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primacasaSi accende lo scontro fra sistema bancario e tutela dei cittadini e consumatori. La questione è questa volta molto delicata e interessa un argomento particolarmente sentito, ovvero i mutui casa. La questione si basa sul recepimento di una direttiva europea che parla della trasparenza dei contratti stipulati.

Ecco spuntare all’orizzonte un piccolo codice, che permetterebbe alle banche di diventare proprietarie degli immobili attraverso il mutuo da loro erogato se il cliente non fosse in grado di pagare la rata per 7 volte consecutive. Il tutto senza passare dal tribunale e per via super diretta. Questa è la vera novità del decreto, perché il testo unico bancario prevedeva già la possibilità di accendere la procedura esecutiva dopo 7 mancate rate, ma passando però per il tribunale e per la giustizia ordinaria.

Pronta è scattata la protesta delle associazioni dei consumatori e delle opposizioni. Particolarmente forte è stata l’opposizione da parte del Movimento 5 Stelle, che nella figura del vicepresidente della Camera Di Maio si è inventata un nuovo hashtag, #semitocchilaCasa, che sta già spopolando sul web.

L’opposizione alla norma desidera quindi contrastare questo codicino e si impegna a delegare al giudice la decisione se una banca può o meno appropriarsi di una casa. Il testo verrà quindi revisionato in settimana e il dibattito si proporrà alquanto acceso. Ma da dove nasce tutto questo caos? Il cuore della questione deve essere ricercato nel nuovo articolo 120-quinquesdecies del Testo Unico Bancario, il quale disciplina i casi di “inadempimento del consumatore”.

Si tratta di casi in cui non vengono contemplate le procedure di esecuzione e la banca può agire in via diretta. Ecco che il pagamento mancato di sette rate del mutuo può permettere all’istituto di credito di appropriarsi del bene senza passare dalla legge e operando secondo contesto.

La casa ipotecata dovrebbe quindi venire restituita alla banca, perché sia venduta e, in questo modo, la banca potrebbe rientrare del finanziamento, restituendo al consumatore l’incasso extra ricavato.

La legge chiede quindi di essere letta anche in funzione del contesto italiano, dove solitamente servono 7 anni per realizzare un incasso da una casa pignorata. Si tratta di uno dei fulcri della sofferenza bancaria, della ragione per la quale per molti anni gli istituti di credito non hanno concesso mutui se non alle persone dotate delle massime garanzie.

Il procedimento mira quindi a garantire il pagamento delle rate, ma potrebbe trattarsi di una forma di garanzia troppo elevata. Chi invece sostiene questa manovra legge la possibilità di vendere la casa come un bene anche per il compratore, che potrebbe quindi ottenere qualcosa, chiudere il rapporto con la banca e aspettare tempi migliori per acquistare la casa dei suoi sogni.

“Basta, non posso dare questa casa ai ladri, la faccio esplodere” sono le pesanti e probabili ultime parole dell’inquilina che, a Roma, ha deciso di farsi esplodere con l’ausilio d’una bombola a gas. Scritto su un foglio ritrovato sul luogo: “Questa casa non ve la godrete, Ladri!”

E’ solo il culmine d’una lunga serie d’eventi strazianti per la nazione italiana. Abbiamo assistito anche con tanto silenzio ed impotenza, lo sfratto di parecchia gente che tutt’ora dormono in macchina o in luoghi d’accoglienza. Di chi sia veramente la colpa, è difficile da dire se non finendo in un piccolo siparietto dove si puntano le dita contro l’uno e l’altro. Forse bisogna abbassare i prezzi degli affitti, forse bisogna aumentare i controlli. Nessuno è certo.

Ma per ora il bilancio di queste conseguenze è di un morto e 14 feriti, e questo solo per oggi. Bisogna ancora capire però se in effetti la nota che è stata trovata e che rivendica la colpa sia effettivamente di chi ha fatto saltare in aria tutto l’appartamento. Il biglietto è stato trovato su una smart vicino al luogo dell’esplosione, un messaggio d’odio puro che però ha causato anche tante vittime innocenti.

Ma ci sono comunque altri indizi da non trascurare. La signora alla quale era stata data l’ingiunzione ha più volte minacciato di far saltare in aria la casa, ma evidentemente il proprietario ha deciso d’ignorare le minacce e procedere con lo sfratto. Sfratto che, purtroppo, è finito nel peggiore delle conseguenze. Diversi feriti fra le fiamme ed il fumo, un 50enne di Napoli ha perso la vita per aver respirato troppo fumo.

Ed è quindi che così termina l’ennesima tragedia d’oggi con un’altra domanda: siamo ancora al sicuro nelle nostre case, con questi sfratti che stanno mordendo via la pazienza degli italiani?

Pompei-vendesi-pezzi-di-necropoli-su-eBayIncredibile!  Un”pezzo originale” di un affresco di una Domus di Pompei a mille euro, è il prezzo a base d’asta pubblicato sul sito “e-Bay” da un’ agenzia di vendita on-line australiana, che garantiva trattarsi di “Ancient Roman Stone Wall Fresco from Pompei”.

Su eBay si trova(va) in vendita alla modica cifra di circa mille euro, ma dopo le denunce di alcuni quotidiani italiani – e le indagini dei carabinieri del Nucleo Tutela Patrimoniale – il sito ha rimosso l’annuncio, piazzato da una casa antiquaria online australiana, che prometteva di spedirlo a casa dell’acquirente in tre giorni.

Per la cronaca, nessuno avrebbe trafugato (almeno negli ultimi mesi…) alcunché dagli scavi pompeiani, la pietra arriverebbe da una collezione del 19esimo secolo e, scrivevano gli antiquari, sarebbe stata già battuta all’asta a New York.

Online si trovano altri frammenti in vendita: tra gli altri, “quello numerato 016432L che ritrae un motivo floreale di colore giallo e celeste, è disponibile a 94,76 euro, più altri 18,50 euro di spedizione dal Regno Unito dove si troverebbe attualmente. Altri due frammenti, che per forma e colori sembrano appartenere al n. 016432L, costano 69,70 euro e 82,12 euro“.

Non solo, in vendita c’è anche un raro dipinto con tratteggio croce e motivo punteggiato su un intonaco e pietra calcarea. E poi ancora c’è la tegola nero-croce, modello di tratteggio con puntini rossi su base marrone. Fantastico.

DeAndre_esternoLa villa di Revignano d’Asti di Fabrizio de André è finita in vendita su Immobiliare.it.
L’immobile, era di proprietà della famiglia materna di Fabrizio De André . La famiglia si trasferì in questo rustico, considerato d’interesse storico e ristrutturato sotto la cura delle Belle Arti di Torino, durante la Seconda Guerra Mondiale a causa di alcune critiche che il padre di De André rivolse al regime fascista.

Come raccontato dallo stesso De André, è proprio in questi luoghi che affondano le radici alcune sue melodie e molti dei suoi testi. Di certo due canzoni più delle altre sembrano essere legate al periodo vissuto nelle campagne astigiane: Ho visto Nina volare (Nina era il nome di una delle sue amiche di infanzia conosciuta proprio a Revignano d’Asti) e la struggente Sally.

L’immobile in vendita si articola su tre piani; in quello terreno si trovano l’ingresso, una zona pranzo con soggiorno, un bagno ed un salotto. Attraverso la scala si accede al primo piano, composto da due camere da letto, un altro bagno ed un soggiorno esterno da cui si possono ammirare le campagne che circondano la casa. Nel seminterrato trovano spazio due cantine con mattoni a vista. Della proprietà fa parte anche un terreno che, nel complesso, misura all’incirca 6.000 metri quadrati.

La casa, dichiarata di interesse storico alcuni anni fa, è stata recentemente ristrutturata, ed ora è in vendita a 290 mila euro.
“Lì ho assorbito tutto l’amore, che poi mi è rimasto, per la campagna, la natura, gli animali e la cultura contadina”scrisse de Andrè

betlemmePapa Franceso,  giunto  in elicottero a Betlemme, seconda tappa del suo viaggio in Terrasanta,  durante il Regina Coeli alla fine della Messa celebrata in piazza della Mangiatoia a Betlemme, Francesco a braccio invita il presidente israeliano Simon Peres e quello palestinese Abu Mazen a lavorare per la pace: “In questo luogo, dove è nato il Principe della pace, desidero rivolgere un invito a lei, signor presidente Mahmoud Abbas, e al signor presidente Shimon Peres, a elevare insieme con me un’intensa preghiera invocando da Dio il dono della pace. Offro la mia casa in Vaticano per ospitare questo incontro di preghiera. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento”.

Papa Bergoglio  prima della messa ha incontrato Abu Mazen definendo il presidente palestinese “Uomo di pace e artefice di pace”. Il Santo Padre si è poi fermato davanti al muro alto otto metri che divide Israele dalla Palestina, ha sfiorato il muro con la mano, restando a lungo in silenzio come in preghiera, e vi ha appoggiato per un attimo la testa prima di tracciare con la destra il segno della croce. 

Padre  Federico Lombardi direttore della sala stampa della Santa Sede,  ha confermato: Il presidente palestinese Abu Mazen e quello israeliano Shimon Peres “saranno in Vaticano in tempi molto rapidi”, ha detto il direttore della sala stampa, spiegando che per raccogliere l’invito del Papa l’incontro si deve svolgere prima della fine del mandato di Peres, che decorre a luglio. Quindi l’incontro potrebbe avvenire il mese prossimo. Anche gli uffici dei due presidenti hanno confermato che incontreranno il Pontefice in Vaticano.
Papa Francesco in un appello alle parti: “È  giunto il momento” di avere “il coraggio della pace, che poggia sul riconoscimento da parte di tutti del diritto di due Stati ad esistere e a godere di pace e sicurezza entro confini internazionalmente riconosciuti” ha detto. 

Barbara Berlusconi, Adriano Galliani, il sindaco Giuliano Pisapia, Giancarlo Abete, e tutto il Milan per inaugurare il nuovo Museo rossonero che racchiude tutti i trionfi e i ricordi del club.

0cd06440af3b7256876d9c8daf7fbf90-44975-2949380efa673bd8c4523694a3f5f4dd“Non abbiamo nessuna intenzione di lasciare l’impegno in Milano, è una questione di cuore, speriamo di poter andare avanti per riportare il Milan in alto”. Sono le parole di Barbara Berlusconi a Sky, in occasione della presentazione di Casa Milan. “Apertura a possibili nuovi soci? L’apertura ad altri possibili partner riguarda la realizzazione dello stadio e può essere valutata solo a queste condizioni”, ha aggiunto l’ad rossonero che sul futuro di Clarence Seedorf, aggiunge: “Sono scelte che faranno mio padre e Galliani. Sulla stagione appena conclusa il giudizio è chiaro: “è stata una stagione molto deludente per noi milanisti ma noi abbiamo il dovere morale verso i tifosi di metterci subito al lavoro e far tornare il Milan ai livelli che merita. È importante la strutturazione della squadra a livello tecnico e a livello commerciale , è importante portare avanti nuove iniziative come questa che è una operazione con una forte valenza commerciale oltre che emozionale”.

“La famiglia,  spiega Barbara,  ha deciso di investire per colmare il gap con gli altri top club europei. Tutta la famiglia è coinvolta in questa avventura, in questo sogno”

Sono stati resi noti gli orari di apertura di Casa Milan: sarà a disposizione dei tifosi a partire dal 26 maggio, dalle 10 alle 20, 7 giorni su 7..

Intanto la festa continua con l’aperitivo alla Cucina Milanello, il nuovo ristorante ufficiale del club, aperto tutti i giorni per i tifosi così come lo store. L’intento è quello di fare un punto di ritrovo per le famiglie dei tifosi tutti i giorni, anche quando la squadra non gioca.

Dopo l’aperitivo tutti  i tesserati alla cena istituzionale e poi i fuochi pirotecnici, la festa continua, e anche il Milan dovrà continuare  e ripartire alla grande.

Calciomercato Juventus – Continuano ad arrivare le indiscrezioni che riguardano il futuro di Zlatan Ibrahimovic. Il giocatore svedese ormai lo conosciamo, non ama rimanere per troppo tempo in un club e in una città, motivo per cui la moglie Helena è alla ricerca di una casa a Milano. Perché? Molto semplice, Ibra vuole tornare in Italia e su di lui c’è la Juventus.

Calciomercato Juventus – contatti Raiola-Nedved

Il calciomercato bianconero però, come affermato dallo stesso Marotta, non farà follie. Eppure, lo spiraglio per riportare Ibra a Torino c’è e viene dall’accordo tra Juventus e Samsung, accordo che potrebbe portare diversi milioni nelle casse bianconere. Staremo a vedere, intanto Raiola, sicuramente, sta parlando con Nedved.

  Cogne, è stata dissequestrata la casa del delitto. E’ stata dissequestrata questa mattina, alla presenza di Stefano Lorenzi, marito di Anna Maria Franzoni, la casa dove il 30 gennaio 2002 venne commesso il delitto del piccolo Samuele Lorenzi, figlio di Stefano e Anna Maria. Il provvedimento e’ stato eseguito alle 10 dai carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo Aosta, su delega della terza sezione penale della Corte d’Appello di Torino. Il dissequestro è stato effettuato in seguito alla richiesta di Stefano Lorenzi, avanzata tramite i suoi legali. Non essendo più presenti, secondo la Corte d’Appello di Torino, le esigenze cautelari per mantenere lo chalet sotto sequestro, è stata accolta la richiesta del padre del piccolo Samuele.