-banner-336x280Le campagne organizzate da Coldiretti si propongono come le più attive e seguite nel panorama nazionale attuale. L’agricoltura sostenibile e il cibo di qualità sono infatti temi che interessano e coinvolgono gli italiani, sempre più orientati a scegliere cibi sani, a chilometro zero e sicuri.

Il 14 e il 15 maggio Coldiretti dà il via alla sua campagna ‘Abbiamo Riso per una Cosa Seria’, che fa scendere in campo oltre 4.000 volontari, che animeranno più di mille piazze italiane con la vendita di riso di qualità. La scelta è caduta sul riso Roma, italiano al 100% e versatile, adatto sia per i classici risotti sia per preparare molte altre buone ricette.

L’obiettivo di Coldiretti è far conoscere un riso buono e italiano, di dare sostegno all’agricoltura locale e di combattere la piaga del caporalato con la giusta informazione in merito. 106mila chili è il quantitativo di riso che verrà distribuito nelle piazze, nei mercati rionali della Coldiretti e anche in molte parrocchie. Chi desidera acquistarlo può fare una donazione minima di 5 euro e vedersi consegnare un pacco di riso buono e sano, coltivato con tecniche antiche e rispettose dell’ambiente.

La campagna ha scelto per quest’anno di proporre il riso perché si tratta di uno degli alimenti più consumati, nel nostro paese così come in tutto il mondo. Il valore di acquistare prodotti made in Italy può quindi aiutare Coldiretti a portare avanti le sue battaglie in nome di un’alimentazione sana e controllata e i proventi della vendita verranno dati ai paesi del sud del mondo per dare vita a progetti di agricoltura sostenibile. Molti sono gli chef e le realtà di settore che hanno appoggiato questa iniziativa, come il Gambero Rosso e altre importanti riviste, perché l’alimentazione di oggi e domani possa parlare italiano e proporsi al servizio della salute e della felicità dei consumatori del nostro paese.

29968256Il premier Medvedev ha annunciato, Mosca risponde alle sanzioni: embargo sui cibi americani ed europei, il divieto per un anno a prodotti agricoli, caseari e carne. In Italia allarme Coldiretti: a rischio un volume d’affari da 706 milioni di euro

Si tratta di un divieto che ha effetto immediato e che dovrebbe durare un anno; la misura secondo il primo ministro favorirà l’agricoltura russa, ma si tratta di una risposta obbligata alle sanzioni occidentali.

Il primo ministro ha affermato che la Russia è stata costretta a rispondere alle sanzioni occidentali.

Possibile chiusura dello spazio aereo – Mosca sta anche valutando la possibilità di bandire ai voli americani ed europei la rotta trans siberiana.
“Il governo della Federazione russa -ha affermato Medvedev- sta considerando una serie di rappresaglie. Questo non vuol dire che saranno avviate immediatamente. Tuttavia sono ‘sul tavolo’. La prima è un bando delle linee aeree europee e americane che usano il nostro spazio aereo per il transito verso le regioni del sud est asiatico”

In secondo luogo, ha aggiunto, “stiamo considerando la possibilità di cambiare i punti di entrata e uscita dallo spazio aereo russo per i voli regolari e charter condotti da compagnie americane ed europee”. Tali misure vengono considerate in risposta alle sanzioni occidentali contro la linea aerea russa low cost Dobrolet.

“Le esportazioni di prodotti agroalimentari italiani in Russia nonostante le tensioni sono aumentate ancora dell’uno per cento nel primo quadrimestre del 2014 dopo che lo scorso anno avevano raggiunto la cifra record di 706 milioni di euro messi ora a rischio dall’annuncio di sanzioni”. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sugli effetti della decisione della Russia di limitare o bloccare le importazioni agricole.

Coldiretti-2013-anno -difficileIl 2013 non sembra lasciar intravedere degli spiragli positivi: la crisi continuerà ad influenzare la vita economica degli italiani: per il 48% la situazione economica è destinata a peggiorare, per il 42% rimarrà immutata, per il 10% migliorerà. Questi i dati registrati da un’analisi Coldiretti/Swg sulle prospettive economiche delle famiglie italiane nel 2013. Nonostante gli analisti economici con la discesa dello spread preannunciano un futuro più ottimista, secondo l’indagine la situazione delle famiglie italiane non troverà un esito positivo visto che il 51% dei casi rivela di riuscire a stento a pagare le spese, rinunciando a qualsiasi vizio e lusso. Secondo l’indagine della Coldiretti emerge che: l’8% del campione non ha un reddito sufficiente nemmeno per l’indispensabile, mentre il 40% degli italiani vive serenamente senza preoccupazioni economiche e l’1% che si può concedere dei lussi. Il maggior numero delle famiglie ricicla dall’armadio gli abiti smessi nel cambio stagione, con il 53% degli italiani che ha rinunciato o rimandato gli acquisti di abbigliamento e accessori, che rappresentano ai quali prodotti in tempo di crisi si rinuncia più facilmente. Gli italiani inoltre hanno imparato anche a dire no a: viaggi, frequentazione di bar, discoteche o ristoranti nel tempo libero, l’acquisto di nuove tecnologie, le ristrutturazioni della casa, l’auto o la moto nuova e gli arredamenti, ma anche le attività culturali. Dall’analisi Coldiretti/Swg si evidenzia poi che il 17% dichiara di aver ridotto la spesa o rimandato gli acquisti alimentari, una percentuale superiore solo alle spese per i figli 9%.

turismo-low-cost-sagreLa Coldiretti ha stimato che gli svaghi preferiti dai turisti nel 2012 sono le sagre enogastronomiche, organizzate dai piccoli centri distribuiti in tutta Italia. Il volume d’affari legato al boom di turismo low cost è di 350 milioni di euro. Sono 18 mila gli eventi presenti in Italia, cioè 250 al giorno, circa 1000 però concentrati nel periodo estivo. Sono appuntamenti nei quali si registra il tutto esaurito, nei quali si offrono al turista prodotti gastronomici, come pesce e cinghiale, frutta e verdura, o specialità locali, che si moltiplicano durante la settimana di Ferragosto.

Gli italiani, secondo Coldiretti, hanno riscoperto il cibo e la cultura e le tradizioni del luogo, soprattutto in vacanza. È il primato nazionale, che l’Italia può vantare di possedere, con 244 prodotti tipici denominazione di origine riconosciute a livello comunitario. Ben 517 sono i vini a denominazione di origine controllata, Doc e garantita, Docg, e ad indicazione geografica tipica.

saldiUn’ indagine Coldiretti-Swg ci dice che le spese per il proprio guardaroba vengono decurtate, un italiano su due non spende. Saldi al via il 7 luglio 2012 in tutte le principali città italiane, tra i beni più colpiti proprio l’abbigliamento. Mentre non si rinuncia ai generi alimentari, anche se il 16% ne riduce la spesa. Il 50% degli italiani rinuncia alle vacanze, il 47% al tempo libero ed il 34% agli acquisti tecnologici. Mentre il 30% degli italiani riduce le spese per auto e moto. Un italiano su tre, ha rimandato le spese per attività culturali.

Insomma i tagli degli italiani riguardano le cose superflue e risparmiamo su tutto anche sugli alimentari, cercando di spendere di meno. Gli italiani si rifugiano nei discount.